
Indovinelli rimati.
Passatempo istruttivo per
rinfrancar lo spirito e rinfrescar la mente.
Ottimo per bambini piccoli...
e per ragazzi fino ai cento anni.
1. Della famiglia son la prima figlia “A” aretteL
e vado d’accordo con tutta la famiglia.
Però alla fine preferisco il sesso femminile:
I maschi che finiscono con me sono un’eccezione.
2. Buonasera e Buongiorno “B” aretteL
sono fratello e sorella.
Non stanno mai con la mamma,
ma diventan cinque quando son col babbo:
loro son due discole…e il babbo si deve fare in tre.
I fanciulli hanno più bisogno di esempi
che di rimproveri. (Joubert)
3. Se io fossi una “P” “C” aretteL
un cane lo farei un pane;
se fossi una “R”
il pane lo farei di rane
e sarebbe immangiabile, perciò:
lasciamo le c-ose c-ome stanno.
4. Se mangio e faccio cacca “C” aretteL
ne avrò cinque nel mazzo,
mentre se facessi solo pappa
non avrei nel mazzo un tazzo.
5. Sono la prima delle donne “D” aretteL
e la terza delle Madonne.
Sono in testa a tutti i denti:
anche se non sono residenti.
6. Quattro nella precedente, “E” aretteL
tre nella seguente.
A volte sono verbo:
in questo caso, solo congiunzione.
7. Nello zucchero non c’è “è” aretteL
mentre c’è in té e caffè.
Pure ne ha una ahimè,
e fan tre con tè e caffè.
(Quando son single, sono verbo.)
8. Ce ne ha tante la farfalla “F” aretteL
che sfarfalla sopra i fior fioriti.
9. Piace al topo, e non al gatto, “G” aretteL
che impazzisce già all’olfatto,
e d’ogni specie di formaggio
ne vorrebbe un buon assaggio.
Gatto, assaggio e formaggio
tutti insieme cinque ne hanno,
mentre il topo, niente ora e a fine d’anno:
ma ne avrà due ogni primo maggio.
Bisogna andare con i piedi di piombo:
meno quando ci si tuffa in mare. (V. Gambardella)
10. Poverina, è l’ottava figlia ed è nata muta. “H” aretteL
E’ sempre single e mai si raddoppia.
Negli alberghi italiani fa quasi la coda,
mentre è in testa in quelli americani.
11. Sono maschio ed in famiglia seguo l’acca, “ I ” aretteL
ma precedo solamente di una tacca
quella a cui mi lego per fare il singolare:
lo strano è che se resto single sono plurale.
12. Nel “lago” ce n’è una; “L” aretteL
nel “fiume e mare” nessuna.
Nel “ruscello” ci son due;
nei “mulinelli” ci son tre di sue.
13. Nella mamma siamo tre sorelle, “M” aretteL
ognuna con tre zampette e una codina.
Senza di noi ci sarebbe solo il papà
e non potresti mai scrivere mammà.
14. Prima dell’incidente alla gambetta “N” aretteL
stavo con la mamma,
poi ho perso una zampetta,
ed ora vivo con la nonna.
15. Se non avesse la mia forma, la ruota non sarebbe tonda. “O” aretteL
Sembro maschio, ma sono femminina.
A volte sono aperta ed altre chiusa.
Se esprimo meraviglia l’acca mi segue,
ma se esprimo possesso, è lei che mi precede.
16. L’hanno la pecora ed il lupo; “P” aretteL
sparisce al chiaro, ma compare al cupo,
ma nella notte fonda non esiste più.
Escono in molte quando vai a fare la pipì e la puppù.
Alla solitudine non si fa abitudine e non ci può attitudine.
A volte è frutto d’ingratitudine e a qualsiasi latitudine
è sempre frutto d'inquietudine.(V. Gambardella)
17. Sono una in ogni quadro, “Q” aretteL
seguita sempre dalla “U” prediletta:
nessuna vocale da me è ben accetta.
Sarebbe un grave errore trovarne due nel quadro,
ma non sarebbe errore nel metterle a soqquadro.
18. I Romani ritornando a Roma, “R” aretteL
ne avevano una ciascuno sulla testa.
Ma invertendo la loro patria “Roma la proda”
dalla testa gli passò subito in coda.
19. In amor non c’è nessuna, “S” aretteL
che assomiglia ad un serpente,
ma la cosa sorprendente
è che il serpente ne ha una
mentre due chi gli assomiglia.
20. Quattro in trentaquattro, “T” aretteL
tre in quarantaquattro,
Una soltanto in tre;
come una sola in te.
21. Se non ci fossi io, non ci sarebbe mezzo: “U” aretteL
i numeri incomincerebbero da tre.
“Uno” non lo potresti mai dire: dimmi perché,
e “due” perché ci son cascata in mezzo.
22. Con l’indice e il medio alzati, “V” aretteL
in prima fila faccio la sfilata.
Sono i simboli della “vittoria”
e tu dovresti sapere a memoria
qual è la lettera incriminata!
23. Sono l’ultima della classe “Z” aretteL
ma non conto meno delle altre.
Non sono con mamma ma sono con la zia.
Quando per gli uomini una cosa è completa,
dicono pure: “E’ completa dalla “A” a “me.”
Non aspettare che il tacchino
si organizzi da solo la festa di Natale!
Dagli una mano, altrimenti sarà lui a farti il festino,
e nella pentola ci finirai tu al posto dell’animale.
(V. Gambardella)
24. Sta in mezzo al mare, ma non è un isola. “A” aretteL
Fa parte di un arcipelago di ventuno
e per conoscerla si deve andare a scuola.
25. Velo dico, velo ho detto, oleV
velo, torno a ripetere,
e se voi non lo sapete
come bestie diventerete.
26. Vi son due nella pulce, ilacoV
cinque nella “Pulce che punge”
e cinque nell’aiuola,
solo se si congiunge
ne resta una sola.
27. Cammino con la testa in giù come i pipistrelli onaM
e siamo una compagnia di cinque fratelli.
Se qualcuno ci fa arrabbiare, mettiamo il grugno,
e in men che non si dica gli sferriamo un pugno.
28. Se mio padre, su di me le alza, inaM
perché sono sbadato ed ho rotto una calza,
io piango lacrime copiose;
ma se le alza con naturalezza
io son felice, perché lui mi accarezza.
29. Il primo è grassottello; atiD
Il secondo indica questo e quello;
Il terzo è il più lungo e bello.
Il quarto porta l’anello.
Il quinto è piccolino
e non si mette nel nasino.
- Certi professori non capiscono un…niente!
- Perché, cosa è successo?
- Mi ha chiesto: Mi sai dire il nome di Volta?
Io gli ho risposto bene e lui mi ha messo tre!
- Tu cosa gli hai risposto?
- Professore, lo sanno tutti che
Volta di nome faceva Jontra!
(dalla serie Totti – Del Piero)
30. Mordo, ma non sono naturale. Mi ha creato, areitneD
non Dio, ma il dentista, che ha fatto un lavoro accurato.
Di notte mi piace fare l’avventuriere,
mi drogo, e faccio il bagno in un bicchiere.
31. Moltissime specie d’animali ce le hanno di natura, anroC
mentre molte donne le mettono al maschio come acconciatura.
C’è quello che le porta allo scoperto e si sente contento e bello,
mentre c’è quello che se le nasconde sotto un cappello.
32. Quando una persona scostumata anroc elled otseG
qualche epiteto mi sforna,
io non rispondo per le rime, da persona educata,
ma gli faccio un gesto che la fronte adorna.
Piego il medio e l’anulare e con il pollice li fermo,
con le altre due dita stese il mio disprezzo gli confermo.
33. Quando camminiamo, tutto il peso su di noi due grava. ideiP
Se la strada è piana, ognuno di noi due bene se la cava,
ma, se si inerpica o incontriamo scale,
facciamo una fatica bestiale.
34. Vado soggetto a duroni e calli, ideiP
da quando scarpe strette calzo.
Questo non mi succedeva quand’ero scalzo
e andavo libero per monti e valli.
35. Non sono né un sasso e né un macigno, ongiC
ma sono un animale bello e arcigno.
Se tu togli dal macigno il dubbio,
scoprirai chi sono senza ombra di dubbio.
36. Dalla testa ai piedi son fatto di legno oreblA
ed ho grandi radici per sostegno.
Vivo in città, in foresta e in zone alpestre,
e quando muoio, con me fanno finestre.
Non lamentarti del tempo. Se ogni tanto
non cambiasse, nove persone su dieci non
saprebbero come cominciare
una conversazione. (Kin Hubbard)
37. Nasco nei prati e sono odoroso, eroiF
e per avere i semi del mio moroso,
attiro api, colibrì e farfalle,
e gli attacco a mia volta i semi sulle spalle.
38. Da tutti gli innamorati son la più ricercata, assor asoR
e nessuno alla fidanzata ne regalerebbe una artificiale.
Pur quando la vita è dalla morte sterminata,
faccio la mia bella figura appresso al funerale.
39. Ho otto zampe e un gran testone oploP
e una specie di tubo per la respirazione.
Da vivo, sono pieno di ventose appiccicose,
da morto, piacciono all’insalata le mie braccia carnose.
40. Non sono né la figlia né col polpo maritata, atteploP
ma sono fatta con la carne di maiale tritata.
Mi accompagno con le patatine spesso,
ma anche senza, sono buona lo stesso.
41. In cucina c’è la padella: alletaP
ma non è mia sorella.
Io sono un mollusco di mare
e dagli scogli mi deve staccare, chi mi vuol gustare.
42. Sono di stoffa e in classe cancello onissaC
dalla lavagna gli scarabocchi che fa lo studentino.
Non assomiglio ai bimbi che fanno bordello,
ma assomiglio molto a quelli che fanno casino.
43. Quando arriva gli alunni si alzano in piedi artseaM
e gli augurano una buona giornata.
Ti mette zero quando non studi e sui libri ti siedi,
oppure dieci, quando la lezione l’hai studiata.
Un modo sicuro per guastare un piacere
è di pregustarlo troppo; le cose più belle della vita
non sono quelle gratuite, ma quelle inattese. (S.J.H.)
44. Scivolo sull’acqua e sulla neve icS
ma sulla strada normale inciampo.
Chi non vuole cadere, prima di scendere in campo
dall’apposito maestro farsi insegnare deve.
45. Adesso sono compatti o addirittura mini, ocsiD
ma una volta erano a 33, a 45, e a 78 giri.
Per farlo suonare ci voleva una puntinella,
e prima ancora si doveva girare una manovella.
46. Sono bianca e un po’ gobbosa, oilgA
con un odore che non è di rosa.
Ho un sapore schifosissimo, ma in cucina,
senza di me qualsiasi cosa è scialba e si rovina.
47. Sono rossa e fatta a sfoglie allopiC
e non faccio male a chi mi raccoglie.
Ma se qualcuno col coltello mi taglia
lo faccio piangere come un asino che raglia.
48. Sono un’erba dal sapor campestre olomezzerP
e vado bene per tutte le minestre.
La gente che s’intriga ma non invitata,
col mio stesso nome viene chiamata.
49. Sono nera ma non sono africana, azzoC
e vivo felice nelle profondità del mare.
C’è chi mi mangia cotta e chi mi preferisce cruda,
ma deve stare attento, perché son traditore come Giuda.
Anche un nano salendo su un
portafoglio pieno diventa un gigante. (V. Gambardella)
50. Io sono sono piccolo e non diventerò mai uno stallone; oiccullavaC
vivo nell’acqua e vibrando le orecchie mi muovo. oniram
La mia compagna ed io facciamo l’amore come le persone,
ma poi sono io che partorisco i figli dall’uovo.
51. Ho nove code e porto il nome di un animale: a ottaG
servivo per dare ad ogni criminale la punizione carnale. edoc evon
Adesso, fra i popoli civili, son passate queste mode,
si fanno altri martirii, ma non con questo animale a nove code.
52. Il mio nome indica la razza. azzaR
Sono piatta e vivo nella sabbia del mare,
anzi a volte mi sotterro per pescare,
e tendo la trappola ai pesciolini di qualsiasi razza.
53. Di mari e oceani sono il più gran predone olauqS
e faccio paura ai pesci e alle persone.
Sono sempre in giro e non posseggo per riposarmi tane:
Non vedo l’attinenza, e impropriamente vengo chiamato cane.
54. Sono il mammifero più grande del mondo anelaB
e navigo solo nel mare esteso e profondo.
Solo una volta mi hanno usato come cocchio:
quando portai dentro di me Geppetto con Pinocchio.
55. Io sono un pirotecnico bizzarro, ozzaR
ma potrei anche essere anticarro.
Io sono scapolo, ma in giro sento una vocina:
credono che sia mia moglie “la razza marina.”
56. Sono un bambino a cui è rimasta la testa dura come il legno: oihcconiP
mi piace andare in giro e a studiare non ci metto impegno.
Quando torno a casa racconto sempre bugie,
e mi cresce un naso lungo, senza usar magie.
E’ facile giudicare il carattere di un uomo osservando
come tratta le persone che non gli servono a nulla. (J.D.M.)
57. Parto da un albero e faccio infissi; e il cuoco, emangelaF
con gli scarti che mi restano, accende il fuoco.
Uso attrezzi per segare e per lisciare il legno
e il mio mestiere in casa lascia il segno.
58. Mastico il legno e ne faccio segatura, etimreT
e senza cura, col tempo faccio avvenire una sciagura:
perché una trave me la mangio tutta di filato
senza lasciare intravedere il mio operato.
59. Le ore passano ed io porto il conto, oigolorO
ma non ne ricavo nessun tornaconto.
Per camminare ho bisogno che mi diano corda
e mi fermo immediatamente se uno se lo scorda.
60. Ci son quelle bianche e quelle nere, alovuN
e vaghiamo per il cielo trascinate dal vento.
Quando incontriamo una corrente calda, dallo spavento
piangiamo, e su di voi la pioggia facciamo cadere.
61. Ci son popoli che per farmi cadere, fanno danze e orazioni, aiggoiP
ma io cado solo quando si verificano certe condizioni.
A volte scendo leggera, senza bagnar la pelle,
mentre altre volte vengo giù a catinelle.
62. Squarcio le nuvole ed emetto un bagliore opmaL
che è visibile a chilometri di distanza.
Dopo la luce, emetto un gran rumore
che fa tremare i vetri della stanza.
63. Io sono, del cattivo, il fratello buono. onouT
E’ vero che faccio paura più di mio fratello,
ma in realtà sono solo un gran frastuono,
mentre se ti colpisce lui: sei morto senza appello.
64. Gli piace di girare di nascosto e far pulizia ordaL
nelle case altrui, e di ciò che non gli appartiene
impadronirsi. Però se viene scoperto dalla polizia
finisce in carcere a scontar le pene.
La vecchiaia è un’arma che spara a raffica
gli anni trovati nel corso della vita. (V. Gambardella)
65. Lui non semina e non raccoglie onilleccU
ma si può togliere tutte le voglie.
Non è un ladro perciò si arrabbia,
se viene preso e messo in gabbia.
66. Passo sul foglio bianco e lo faccio nero. anneP
Senza di me, del passato si saprebbe zero.
Prima ero diversa, ero figlia d’oca
e facevo fatica a scrivere con la luce fioca.
67. Un mio omonimo scava sotto terra gallerie, ollecimreV
invece io vengo immerso nell’acqua che sbollenta
e insieme alle vongole e al pomodoro sono fra le ghiottonerie
napoletane. Attenti però, che vi scappo di bocca quando mi si addenta,
perché ci vuole un’arte ad avvolgermi attorno alla forchetta;
e per non affogare, masticatemi bene senza alcuna fretta.
68. Nelle gallerie d’arte facciamo il raduno ordauQ
e sono fatto d’olio o altre misture.
Non c’è una casa che non ne abbia uno,
e posso essere fatto di tutte le misure.
69. Dio me li ha dati, ma per strada li ho persi. itneD
Piccolino, per ogni caduto mi davano un soldino.
Da grande, a farli ricrescere non ci son stati versi:
me li ha ridati nuovi il dentista…in cambio di tutto il borsellino.
70. Una donna può essere una brava attrice; ecirttafeneB
una cavalla: una buona fattrice;
ma se ambedue fanno del bene:
la cavalla resta una buona fattrice,
mentre l’altra vien detta?…
71. Esco dalle mammelle, ettaL
e di me si nutre e cresce ogni piccolino.
Con me si fanno provoloni e mozzarelle:
in special modo da quello di bufale e vaccino.
Lo scopo della mia vita è amarti;
ma, aspettando che al mio amore ti converti…
Preferisco desiderarti e non vederti,
che vederti, e far finta di non desiderarti.
(V. Gambardella)
72. Dormo assieme ai miei fratelli in un baccello; illesiP
Mia madre è una pianta rampicante e non un alberello.
Il nome anche ad un colore verde ho dato,
vengo sgranato, mangiato fresco o seccato.
73. Lo chiamano cervello invece è un televisore retupmoC
che mi fa passare felicemente le ore,
con giochi a volontà, prima di andare a scuola:
però dopo ritorno e mi faccio il doposcuola!
74. Sono limpida e fresca in alto ed inquinata in basso. auqcA
Io non mi lavo mai, ma a lavare voi sono un asso;
ma se m’inquinate e non otturate i buchi nella rete
ve lo giuro, non passerà molto tempo e avrete sete!
75. Sono pieno di sabbia ma non sono una spiaggia. otreseD
Sotto di me, invece dell’acqua scorre il petrolio,
e lo sceicco si fa ricco detenendo il monopolio.
Io ardo dalla sete, e barattarmi con l’acqua sarebbe cosa saggia.
76. Vesto tutti ma non faccio il monaco. otibA
Sono confezionato per ogni occasione:
dal lavoro alla prima comunione.
Vesto ogni uomo, santo o demonio,
ma la gioia mia è quando vesto un matrimonio.
77. Sono comoda e vi porto dove vi pare, otuA
però siete voi che mi dovete guidare.
Se non siete andati a scuola o siete imprudenti,
mi farete fare un sacco d’incidenti.
78. Sto nell’acqua e non mi bagno, ecseP
sto sul fuoco e non mi lagno.
Prima però nella farina mi camuffo,
e poi nell’olio bollente faccio un tuffo.
Io sono, quindi esisto?
No! Resisto. (V. Gambardella)
79. Vivo sott’acqua agli scogli avvinta, alreP
nella pancia di mia madre ch’è restata incinta.
Più che un feto sono una malattia, un assedio
a cui mia madre cerca di porre rimedio.
Sono bianca, tonda e piccolina…e dopo l’ammollo,
e la morte della mamma, le signore mi portano appesa al collo.
80. Sono trasparente come un vetro orebmaG
e cammino muovendomi all’indietro.
Ho molte zampe e sono di color giallino,
e in padella divento rosso fuoco e sopraffino.
81. O piccolo o lunghissimo, vivo quasi in tutto il mondo; etnepreS
ed anche se di ridotte dimensioni faccio paura
perché sono velenoso. Quando vedo che mi girano in tondo
gente coi bastoni, sono io che patisco la paura:
“Capisco che vogliono fare di me una borsetta e mi nascondo.”
82. Sto nello stagno e faccio i palloni. opsoR
Quando canto faccio: cri- cri.
Mio nonno fu baciato da una principessa,
diventò principe e si sposò con essa.
83. Giro per i mari anche se non so nuotare. evaN
Gli uomini mi fanno girare le pale…e camminare.
Nel mio ventre, gente e mercanzia trasporto,
in ogni città che hanno il mare e un porto.
84. La mia vita la passo in ospedale, aznalubmA
ma non son né dottore e né malato.
Quando lavoro corro come un razzo
e grido e rumoreggio più di un pazzo.
La gente al mio passare mi dà la precedenza,
perché sa che quando corro ho sempre urgenza.
85. Prima di me, per far luce, c’erano candele e lumi, anidapmaL
poi sono arrivata io ed ho portato la luce artificiale,
ed ho fatto fare all’umanità un salto abissale.
Sono una pera di vetro, e se mi tieni troppo accesa mi consumi.
Signora, ha qualcosa di sé…
che suo marito non usa più? (V. Gambardella)
86. Entra dentro di noi per ogni buco anicideM
e ci guarisce dalla malattia. E non a caso
la prendi quando hai il mal di testa o chiuso il naso;
oppure quando il naso caccia fuori abbondante muco.
87. Sono Inglese e lungo più di un chilometro. ailgiM
A Le Mans le macchine ne corrono mille.
Se m’aggiungi una nota musicale,
mi faccio all’istante una famiglia!
88. Dicono che sono il miglior amico dell’uomo, ed è vero. enaC
Io gli faccio la guardia e non mi cruccio se con me è austero.
Ogni tanto però incontriamo degli uomini malvagi,
che ci bastonano e ci costringono a fare i randagi.
89. Sono bianco di pelliccia ocnaib osrO
e sono tutto lardo e ciccia.
Vivo ai poli in mezzo al gelo,
mangio foche e non mi congelo.
90. Ha il collo lungo e indossa un bel pigiama, affariG
e da lassù si gode il panorama.
Guarda tutti dall’alto in basso
ma non per alterigia: né perché smargiasso.
91. E’ magro, ma quando si lancia all’offensiva odrapehG
corre più forte di una locomotiva.
E’ difficile che qualcuno se la scampi
perché non soffre di dolori o crampi.
92. Ero un frutto, e stavo sul mio albero in Paradiso, aleM
quando Eva imprudentemente mi mangiò:
nonostante il Signore, di non toccarmi avesse dato avviso.
E fu per questo che il Signore dal Paradiso li sfrattò!
Certi medici, come i ginecologi,
lavorano dove gli altri si divertono. (V. Gambardella)
93. Non ha il collo lungo della giraffa, arbeZ
ma come pigiama non è niente male.
Non porta come l’asino la staffa,
ma se si spoglia nudo come l’asino è tale e quale.
94. Vivo in mezzo ai boschi e son di miel goloso, onurb osrO
e solo con i miei piccoli sono molto affettuoso.
Quando arrivano i salmoni faccio una strage,
poi vado in letargo con la pancia piena e l’anima in pace.
95. Sono molto grande ed ho gli artigli osrO
che uso spesso, per difendere i miei figli.
Ma se gli devo fare una carezza,
lo faccio con tutta l’accortezza.
96. Ho grandi artigli e so volare; elaer aliuqA
non ho un trono ma sono “reale.”
Vivo sui monti di una certa altezza
e per cacciare sfrutto correnti ascensionali e brezza.
97. Porto la spada ma non sono spadaccino; adaps ecseP
La porto sguainata e infilzo l’ignaro pesciolino.
Non lo faccio per cattiveria o spavalderia
ma solo per riempir la pancia mia.
98. Vivo nell’acqua salata e muoio sott’olio. onnoT
I miei amici sono pesci, ma finito nella rete addio.
I miei nuovi amici diventano i rossi pomodori,
e assieme ci facciamo insalate che son capolavori.
99. Vado per i campi a pascolare, accuM
mentre mio marito va ad arare;
produco il latte per ogni bambino,
ma lascio sempre un poco per il mio vitellino.
Quando gli uccelli volano troppo alti,
il loro canto si fa stonato.
(Tratto da: Il Tao per un anno)
100. Senza di me non ci sarebbero state tante battaglie, ollavaC
fra i bianchi e gli indiani. Da vecchio trasporto vettovaglie,
ma da giovane corro come il vento, e se mi stanco,
mi basta un poco di riposo e mi rinfranco.
101. Inizio da puledro e son fortunato ollavaC
se finisco la mia vita da stallone.
Anche nei pantaloni così vengo chiamato:
Chi sono? E’ molto semplice, lo sa anche un testone.
102. Io non salto e non corro come i miei fratelli; orit ad ollavaC
tiro i carretti, ed ho la pazienza degli asinelli.
In guerra venivo adoperato per tirar cannoni
e per portare ai soldati viveri e munizioni.
103. Sono rossa e nera maculata, odrapehG
e sono la bestia più veloce della savana.
Basta uno sprint, e anche se sembro storta
la mia preda, un attimo dopo è bella e morta.
104. Rispetto al ghepardo odrapoeL
sono un infingardo,
ma sono più forte
e dò alle prede morte.
Salgo sugli alberi molto volentieri,
e da lì tengo sotto controllo i miei sentieri.
105. Ho il naso più lungo di Pinocchio etnafelE
e con quest’appendice sgranocchio
da mane a sera per riempire il mio pancione…
e son diventato per questo un gran bestione.
Le cose giovani sono morbide,
le cose vecchie sono fragili.
(Tratto da: Il Tao per un anno)
106. Striscio sui muri assolati a caccia di mosche, alotrecuL
che a par di me aborrono le giornate fosche.
Ho quattro zampe ed una lunga coda
ed assomiglio ad un animale che non è più di moda.
107. Che sia aprile oppure maggio opoT
ho bisogno di mangiar formaggio.
Non posso mai essere distratto,
se no, di me, ne farà un sol boccone il gatto.
108. Entra in casa senza bussare, acsoM
attraversa il mare senza nuotare,
infastidisce sia il povero che il Re…
Indovina un po’ chi è?
109. Faccio salti senza bisogno d’asta; ecluP
un po’ di sangue per mangiar mi basta.
Ho un amore sviscerato per i cani in ciccia,
ed anche d’estate sto sotto la pelliccia.
110. Non ha orologio, ma suona la sveglia; ollaG
non sa scrivere, ma è pieno di penne.
Quando arriva il periodo delle strenne
gli tirano il collo e lo mettono in teglia.
111. In natura forse sono la più bella, allafraF
quando salto di fiore in fiore e l’impollino.
Sono rincorsa da ogni bambino,
e se mi poso su qualche persona, porto fortuna e non iella!
112. Sono volante e terreste e faccio a tutti schifo. oiggafaracS
A Napoli dicono che sono bello a mamma mia;
però succede un casino se mi trovano in corsia;
mentre in Inghilterra, ogni elemento di un quartetto
che portava il mio nome, fu fatto dalla regina baronetto.
Un malato che non accetta i suoi malanni,
è già morto anche se campasse cent’anni. (V. Gambardella)
113. Ho quattro zampe ed una lunga coda alotrecuL
e mi piace molto crogiolarmi al sole.
Ho sulla testa una luce…spenta,
e scappo nei buchi se qualcuno mi spaventa.
114. Sono un volatile piccolo e molto colorato, mica un aquilotto, ollagappaP
eppure, quando mi vede il re del pollaio,
crede che io voglia mangiarlo, e dalla paura se la fa sotto:
“E’ per il nome che porto che ha paura di me appena appaio!”
115. Faccio i buchi per il calzolaio, senza lesinare, e gli guadagno aniseL
da vivere: “Io non sono pagata e non mi lagno.”
Senza di me le cuciture a mano le dovrebbe abolire,
perché non potrebbe mai le scarpe ben cucire.
116. Quando il sol leone del mese d’agosto aninaleM
appare nel cielo da lui stesso infuocato,
la gente si olia per essere fatta arrosto
e diventare più nero di chi in Africa è nato.
Come si chiama questo pigmento che ci fa abbronzare?
117. Volo, ma sono un animale saltatore, ollirG
come la cavalletta, ma all’agricoltore
non faccio i danni che fa la mia sorella.
Sono stato immortalato nella storiella
di Pinocchio, ma in quel caso sono parlante:
mentre il mio stridulare per molti è snervante.
118. Mi chiamo Andra e faccio le profezie sotto una Cassa; ardnassaC
però le faccio per pochi e non per la massa.
Ogni tanto c’è qualcuno che m’imbroglia la matassa
e per farmi ascoltare devo suonare la grancassa.
119. Siamo contadini, ma ci chiamano con un sinonimo appropriato. irotavitloC
Ve lo giuro che a me, mai per la testa mi è passato
di coltivarne uno e raccogliere la sfida:
Quando lo vado a raccogliere che faccio la corrida?
Quando ho visto in TV Sabrina Salerno,
ho capito perché il mio pediatra
mi diceva sempre che l'allattamento
al seno è migliore del biberon.
(V. Gambardella)
120. Sono un contadino proprietario terriero a tutti gli effetti irotavitloC
quindi appartengo alla categoria dei coltivatori di retti. itterid
Lo spazio mi ha fregato ed ho il sospetto,
che a coltivare quegli schifosi retti sarò costretto.
121. C’è un posto sulle scale, se bene vedi, onamirroC
dove le mani corrono e piedi restano fermi.
Fortuna che non c’è un corripiedi,
altrimenti ci sarebbe il pericolo di restare infermi?
122. La chiamano: “scienza della cucina”, airaniluC
ma io la vedo come un modo scomodo
per ventilare zone protette dalla mutandina.
123. Sono le qualità con cui un individuo nasce, otnemarepmeT
in base alle quali egli agisce e reagisce.
Che fosse un arnese, avevo sempr’io pensato,
che servisse a far la punta al mento spuntato.
124. Quello italiano morde e si pente, etnepreS
Invece l’omonimo inglese, non par ver:
per aver morso un delinquente
dalla regina Elisabetta fu fatto Ser.
125. Una volta scrivevano lettere per gli analfabeti, inavircS
ora che per scriverle da soli tutti hanno la cultura,
son diventati scrittori delle quattro mura.
126. Non so come facciano, ma dei conoscenti itnevE
dicono che a volte si riesce a cavalcarli.
Se sono sinceri o mentitor potrai scovarli,
se ti metterai a contare da uno fino a venti.
Ogni principe o regnante ha avuto:
il nonno del nonno, del nonno...
ch'era o un fetente o uno stronzo comune. (V. Gambardella)
127. Non paga tasse e non possiede niente; etnenet alluN
Non ha fatto il soldato eppure è tenente.
128. Per quanto un cane può addentrarsi in un bosco? àtem alla oniF
(perché dopo esce)
129. Quanto è lungo un pezzo di spago? alled oippod lI
àtem aus
130. Che grado di parentela acquisirà otangoC
colui che tua sorella sposerà?
131. Come si chiama il padre di tuo fratello? erdap out emoC
132. C’era una volta un piccolo naviglio, che nel mar, etteS
non sapeva, non sapeva, non sapeva navigar.
E dopo, una?, due?, tre?, quattro?, cinque?…settimane,
incominciarono a passare tanti guai...
In realtà, i guai incominciarono dopo quante settimane?
133. Una marea di turisti di ogni idioma inilossuM
ogni giorno marciano su Roma.
Ma chi marciò il 28 Ottobre 1922 e in poche ore
salì al potere, restandoci per vent’anni a fare il dittatore?
134. Nicolò Copernico elaborò una teoria ielilaG oelilaG
che cozzava con la religiosa storia.
Secondo lui, il sole era fermo al centro del sistema solare
ed era solo apparente il suo giornalier movimentare.
“Erano tutti i pianeti, compresa la terra che gli giravano attorno!”
Chi fu l’astronomo Italiano che per dire la stessa cosa, un giorno,
fu messo in prigione e dovette abiurare e dire ch’era un giogo,
per scansare le ire della chiesa che lo voleva al rogo?
135. Sono un’auto un po’ particolare; asroc ad otuA
e per avermi hanno dovuto svuotar la borsa.
Non mi si vede mai per la strada circolare,
ma solo nelle piste, perché sono un’auto da?…
136. Son sempre vigili su strade e viali. inabrU iligiV
Sono urbani e restano tali,
anche se nati nelle periferie extra urbane,
oppure fanno telefonate interurbane.
Al giudice Di Pietro viene chiesto di indagare
sulla bancarotta fraudolenta del vecchio banco Ambrosiano.
Senza fare alcuna indagine, Di Pietro arresta Craxi.
Perché?
Perché la sua stessa identità lo accusa:
CRAXI = CRAC- SI! (V. Gambardella)
137. Sono belli, alti e spumeggianti, inollavaC
e fanno paura a nuotatori e natanti.
Quando le acque del mare sono molto agitate,
vanno ad ammirarli le cavalle innamorate.
138. E’ risaputo che preso in culo ti fa fare salti avanti, oiclaC
ma è risaputo anche, che preso davanti,
i salti li puoi fare fino al cimitero,
o scriverti al club sorcini di Renato Zero.
139. Con uno solo, io posso romperti le ossa, oiclaC
ma un mio omonimo te le rimette a posto.
140. Non sono una colonna d’Ercole o Egizia, annoloC
perché non è stato il marmo quello che mi ha fatto. aronos
Sono stata fatta da chi della musica ha perizia:
“Io ti accompagno al cinema, dal primo all’ultimo atto.”
141. Sono fatto d’erba e stracci a forma d’uomo. iressapatnevapS
Mi appendono agli alberi e mi muovo e suono,
per far paura ai passeri che rovinano le culture:
ma quelli non mi pensano neppure.
142. A forza di palate, faccio andare avanti la barca: omeR
io ed il mio amico del lato opposto.
Una volta, molto dopo del diluvio e di Noè con l’Arca
ero un fondatore ed avevo un fratello, che poi si fregò il mio posto.
Lui : Cara, c'è una visita per te!
Lei : Fa presto caro, portami in Francia.
Lui : Perché in Francia?
Lei : Perché non voglio essere vista
in questo stato. (V. Gambardella)
143. Posso essere lunghissima o solo di una spanna, acraB
ed essere azionata da remi o da un motore.
Sono la cosa essenziale per il pescatore:
senza di me pescherebbe ancora con la canna!
144. Quando mi vedevano i condannati a morte, erucS
anche s’era giorno, le loro facce si facevan “scure.”
Dividevo le persone mettendo le teste nelle sporte:
ed anche un buon dottore, per rimedio non trovava cure.
145. Sono uno, ma mi chiaman tre, onerT
seguito da una negazione.
Corro veloce e arrivo in ogni stazione
portando passeggeri e doni anche per te.
146. Mi chiamo Rino Ceronte e son cornuto etnoreconiR
da quando mi hanno appiccicato in fronte
questo nome. Son brutto e son cocciuto:
ma non tutti possono essere belli d'altronde?
147. Posso essere una donna d’alto rango, amaD
e posso essere anche di compagnia.
Del cavaliere son nella danza la cavaliera,
oppure sono un gioco che si fa sulla scacchiera.
148. Sono molto pauroso e mi manca il coraggio oilginoC
di affrontare a viso aperto chi mi porta oltraggio.
Corro all’impazzata quando sento l’odore del periglio,
e in men che non si dica faccio un miglio.
149. Chissà perché chiamano col mio nome la donna sciocca, acO
quando dimostro ogni giorno nell’aia che non sono brocca.
Molti eserciti, col mio nome, hanno adottato il passo;
e sono anche un famoso gioco adatto per lo spasso.
- Giorgio, tu volevi tanto un fratellino
e mamma te lo sta comprando: Sei contento?
- Si mamma! Però ti conveniva aspettare
dopo Natale, quando mettono le svendite.
Un mio amico mi ha detto che sua madre,
a gennaio, ne ha pagato uno
e gli hanno dato due gemelli.
150. Si dice: “imparala e mettila da parte: che ti potrà servire;” etrA
però se la si mette in opra, invece di riporla in un cassetto,
farai felice chi non l’ha imparata, e forse potresti anche arricchire
facendo l’artigiano, il pittore o l’architetto!
151. Sono stata inventata per quei cani alouresuM
a cui piace mordere le persone e causare guai.
Però starebbe bene pure a molti cristiani
che parlano sempre senza sputare mai.
152. Ho solo quattro denti, e non vado dal dentista. attehcroF
Dovrei chiamarmi “quattrochetta” per qualche italianista,
ma per fortuna ho un nome mezzo americano:
mi puoi contare, in inglese, anche sulle dita di una mano!
153. Ho detto a Pierino: “Sei un idij”, atoidI
e quello: prima ha messo sul muso il grugno,
poi tutto d’un tratto mi ha sferrato un pugno.
Perché cosa ho detto di male a quell’idiota?
154. Forse mi vanto come qualsiasi madre, alreperdaM
ma vi assicuro che ho una figlia ch’è una perla.
Sono una madre, ma potrei essere anche un padre,
e quando mia figlia non c’è: faccio bottoni.
155. Sono un esercizio commerciale con una maga in testa. onizzagaM
La mia storia ha una coda: tolsi una spa ad uno spazzino
facendo un tutt’uno col mio, di ciò che resta,
ed ebbi un locale grande e non un botteghino.
Quando voglio sentirmi solo,
vado in discoteca. (V. Gambardella)
156. Di dodici fratelli forse io sono il più bello. oiggam id eseM
Sono io che faccio maturare le ciliegie ed arrossir le rose.
Sono dedicato alla Madonna, all’amore e alle spose:
difatti sono io che in questo periodo gli suono il campanello!
157. Sovrintendevo alla servitù da anni, omodroiggaM
in una casa signorile, ma ad un festa
fui licenziato perché ero stanco e “domo”.
Per riavere il posto dovrò aspettare
che mio fratello "maggior" mi torni in testa.
158. Ero a "Mali" intenzionato ad andare, otanoiznetnieneB
ma la nave non riuscii a pigliare.
Però si son messo in mezzo certe persone
e mi hanno fatto cambiare in "bene" l’intenzione.
159. Ho il nome di un canale, ma non ne so un’acca: otnev a acinaM
lo stesso dicasi per la parte pendente della giacca.
Servo pure ai meteorologi, che ad ogni momento,
vogliono sapere da che parte spira il vento.
160. Mi chiamo Mario e sono una persona netta. attenoiraM
Il mio mestiere è quello di girare per i paesi
e far divertire i bambini con qualche scenetta.
Se mi fanno un’offerta: sono benedetti i soldi spesi!
161. Il serpente è quello che più mi gusta, atsugnaM
ma ci vuole una "man" del cielo per gustarlo.
Ti ho dato un grande aiuto col grassetto,
ora sta a te dirmi chi è questo animaletto.
Or essendo Gesù nato a Betlemme,
dei magi d'oriente arrivarono a Gerusalemme
chiedendo: Dov'è il Re dei Giudei ch’è nato?"
Poiché noi abbiamo veduto la sua stella
in oriente e siamo venuti per adorarlo.
Udito questo il Re fu turbato e disse:
"Magi fai da te?" No Alpitour?
Ahi! Ahi! Ahi! (V. Gambardella)
162. Siamo due animali che non si sono mai incontrati, e ottaG lI
ma nella favola di Pinocchio,l’autore, eploV al e
ci ha accoppiati e poi a dir poco maltrattati,
facendoci passare, sia l’uno che l’altro per “truffatore.”
163. In una canzone siamo quattro, iciM
in un’altra quarantaquattro,
in realtà siamo animali domestici
e dei padroni… siamo quasi amici.
164. Sono un mammifero volante ollertsipiP
ad un gran topo somigliante.
Mi piace dormire con la testa in giù:
Ho dimenticato chi sono…me lo sai dire tu?
165. Dimmi chi sono. Sono un domestico felino oren ottaG
e come gli altri fratelli son bellino.
La sorte mi ha dotato di divisa nera, neanche bruna,
e per gli stupidi che credono alle sventure, porto sfortuna.
Se attraverso la strada, a chi coi demoni contratta,
questi, appena mi vede, mi bestemmia e si gratta.
166. E’ il più bello del pollaio, chiunque l’attesta, ollaG
ma lui si sente super e alza la cresta.
Quando lui canta ognun dal sonno desta…
e a volte capita che gli vien tirato il collo… per protesta.
167. Ho le ali ma non volo, anillaG
e quasi ogni giorno faccio l’uovo.
Se tu non lo mangi, io lo covo…
indovina un po’ chi sono?
Se gli uomini fossero soddisfatti della propria fortuna
come di se stessi, sarebbero la maggior parte felici.(Anonimo)
168. Mio padre era una cima aniraF
nato in America o in Cina.
Anche mia madre era giallina,
poi al mulino io sono diventata bianca…Indovina?
169. Son gialla o rossa e piena di succo aicnarA
prigioniera in una scorza… o buccia.
Son bella, originale e senza trucco,
e se mi spremo, puoi bermi pur con la cannuccia.
170. Ero un gallo e avevo buone prospettive, enoppaC
ma un giorno il veterinario mi taglio qualcosa,
e da quel dì, delle pollastrelle non me ne frega…niente;
penso solo a mangiare quel ch’è più nutriente.
Quando s’avvicina la festa di Natale,
sono ingrassato come un maialone
e mi portano in tavola per il cenone.
171. Premetto che sono della Cina originario oniradnaM
ma non sono di quel paese un funzionario.
Sono quasi tondo e diviso in tanti spicchi;
e sono un frutto che piace ai poveri ed ai ricchi.
172. Sono un piccolo frutto rosso fuoco aigeiliC
che sul finir della primavera vengo raccolto.
Posso essere mangiato così, appena colto;
sotto spirito; o come marmellata: ma qui ci vuole il cuoco.
173. Cresco a grappoli giallo oro o nero fumo. avU
Dal tempo di Noè mi pigiano come una schiava.
Ha un tesoro in cantina: se non sfumo,
perché più invecchio e più a diventare buono sono brava.
Due carabinieri, dopo un inseguimento,
riescono ad arrestare un ladro sotto ad una galleria;
poi chiamano in centrale: - "Maresciallo, mandate qualcuno
a prenderci, siamo bloccati sotto una galleria!"
Il maresciallo: Perché vi si è fuso il motore?
No Maresciallo, abbiamo fatto un arresto
e qui c'è un cartello che dice:
"In caso di arresto spegnere il motore."
(V. Gambardella)
174. Non ho gli occhi a mandorla: da voi sono adottivo, otoL
perché lo sanno tutti che son del Giappone nativo.
Sono di colore rosso-arancione e…maturo, sono allettante,
ma se mi mangi quando sono acerbo, sono allappante.
175. Sono bella e succosa quando mi si magna acseP
e non sono nata in città, ma in campagna.
Se gli uccelli mi pizzicano non son buona per i deschi,
però, quando sono in mare, metto paura ai pesci.
176. Quando sono sdrucciola sto in cucina; acimroF
quando son piana divento un animale,
con una gran forza, pur essendo piccina.
Lavoro tanto, eppure in casa vostra son trattata male.
177. Ho le unghie retrattili e fo le fusa. ottaG
Una volta il mio pranzo preferito era il topo,
ma adesso c’è penuria e più non s’usa.
Ai miei padroni ciò faceva schifo, e a tale scopo,
mi fanno mangiare il cibo della scatoletta,
che non sporca, ma per masticarlo ci vuole l’accetta.
178. Mi piace il miele ma non lo vado a comprare; epA
mi piace la democrazia, ma vivo in monarchia;
Amo la regina, ma mi piace sciamare,
e di fiore in fiore passo la giornata mia.
179. Ho la corazza ma non son guerriero; aguratraT
E’ proverbiale che non corro come un destriero;
sono proprietaria di casa e me la porto appresso,
ma quando è tempo di pagare l’I.C.I., chiudo l’ingresso.
Un Astronauta Cinese vede dall'alto
una targa stradale piegata da qualche vandalo,
che indicava la città di Terracina.
Da un lato legge: "Terra", dall'altro legge: " Cina"...
e si lancia col paracadute dicendo:
"Finalmente a casa!" ( V. Gambardella)
180. In terra so camminare, oereA
in cielo so volare;
chi da me si fa trasportare
il biglietto gli faccio pagare.
181. So stare a galla in tutto il mondo; oniramottoS
So stare sott’acqua e non affondo.
Quando son sotto e sento passare un bastimento,
alzo il periscopio e lo inquadro in un momento.
182. Per me tira una brutta ariaccia erpeL
quando i cani mi danno la caccia.
A volte rischio di finire nella loro boccaccia
ma son veloce e spesso lascio vuota la bisaccia.
183. Nella nostra grande famiglia di pennuti, ollagappaP
siamo i più rumorosi e variamente colorati.
Fra noi ci sono parlanti ripetenti e muti:
Pochi talenti naturali, molti gli ammaestrati.
184. Grugnisco e mi rotolo nel fango; elaiaM
mangio di tutto e non sono mai stanco.
Con me si fa prosciutto e mortadella
e non si buttano via neanche le budella.
Intorno a me c’è una puzza micidiale:
Allora sono di quale specie d’animale?
185. Mia madre è una giumenta, ordeluP
mio padre è uno stallone;
io che sono figlio di quest’unione:
che nome la mia parentela ti rammenta?
Un albero circondato da giganti
dev’essere tenace per sopravvivere! (Tratto da: Il Tao per un anno)
186. Vivo nella stalla, ma non sono ancora uno stallone. odreluP
Non son drogato, pur essendo d’erba un gran mangione;
corro appresso a tutte le giumente:
ma lo faccio… soltanto perché è divertente.
187. Chi era quel naufrago, che in un’isola deserta, nosniboR
riuscì ad organizzare la sua vita con ingegnosità; eusorC
dal suo servo Venerdì aiutato:
che lui aveva dai cannibali salvato?
188. Mio padre è un asino libido, oluM
che s’innamorò di una cavalla.
Son pazienzioso, vivo all’aperto o nella stalla
e non avrò un piccino perché sono un ibrido.
189. Non ha casa e vive in mezzo alla via; artseaM adartS
Non sa né leggere e né scrivere ed è maestra.
Quando incrocia gli inferiori a sinistra o destra
li guarda di sottecchi, l’oltrepassa e fila via.
190. Mi grattano tutti, anche se non ho prurito, oiggamroF
ma se qualcuno esagera si gratta il dito.
Sono fatto di pecora o di mucca
e vado bene anche sulla zucca.
191. Sono un cerchietto d’oro, d’argento o di lamiera ollenA
ed anche se sono falsa, per i fidanzati sono vera…
poi come succede a chi nell’amore crede,
quando i due si sposano, mi chiamano fede.
192. E’ blu come il mare, ma molto più grande in proporzione; oleic
di sera, con migliaia di fiammelle diventa scintillante.
Al centro di questi variegati colori ha un rosso lampione
che illumina la strada buia al povero viandante.
193. A volte è un quarto, altre volte è piena, anuL
e gli innamorati l’aspettano per fare l’amore.
Gira per il cielo quando tramonta il sole,
e illumina tutte le anime in pena.
Ma come! Stai aprendo una sala da gioco
all'ultimo piano del palazzo?
Cretino, questa non è la solita
sala da gioco, questa è una:
" Sali e Gioca! " (V. Gambardella)
194. Illumina e gran calor produce, eloS
ma non è né una stufa né una luce.
A volte non riesce a fare il suo mestiere
perché viene coperto dalle nuvole nere.
195. Vi son quelle maestre e quelle di sostegno: evarT
le une reggono le altre con impegno.
Se stanno sul tetto si chiamano asinelli:
Sono loro che fanno i palazzi forti e belli!
196. Son d’acqua dolce e sono piccolino, oniloicseP
mi piace solo l’acqua e non il vino. ossoR
Sono rosso, ma non sono ubriaco;
vivo anche in un bicchiere, basta che non sia opaco.
197. E’ il cocco della mamma solo quando nasce, ollirdoccoC
poi non si riconoscono più quando lui cresce.
Dicono che qualche mamma se li mangia e pianga,
ma non dice il vero chi questa specie infanga.
198. Cresco nei luoghi umidi, ognuF
e cresco in una giornata.
Dev’essere un conoscitore chi mi raccoglie,
perché se sbaglia sentirà le doglie.
199. Quando la mamma lo fa, ovoU
lo fa sapere a tutto il vicinato.
Chi lo rompe una frittata fa,
ma se lo sodi, diventa più duro di com’era nato.
200. E’ per sua natura un gran predone. assenoeL
Ruggisce ma non è un leone.
Ha peli gialli e non è capellone;
va a caccia di prede e nutre anche il leone.
Le ragazze che non hanno
amore, sono porto senza vapore.
I vecchi che non hanno amore
non hanno né porto e né vapore. (V. Gambardella)
201. Quanto più gira su se stesso più diventa forte. odoN
E’ usato da marinai su navi e barche.
Lo usiamo anche noi sulle scarpe,
ed è malvisto dai condannati a morte.
202. Sarebbe un guaio se fosse mussulmano ideipelliM
e volesse seguir le leggi del Corano.
Lo svuoterebbe, se entrasse in un negozio di scarpe,
lui ch’è una ghiottoneria per lucci e carpe.
203. Dino, stava dietro al padre Conta e lo ha lasciato. onidatnoC
Il padre si gira, non vede più Dino e contrariato
lo va a cercare in ogni posto del quartiere.
Trovatolo se lo rimette dietro e formano…un mestiere.
204. Con la “U” (dopo la “B”) dello stomaco faccio parte, olleduB
e sto dentro la pancia;
Con la “I” (dopo la “B”) dello stomaco non faccio parte ollediB
e sto dentro una scuola.
205. Sono bianchi e neri i miei dentoni, etrofonaiP
e posso suonare forte…o piano brani seri:
a secondo dei casi, e in tutti i toni,
ma bisogna studiare della musica i misteri.
206. Vivo sugli alberi, ma non sono un frutto; aimmicS
Sono vostro nonno, ma sono un po’ più brutto.
Mi arrampico e salto come fosse niente,
e ci spulciamo fra amici accuratamente.
207. Quando vedo una femmina, in estasi vado, enovaP
caccio la coda e l’allargo da ogni lato;
la mia divisa è fatta di cent’occhi
e con questi le femmine impastocchio.
Gli occhi sono le finestre dell’anima…
mentre i denti sono le sue grate.
Colpa del clima o di qualche enzima,
molto tempo prima di morire, le inferriate
cascano e l’anima aborrisce a quella vista
e scappa…dirigendosi di corsa dal dentista.
(V. Gambardella)
208. Plana veloce sull’aria l’uccello di mare, onaibbaG
senza bisogno della spinta di un motore.
Li vedi a frotte dietro la barca del pescatore
che pulisce le reti e butta i residui in mare.
209. L’oste, ha solo tre uova nella dispensa. ,onnoN
Entrano a mangiare due padri e due figli, ,erdaP
eppure riesce ad accontentare tutta la mensa. .oigiF
Chi erano: per dare un uovo a testa a padri e figli?
210. Sai dirmi cosa, si lavano sempre e non si asciugano mai? itneD
211. Chi: più invecchia e più diventa buono? oniV
212. Chi: più si fa vecchio e più diventa forte? otecA
213. Si nasce senza e quasi tutti muoiono senza…Cosa? itneD
214. Ogni quando avviene un’eclissi solare? inna ottoicid ingO
215. Chi, in ospedale indossa la gabbanella? e icideM
ireimrefnI
216. Una persona istruita dice: “Io mi sono seduto.” oN
Uno che si chiama gatto può dire: “Io (mi ho) seduto?”
217. Chi è quel Santo importante oloaP naS
a cui piaceva scrivere tante lettere,
e che un giorno fu convertito nonostante
non fosse in Euro, ma ancora in lire?
Sai dirmi qual è l'uccello preferito da Bossi?
Il cavaliere d'Italia.
E da Berlusconi?
La civetta.(V. Gambardella)
218. Quel santo che tu mi devi dir chi è, innavoiG naS
Gesù nel fiume Giordano battezzò. atsittaB
Erode Antipa il capo gli mozzò
per soddisfare le voglie di Salomé.
219. Chi è quella santa, che per restare col genitore aniraM atnaS
ch’era entrato in convento, si travestì da maschio
ed entrò anche lei, passando inosservata dal priore,
e correndo molto spesso qualche rischio?
220. Figlio di Giove, fu da questi tramutato etnorehcA
in fiume e all’inferno gettato
per aver i Titani dissetato.
Chi era questo figlio sfortunato?
221. Ogni tanto, in televiosione si sente oòrromE
che trasuda sangue la madonna del soccorso…
Sapresti dirmi come si chiama quel serpente
che fa trasudare sangue il suo morso?
222. Come si chiama quella strega aimàL
che gli antichi Greci credevano
succhiasse il sangue dei bambini?
223. Cosa indossava ai piedi un famoso gatto di una fiaba? ilavits ilG
224. Chi era quel mitico amante di Ero, ordnaeL
che per raggiungerla attraversava a nuoto
ogni notte L’Elesponto da Abido a Sesto
e che una brutta notte morì compiendo quel gesto?
Cambio di consonante.
Mamma, mamma è vero
che il fumo fa male!
Ho sentito in televisione
che due sigari hanno
ucciso un uomo. (V. Gambardella)
225. Doveva dire una cosa importante agli astanti, erotnetS
ma non aveva né megafoni e né altoparlanti,
ma riuscì lo stesso, con la sua voce altisonante
a sovrastare il rumore che facevano i duellanti.
Sto parlando di quando si davano alle mani
i condottieri Greci e quelli Troiani. (come si chiamava costui?)
226. Dovrebbe essere a tutti notorio eteL
come si chiama quel fiume del purgatorio
che fa dimenticare le colpe commesse
e fa ricordare solo quelle alle buone connesse?
227. Non dovrebbero essere sconosciute èonuE
le generalità, ma neanche è obbligatorio,
sapere il nome di questo fiume del purgatorio
che ha memoria solo delle buone azioni compiute.
228. Chi è quel santo ch’era affetto da idropisia oinotnA ’tnaS
e che fu confinato a vivere in una celletta appesa
ad un albero di noce davanti all’abbazia:
perché, per le narici, la sua malattia era un’offesa?
229. Non parlo del riso mangereccio o a fiocchi, ihccoicS
ma di quello che abbonda sulla bocca degli?
230. Qual è quell’animale molto, molto brutto opidarB
che cammina strisciando, si arrampica sugli alberi, e distrutto,
dopo ogni arrampicata arriva in cima. E’ inadatto alla fuga,
e nella corsa non arriva primo neanche con la tartaruga?
231. Mi scappa un vento: Permettete che lo fo ora? aniggerrocS
chiese l’invitato alla signora.
- Sì, ma fatelo lontano e con creanza
così non mi appuzzolentite la stanza.
Cosa voleva fare questo signore?
Due Amici.
Sono molto preoccupato!
Perché?
Ho letto nella bibbia che:
"Le colpe dei padri ricadranno sui figli".
E allora?
L'altro giorno mio padre ha rubato
l'incudine del fabbro vicino casa nostra.
(V. Gambardella)
232. Sotto i lampioni il mio culetto aloiccuL
si accende e diventa un faretto.
E’ in questo modo che catturo l’insetto!
233. Esce di dietro e nussun la vede, aniggerrocS
ma tutti la sentono passare.
Quando l’odore il normale eccede,
costringe tutti il naso ad otturare.
234. Non si capisce niente. In questa parola c’è adnoaraB
un po’ di mare agitato e un po’ di morte.
235. C’è il povero, c’è il ricco e c’è il Re, ottenibaG
ma seduto sopra a me
sono uguali tutti e tre.
Ti ho spiegato chi erano quei tre,
mi sai dire chi son me?
236. Il bambino la fa nel pannolino, accaC
il gatto la fa poi la ricopre un pochino.
Se il popò non si ostina ma è in vena,
la fa anche l’uomo e poi tira la catena.
237. Suona due volte e porta notizie a Tizio e a Caio. onitsoP
Spesso diventa, non volendo, un guaio;
quando porta le bollette da pagare…
Io lo farei… per la rabbia licenziare!
238. Mi sai dire cosa: si mette nella buca, atsoP
viaggia in treno o aereo,
e poi dal cielo etereo,
nella cassetta del destinatario sbuca?
Il saltimbanco è quello
che cerca di prendere
il posto in prima fila
in chiesa o al cinema. (V. Gambardella)
239. Sono fatto di legno pregiato… o pesante oidamrA
ed ho le porte che si chiaman ante.
Mantengo in ordine i vestiti
e per far ciò ho tutti i requisiti.
240. Chi: Con le pinne, fucile ed occhiali erotacseP
va perlustrando i fondali oeuqabuS
in cerca di qualche pesce:
però non sempre questo gli riesce?
241. Sto sulle canne dei pescatori, olleniluM
sto nei ruscelli vorticatori;
io porto sempre appeso lenza ed amo,
e non è mio padre chi macina il grano.
242. Si siede sui chiodi… per mangiare. orihcaF
Questo è il suo modo di lavorare:
“Esercita atti di mortificazione
per portare a casa la colazione.”
243. Son saporito e dal nome sembro due volte cotto. ottocsiB
Faccio colazione con i bambini nella mattinata,
e sono buono anche se son rotto,
o mi mangiate durante la giornata.
244. Sono senza testa, ma ho due culi. emalaS
Sono attaccato e rinchiuso in un budello.
Dentro di me c’è carne, forse anche di muli,
e per mangiarmi dovete tagliarmi col coltello.
245. Sono grande e gialla accuZ
ed assomiglio ad una grande palla.
C’è chi mi svuota e mi fa gli occhi ed il nasino,
e per far paura alla gente, dentro accende un lumino.
Ero su una mulattiera, volevo attraversare
e cercavo le zebre, ma non c’erano né muli
e né zebre, e son finito sotto un’automobile. (V. Gambardella)
246. Chi sono? Sono il fiore più maltrattato della serra. atirehgraM
Ogni persona che ha dei dubbi sul suo innamorato,
mi tira un petalo alla volta e lo getta a terra,
sperando ch’io gli dica se dall’altro è amato.
247. Chi è che disse alla noce: olraT
dammi tempo che ti faccio un buco?
Per aiutarti ti dirò che non sono né un bruco,
né un trapano, e che non parlo ne in alta o bassa voce.
248. Il lasciato: è ritrovato o perduto? otudreP
Io ci ho pensato e non l’ho saputo.
Pensaci tu se sei più intelligente
e se indovini ti farò sergente.
249. Quando l’acqua è poca arepaP
è risaputo che lei non galleggia.
Ha volte viene presa per un’oca…
o viene presa da chi la lingua non padroneggia.
250. Chi è che mentre il medico studia, otalaM
lui senza cure muore?
Farebbe bene se ripudiasse il dottore,
e ne trovasse un altro che già sa e non studia.
251. Cosa: Se lo cucini, per la tavola è una festa, ecseP
sia fritto, lesso o fatto al forno;
ma se senza cucinarlo lo lasci intorno,
è risaputo che incomincerà a puzzare dalla testa?
252. Chi è che dice: “Tu in Calabria vai, etrom aL
ed io in Calabria vengo?"
E’ una cosa definitiva, che non auguro mai,
neanche al peggior nemico che io tengo.
Decisero di essere tutti felici. Così nacque il Natale. (Andrea Giardina)
253. La voce sua è voce di popolo. oiD
Lui c’è sempre, ma non si vede mai,
e viene pregato da tutti, non solo
da chi al momento sta passando guai.
254. Chi: per la fretta fece i figli ciechi? attaG
Questo non vuol dire d’esser lenti,
ma che se vuoi strafare danni arrechi;
perciò moderate l’andatura e state attenti.
255. Cosa è assai peggio della malattia? enoizassiF
E’ un chiodo fisso che s’insinua nel cervello
e da mattina a sera pensa sempre a quello:
“Neanche il dottore riesce a mandarla via.”
256. Non ha paura dei tuoni, quando è bello; opmeT
ma gli viene, quando capitano quelle giornate
che si mette al brutto e si porta via l’ombrello.
Tempo al tempo. C’è quello d’inverno e quello d’estate.
257. Senza di me stavate ancora al tempo dei papiri, atraC
e non sarebbero esistite biblioteche.
Gli studenti avrebbero dovuto imparare a memoria
l’italiano, la geografia i calcoli e la storia!
258. Sono bianca come la farina eveN
e copro d’inverno ogni cittadina.
Sotto di me riposano i semi dentro una lettiera
che poi sbocceranno nella primavera.
259. Sono rossa come il sangue... dei filetti, aslaS
e servo per condire gli spaghetti.
Mia madre in vita era un pomodoro,
poi si è spremuta ed ha fatto questo capolavoro.
260. Sono di barbabietola o di canna orehccuZ
e la vita alle persone cerco di dolcificare.
Senza di me la vita sarebbe amara,
iniziando dal caffè e finendo alla panna.
Quando Bernacca ci dice
che il cielo è depresso:
verrà a piovere
o andrà dal neurologo? (V. Gambardella)
261. Volevo comprare un salame airemulaS
e mi sono trovato in una salmeria.
Ho pensato: “Ma qui vendono salme?”
e sono filato via. Dove dovevo andare al posto della salmeria?
262. Mi chiamo Margherita e son nativa del napoletano. azziP
Un giorno, rivestita di mozzarella e pomodoro
presi l’aereo e andai in tournée a Milano:
ora sono una star e da tutti definita un capolavoro.
263. Faccio di mestiere il militare, oniplA
ma lo faccio in montagna e non al mare.
D’inverno, quando tutt’intorno è bianco,
infilo gli sci, e scendo dal monte Bianco.
264. Mi basta uno che mi dà la corda oigolorO
e dalla testa nessuno me lo scorda ùcuc a
di suonare ogni mezzora con il mio uccellino,
e darvi da lontano l’orario notte, giorno e mattino.
265. Son fatta di fusti d’alberi, uno all’altro legati assieme, arettaZ
e vengo costruita da naufraghi in condizioni estreme.
Gente che ha perso ogni speranza di vedere all’orizzonte,
una nave, che tra la vita d’eremita e la civiltà gli faccia da ponte.
266. Sono da pranzo e da lavoro, di plastica o di legno, olovaT
e per costruirmi ci vuole un buon disegno e impegno.
Sono quadrato, rettangolare o tondo
ed ho questa forma in quasi tutto il mondo.
267. Faccio prima le uova e poi le covo, aiccoihC
fino a far schiudere un pulcino da ogni uovo.
Adesso è tutto artificiale e siamo rare,
pero, almeno nei ricordi siamo a tutti care.
Il lardo, è il lordo della persona obesa. (V. Gambardella)
268. Pigolo e corro sempre appresso alla mia mamma, onicluP
che scava, trova, e m’insegna cosa devo mangiare.
Se ho freddo, lei gonfia le piume del diaframma
ed io corro, m’intrufolo e mi vado a riscaldare.
269. Progetta e abbellisce la casa ottetihcrA
dalle fondamenta alla cimasa:
e non fa solo archi e tetti,
come il suo nome par che detti.
270. Ho quatto zampe e non sono un animale, aideS
ma sto nelle case per farvi riposare.
Ho la spalliera diritta oppure ovale
ed ho delle antenate che sono molto care.
271. Senza di me non ci sarebbe panorama artseniF
e stareste tutti come in delle nicchie ad abitare.
Io ho ampie vetrate per farvi togliere la brama,
e vi riparo dagli spifferi per non farvi raffreddare.
272. E’ fatta di tante verdure mischiate a legumi artseniM
e il suo sapor si sente già dai fumi.
Se però a cucinarla è una cuoca maldestra,
il proverbio dice: o te la mangi, o ti butti dalla finestra.
273. Sono un uccello notturno e son rapace; innaigabraB
mi faccio i fatti miei, ma qualcuno è capace
di dire che faccio il barbiere e con inganni,
mentre dorme, faccio la barba a Gianni.
274. Sono un uccellino che sta nel tuo giardino oressaP
e si nutre di vermiciattoli e avanzi di un panino.
Trovi il mio nome, nel futuro del verbo passare
a cui qualcuno ha dimenticato la “o” d’accentare.
Guglielmo Marconi
metteva sulla patente
delle marche esagerate! (V. Gambardella)
275. Pesa più un chilo di paglia o un chilo di piombo? ilaugu onoS
276. Uno non lo è, ma lo diventa invece l’abusare; oiziV
e quello, come il fumare, son difficili da levare.
Io ci son riuscito a venir fuori da quella droga,
che nonostante dicano che faccia male è sempre in voga.
277. Tutti vorrebbero averla, ma pochi ce l’hanno. azzelleB
Non si vende e non si compra, è una cosa naturale.
La gara dove vengono elette è annuale,
e a chi ne ha di più, la fascia di miss danno.
278. Quando uno nota, sugli altri, quell’aspetto azzetturB
che rasenta quasi la mostruosità,
non vede più un uomo ma un bozzetto
e sente un senso di ribrezzo per quello là.
279. Mi chiamo Jerry, e vengo dalla campagna. ongaropoT
Mio padre era Pasquale, il Topo
che s’innamorò della contessa Ragna.
Da loro nacqui io: ma chi sono me lo dite dopo?
280. Mi chiamo Cacio e di cognome: faccio… Cavalcare. ollavacoicaC
Mi sarebbe piaciuto vivere nelle scuderie,
invece mi tocca stare nelle salumerie
a disposizione di chi mi vuol grattare.
281. In qualsiasi paese del mondo mi trovano squisita azziP
e vengo da vecchi e giovani ricercata e riverita.
Sono rivestita di pomodoro e mozzarella
ma posso, in altri mille modi essere fatta ancor più bella.
282. Io sono tutto bianco, sia d’inverno che d’estate, oniblA
e sono un errore della natura: ossia delle cellule malate.
Tutto di me, finanche i capelli e i peli son bianchicci,
con gli occhi, che mal sopportano la luce e sempre rossicci.
L’aquilone sfrutta la forza del vento,
ma non può cambiare il vento. (Tratto da:Il Tao per un anno)
283. E’ un sentimento che trova tesori e crea legami. aizicimA
Se s’instaura fra un maschio ed una femmina e c’è l’attrazione
per questa cara Cizia, e tu come un pesce abbocchi agli ami,
sboccia l’amore, e farà di questo sentimento un sol boccone.
284. Sono un ufficiale superiore di Marina: oilgarimmA
potete assicurarvene guardando la mostrina.
Il mio grado sta fra: nell’atto di un Narciso e un aglio,
oppure fra lo stesso Narciso e un asino col raglio.
285. Se mi buttano in acqua con sulla “o” l’accento, arocnA
la barca continua a muoversi, anche s’è bonaccia;
ma se l’accento lo tengo sulla “a”, con le mie lunghe braccia,
mi aggrappo alla sabbia e impedisco qualsiasi movimento.
286. Io sono dell’esercito un graduato, otatnuppA
e si vocifera che sono molto abbottonato,
però, anche se mi presento sbottonato,
sempre allo stesso modo vengo chiamato.
287. Volo attaccato allo spago di un bambino, enoliuqA
e mi libro nel vento come un’aquila reale.
Però se il vento improvvisamente se ne cale,
io cado per terra facendo piangere il piccino.
288. Indovina il colore. Sulla tavolozza del pittore enoicnarA
sono come gli altri: un colore.
Si è innamorato di me una grande arancia d’oro,
e non vuol capire che io non sono uno di loro.
289. Di solito mi si vede dopo un temporale onelabocrA
e disegno con tanti colori un ponte eccezionale.
Qualcuno però il mio onorato nome ingiuria,
dicendo che sono un arco fatto in fretta e furia.
La preoccupazione è un vizio
che ostacola la compassione. (Tratto da:Il Tao per un anno)
290. Sono un animale tutte scaglie ollidamrA
e non mi fa paura nessun gladio.
Sembro preistorico, con indosso queste maglie…
Se il mio nome vuoi scovare…guarda in un piccolo armadio.
291. Appartengo ad un gruppo che lavora con passione, otanaigitrA
e si barcamena in ogni mestiere: dall’oro al mattone.
Mio padre vorrebbe che facessi qualcosa di moderno;
dice che queste “arti”, erano “già nati” al tempo del padreterno.
292. Accolgo i bimbi di mesi nei nidi, come gli uccellini, olisA
e li tengo finché non diventano dei ragazzini.
Ma accolgo pure chi dal proprio paese è espulso,
e chi suo malgrado dal suo paese è avulso.
293. Sono di maschi e femmine, una ghiandola pilifera, allecsA
e sono nascosta alla vista e sono odorifera.
In televisione le donne mi mostrano nuda,
perché quando si lavora, sotto di me si suda.
294. Posso essere bancario o postale ongessA
e posso essere girato e rigirato.
Però potrei essere benissimo la lezione inevasa
che l’insegnante ti ha dato da svolgere a casa.
295. Ci sono gente apposta per far questo mestiere, inottobaccattA
addirittura hanno inventato macchine di serie.
Invece se mia madre mi sente parlare troppo
con certe persone così mi chiama… purtroppo.
296. Mi chiamano così, se sono bella sviluppata, airetrA
e sono a più corsie e sto in mezzo a una via.
Io invece porto il sangue dal cuore alla periferia,
e muoio, se incontro traffico o la strada intasata.
Nella maturità l’infanzia può tornare. (Tratto da: Il Tao per un anno)
297. Sono Asce, per gli amici miei cari: erosnecsA
in specie di quelli che faticano a salir le scale.
Spesso non faccio pagare denari
ma se qualche spicciolo mi prendo, la pena vale.
298. Sono un sapore da tutti non ben accetto. oramA
Chi mi assaggia non mi trova di suo gusto,
e la bocca contorce per il disgusto.
Nessuno mi userebbe mai per un dolcetto.
299. Giro con la bicicletta e non con l’autocarro; onitorrA
Mi chiamo Tino e di cognome Arro.
Vado girando per città e paesi
e ridò il taglio ai vecchi arnesi.
300. Il xx secolo è iniziato nel 1900? onuotnecevonelliM
301. Ho i nervi a fior di pelle e son quasi un’Arpia. aprA
Se mi stuzzicate male mi viene del suono l’allergia,
però, se uno mi sa pizzicare con dolcezza
emetto un suono ch’è una squisitezza.
302. Sono Atesino è sono Alto, onisetaotlA
ma non per questo gioco a pallavolo.
Ogni mio compaesano è un campagnolo
e viviamo felici sulle rocce di basalto.
303. Forse sei bambino ed avresti bisogno di un aiutino onan eressE
per rispondere a questa domanda che ti pongo:
Se rispondi bene, per una laurea ad honorem ti propongo:
Mi sapresti dire qual è il colmo per un Altoatesino?
304. Sono Bina ma il mio amore mi chiama Cara: anibaraC
quando andiamo d’accordo, altrimenti… spara.
Se siamo veramente felici, nessuno può offrirci nulla.(da:Il Tao per un anno)
305. Sono stata scoperta da A. Tasman nel 1642 ed esplorata avouN
da J. Cook nel 1769 e ancor oggi vengo “Nuova”chiamata. adnaleZ
Sono formata da più isole dell’Oceania fra lor distanti,
e faccio parte del commonwealth britannico: compreso gli abitanti.
306. Sono… il pollice del piede ecullA
e con altri quattro fratelli
vengo rinchiuso nei budelli
che un mastro calzolaio mi diede.
307. A volte faccio solo fumo e inquino, otsorrA
ma altre volte quando è tutto apposto,
di suino, di vitello oppur d’equino
me ne faccio uno e l’accompagno col mosto.
308. Vivo per poco tempo e poi divento vino. otsoM
La cantina è la mia dimora.
Stappa una bottiglia e senti come odora?
Il tempo mi farà diventare aceto o un vino sopraffino.
309. Non sono un’aragosta o un astice, ecitsaM
ma con l’aggiunta di una consonante
iniziale, riesco ad aggiustare in un istante
il canotto ad un bimbo e lo faccio felice.
310. Sono una stoffa pregiata, fatta da bachi, eteS
e preparata per vestire belle donne, da chi sa usare gli aghi.
Al plurale cambio; non sono più una stoffa per fare giustacuori;
sono un desiderio che se non l’accontenti muori.
311. Sono un Asso, e mi sono unito con un orto. otrossA
Da quando l’ho conosciuto sono pensieroso,
non mi distraggo.Trovate il sinonimo di “pensieroso”
e capirete di cosa parlo: ditemi voi se ho ragione o torto.
312. Sono di plastica o di vetro e contengo liquido dissetante ailgittoB
sempre pronta ad abbeverare chiunque in ogni istante.
Se vi trovate su un’isola deserta senza cellulare,
un messaggio potete scrivere e dentro di me mandare.
Un vecchio albero nodoso:
troppo fibroso per la sega del taglialegna,
troppo contorto per la squadra del falegname,
sopravvive all’intera foresta.
(da:Il Tao per un anno)
313. E’ un fuoco artificiale che scoppietta ottoB
e dal gran rumore ti fa saltare dalla sedia.
Attento però che potrebbe finire in tragedia,
se non stai attento quando lui scoppietta!
314. Prima faccio un fuoco che divampa il legno tosto, ecarB
poi mi calmo e sono pronta a cuocere l’arrosto.
Chi non sta attento, dentro di me cade dalla padella:
ma si tratta di uno che non sta proprio attento o porta iella.
315. Ne ho due, uno per lato. Se ne avessi uno solo sarei monco aiccarB
e non potrei fare tante cose: come tagliare un tronco.
Assumo tutt’altro significato al maschile singolare,
e posso essere di ferro, di fiume e persino di mare.
316. Sono un animale a cui piace pascolare sui dirupi, arpaC
ed ho le corna per difendermi dai lupi.
Per farmi riconoscere più in fretta,
ti dirò che sono l’animale con la barbetta.
317. Sono un pollo gigante che non vola, ozzurtS
e le mie uova non sono per la tavola.
Sono un africano a cui mettere la testa sotto terra piace:
quando non voglio vedere qualcosa che mi spiace.
318. Sono una miscela di cemento e breccia ozzurtseclaC
e non quell’animale che corre come una freccia.
Per costruire, insieme al ferro son la base,
e servo per fare grandi ponti o modeste case.
319. Sono un campo sperimentale, dove si seminano otnasopmaC
uomini, con la speranza di raccogliere santi.
Più spesso viene seminato chi è più anziano,
e di anni, su questa terra ne ha vissuti tanti.
Quando Minosse si troverà a cospetto di mia suocera, rimpiangerà
di non avere la coda più lunga, adatta al caso.
(V. Gambardella)
320. Sono un animale Australiano che si esalta, orugnaC
e che per correre su due zampe salta.
Sulla pancia porto una grande borsa
dove metto i miei figli al momento della corsa.
321. Sono simile ad un passero che nei boschi pastura. arenipaC
Son grigia con una macchia nera sulla testa e all’anca.
Da vecchia, non ho bisogno di farmi la tintura,
perché nessuno mi chiamerebbe mai: “Capabianca.”
322. Abito nella bocca assieme ad altri trentuno, oninac etneD
e vorrei sapere chi è stato quel cretino che mi ha chiamato
con un nome, che anche per un cucciolo di cane è inopportuno.
Da te voglio sapere: qual è il nome che mi hanno affibbiato?
323. Colombo, quando scoprì l’America aveva tre “Caramelle” ellevaraC
e con quelle, portò su quelle terre vergini lo scompiglio.
Attento: è stato commesso un errore! Per farti uscire dalla querelle
ti dirò che: “La Pinta, la Nina e la Santa Maria era il nome del naviglio.”
324. Non sono una gallina che cova aloiccoihC
le uova per farsi una famiglia,
e non sono una scala messa a dura prova:
sono una lumaca di mare sprovvista di conchiglia.
325. Mi chiamo Al e sono un’appendice della specie umana. ecullA
Lavoro in una scarpata, una specie di miniera puzzolente
con una luce dietro, che mi serve a poco. A fine settimana
esco allo scoperto e mi faccio una bella doccia. Finalmente!
326. Vivo nel deserto e mi arrangio a mangiare e a bere. ollemmaC
Per essere chiamato come me, due gobbe deve avere.
C’è uno che mi assomiglia, ma ne ha soltanto una,
ma io, ai tipi così non do confidenza alcuna.
Chi dice: “Io non ho bisogno di nessuno,”
sappia che anche il Re ebbe bisogno della vicina! (n. n.)
327. Io sono… come il cammello, oirademorD
ma mi son tolto una gobba
per distinguermi da quello,
che tutti noi altri snobba.
328. Sono grande come uno scoiattolo orihG
e nelle zone fredde, vado in letargo.
Prima, mi rimpinzo del frutto del nocciolo:
ciò che avanza, nei miei segreti nascondigli spargo.
Dicono di me che sono un grande dormiglione,
ma vorrei vedere voi sotto la neve senza un maglione?
329. Vivo nei fiumi dalle acque pulite orotsaC
e dove arrivo io faccio una diga.
La costruisco in men che non si dica,
e tutte le persone, il mio lavoro lascia stupite.
330. Senza di me si butterebbe tutto, aiccuB
perciò, per preservarlo, copro qualsiasi frutto.
Prima di mangiare, il puritano mi toglie,
ma c’è che mangia il frutto così come lo coglie.
331. Posso essere un lieve peccato, aiguB
a cui neanche più la chiesa ci fa caso,
oppure, posso tenerti la candela con l’innamorato…
“Ad uno che ne diceva tante gli cresceva il naso.”
332. E’ un mestiere che hanno inventato per la discoteca. iroufattuB
Spesso a farlo sono degli omoni che stazionano alla porta,
cacciando fuori chi lo stare quieto non sopporta,
e inquieta i clienti e al buon nome del locale danni arreca.
333. Una volta si faceva per necessità, aiccaC
ma ora la si fa solo per atrocità.
C’è chi arriva fino in Africa, a farla grossa,
per portarsi a casa una tigre in…pelle e ossa.
Nello spazio dove non c'è gravità,
i peccati gravi sono più leggeri? (V. Gambardella)
334. Suona a distesa da ogni campanile anapmaC
per richiamare i fedeli alla funzione.
Ognuna suona in un diverso stile
e piace pure a chi ai suoni è ostile.
335. Quando ricevo un torto, lo metto, oicnorB
ma lo tolgo appena me lo scordo.
336. Per la maggior parte è giallo e piccolino, oniranaC
vive nelle gabbie ed ha un canto melodioso.
Però mi dispiace per quel poverino,
ch’è tenuto in prigione per un po’ di cibo schifoso!
337. E’ un uccellino dai colori giallo, nero e rosso onilledraC
che vive in libertà e canta a più non posso.
Tenuto in gabbie piccoline ad abbrutire,
non pensa ad altro che tentare di fuggire.
338. Sono un’arma che spara da lontano, enonnaC
ma anche una donna con un grande deretano.
Se perdo una lettera per strada, sono il canone
che si paga per vedere la televisione.
339. Sono un mammifero ruminante ovreC
e sulla testa porto un palco di corna ramose.
Le uso quando faccio il duellante
e quando vado in cerca delle spose.
340. Sono un grande uccello che nidifica su alti tralicci angociC
e per tradizione porto alla mamme i nuovi nati.
A volte capita che metto le coppie negli impicci,
ma altre volte però porto i figli assai desiderati.
341. Sono l’orologio dell’antichità, ardisselC
e per saper le ore ognuno sa,
che ogni tanto mi dovete rivoltà.
La morte è il contrario del tempo. (da:Il Tao per un anno)
342. Sono di ferro e non di stoffa: ottenicsuC
dentro di me girano pallini arefs a
e non ovatta o piume per cuscini.
343. Ormai viviamo solo nelle grandi piazze ibmoloC
visitate da turisti che portano il granone.
Noi ci buttiamo addosso a frotte, a chiazze.
Loro si divertono a farci le foto e noi viviam benone.
344. Mi chiamo Dino e sono un Sauro. oruasoniD
Non vivo più su questa terra da un’eternità,
ma nei film e nei musei mi puoi ancora guardà.
345. Chi mi usa per pesca e chi per fumo, annaC
chi invece, con me vuol cacciar via l’amaro,
prende lo zucchero, dopo che mi frantumo.
“Solo a chi fa l’esagerato glielo faccio pagar caro!”
346. Sono un coleottero rotondeggiante alleniccoC
ed ho le elitre piene di lucette.
La sera girando fra le l’erbette
emettiamo un lampo rosseggiante.
347. Potrei essere un uomo di Calabria, grande, enorbalaC
ma non lo sono. Sono un insetto più grande
di una vespa, di colorito bruno, che emette
un ronzio fastidioso e di rompere… mai la smette.
348. Sopra di me c’è solo il papa ed è lui che tale mi proclama. elanidraC
Io invece sono un uccello e mi chiamo come lui si chiama.
Il mio piumaggio e il suo vestito sono dello stesso aspetto,
e sotto di me non tengo neanche il parrocchetto.
349. Camminando e scalciando, la scarpa si usura oialozlaC
e dovrebbe essere buttata nella spazzatura;
ma riparate da un signore, la scarpa ancor ti dura.
Sai dirmi come si chiama chi delle scarpe ha cura?
Ogni volta che chiedo a mia moglie di mostrarmi i soldi consumati,
lei non è in grado di mostrarmeli.
(V. Gambardella)
350. Non sono un trapano, ma un fiore, evenacuB
e per uscire buco il manto di neve.
Potrei aspettare che si scioglie la neve:
ma aspettando c’è il rischio che si muore.
351. Sento un’attrazione solo per il ferro: atimalaC
forse sono di costituzione anemica.
Sento per lui un’attrazione fisica
e appena sento che s’avvicina lo afferro.
352. Assomiglio a quella che al ferro s’attacca, àtimalaC
ma quando arrivo io, con l’accento sulla “A”
arriva una sventura, perché sono bislacca,
e a chi gli tocca, non lo faccio di certo delizià.
353. Sono simile al coccodrillo: a lui accidenti, onamiaC
differisco solo per il muso e per i denti,
e che invece d’essere rettile africano,
vivo nel centro - meridione dello stato americano.
354. So fare i cerchi di precisione, ossapmoC
meglio di quelli che faceva Giotto.
Quando vedo un quadrato lo boicotto,
perché lui ama la riga e di me non ha compassione.
355. Se fossi una donna, argellaicniC
sarei una donnina allegra;
siccome sono un uccello senza gonna,
ma ugualmente allegra: sono una?…….
356. Vivo libero nei boschi ed assomiglio ad un maiale. elaihgniC
Io sono pacifico, ma se m’infastidite vi mando all’ospedale.
Io e lui, come già detto, facciamo vita separata,
però se ci mettete in rima, facciamo rima baciata.
Quando i miei seppero ch’ero stato rapito, la prima
cosa che fecero fu quella di affittare la mia stanza.
(Woody Allen)
357. Non sono più grande di una mosca, alaciC
ma quando mi metto con impegno,
suono di fila Rigoletto e Tosca
e invece d’applausi raccolgo solo sdegno.
358. Chi è quell’animale che vive nell’acqua, onifleD
e con dei salti eccezionali dall’acqua fuoriesce,
e che pur vivendo nell’acqua non è un pesce?
359. Chi è quell’animale col collo lungo affariG
che sulla cima degli alberi riesce a mangiare
e che per bere si deve accovacciare?
360. Chi è quell’animale che vive in Australia orugnaC
e va in giro con la borsa che pesa,
anche se non deve andare a fare la spesa?
361. Chi è quell’uccello che non alleva i figli, olucuC
perché fa l’uovo nei nidi degli altri?
362. Chi è quell’animale casalingo ottaG
che per paura d’essere scoperto
quando fa la cacca, solo solingo
sta attento che tutto venga ricoperto?
363. Come si chiama quel signore che in ogni paesino, onitsoP
con la bici e la borsa a tracolla ogni mattino:
pur non scrivendo mai a nessuno,
ha tante lettere da dividere a più d’uno?
364. Come si chiama quell’animale oiguges enaC
che ha un fiuto eccezionale,
e dall’odore che il ricercato ha lasciato,
trova le sue tracce e questi viene arrestato?
Ogni ruga sul viso
è una tacca che il guerriero
fa sulla sua lancia per ogni
anno vissuto e ucciso. (V. Gambardella)
365. Viene usato dai soccorritori sulla neve, a volte, ad enaC
perché col suo fiuto riesce a trovare le persone sepolte. agnalav
E’ fortunato chi da lui viene trovato
perché significa che si è salvato.
366. In Italia non vive, è sol di passo. urG
Dimmi chi è quell’animale dalla lunga zampa,
che è tutto il contrario dello svasso,
e che non lavora con i muratori, eppure campa?
367. A quale animale vieni comparato onisA
se la lezione non hai studiato?
368. Ho collo e zampe lunghe… e ferrose, e non so volare; urG
aiuto i muratori il materiale pesante a sollevare.
369. Chi è quell’animale che ha guerrieri e balie acimroF
e una regina che sfrutta il lavoro delle tante operaie?
Con la legge in vigore sulle colf e le badanti,
andrebbero in galera tutti quanti!
370. Sai dirmi come si chiama quell’animale aguratraT
che sembra una macchina da guerra
e che per far nascere i figli li sotterra?
371. Chi è quell’uccellino verdastro, che poco cresce, ìrbiloC
che a volare anche all’indietro riesce,
e si nutre del nettare dei fiori e non di pesce?
372. Chi è quell’animale ostinato onisA
che non vuole andare dove gli è ordinato,
che si nutre e dorme sulla paglia,
e quando s’arrabbia come un pazzo raglia?
Il giorno succede alla luna che fugge. (da:Il Tao per un anno)
373. Chi è quell’animale retto, che pur essendo vivo, otteruF
viene da tutti detto che fu, e non è?
374. Come si chiama quell’arma elicuF
orfana di padre che si chiamava Cile?
375. Come si chiama quella cosa che pur avendo erotoM
una barca viaggia sempre fuori dal bordo? odrobirouf
376. Come si chiama quel pittore atsirutuF
a cui non piace pitturare
le cose di oggi, ma quelle di domani?
Vi aiuto dicendovi che suo padre fu turista.
377. Chi è quel signore che può andare ottoelaG
alle feste di gala soltanto alle otto?
378. Sono l’insieme di tutto quello che proviamo; itnemitneS
in esso sono racchiusi gioia e dolore.
Li esprimiamo quando odiamo o amiamo,
con gran rancore o con leggiadro amore.
379. Vediamo se indovini. Non son figlio di topo o di gatto; oiccuttaG
quindi è ovvio che non sono un gattino o un ratto.
Sono figlio di un pesce, ma non di un luccio,
e dormo sulla sabbia e non in un lettuccio.
380. Sono ladra ma non vado in galera ardal azzaG
perché riesco sempre a svolazzare.
La mia divisa, come i ladri è nera,
e sono attratta da ciò che vedo luccicare.
381. Il cittadino di Roma si chiama romano; eseideropE
quello di Napoli dicesi napoletano.
Quello di Genova si chiama genovese,
sai dirmi quello d’Ivrea comune piemontese?
Ho conosciuto gente
che ha l'orecchio musicale.
Perché non riesco mai
a suonare niente con il mio? (V. Gambardella)
382. Nessuna cosa dura… così assai, e per questo mi costerno: onretE
Ci ha provato e non c’è riuscito neanche il padreterno.
Non so se sarebbe bello oppure un guaio, vivere così assai
e restare su questa terra senza morire mai?
383. Non esiste, ma la mente crede di vedere un ectoplasma, amsatnaF
di notte, aggirarsi pei castelli antichi svolazzando in vesti bianche.
Che paura! Il cuore batte forte e il respiro si trasforma in asma:
Perché questa paura, cosa ho visto in vesti bianche?
384. Sono una specie di maiale malesiano assuribaB
e vengo chiamato come un americano
piccolo che dormendo russa.
385. Dal nome sembro essere un piccolo fuoco artificiale, onilagneB
ma in realtà sono una specie di passero africano.
386. A chi mi guarda sol di prima acchitto, anillaG
sembro d’essere la moglie del re dell’antico Egitto; anoaraF
in realtà non sono che una stupida gallina:
forse soltanto un poco più bellina.
387. Da lontano riscaldo, ammaiF
e da vicino brucio.
Il ferro io prima lo riscaldo e poi lo saldo:
ma per far rima diciamo che lo cucio.
388. Sono di vetro ed ho il culo impagliato. ocsaiF
Quando alla gente qualcosa non riesce esatto,
si appropria della bravura di chi mi ha lavorato
col fuoco nelle vetrerie e va dicendo che lui mi ha fatto.
Non si deve rimproverare
un gatto perché ha mangiato
un topo…e viceversa. (V. Gambardella)
389. Come si chiama quel gas della gente, otalF
che non si vede ma si sente
girare per l’intestino ed il budello
facendo rumorini e un gran bordello?
390. Non sono la cattiva moglie di una foca, aiccacoF
e vengo mangiata al mattino a colazione.
391. Come si chiamava quell’omone enosnaS
che per i suoi tempi era un capellone;
Era una specie di corazziere
e perse tutta la forza per mano di un barbiere?
392. Dove aveva la forza questo capellone illepac ieN
che sopra abbiamo detto chiamarsi Sansone?
393. Bastò che Sansone confidasse il vero, alilaD
ad una donna, di cui s’era innamorato
che questa, a Sansone appisolato,
con le forbici, gli fece un taglio a zero.
Come si chiamava questa donna?
394. Si costruì ali di cera e scappò oracI
dal labirinto dov’era prigioniero.
Ma volando troppo in alto andò,
e la cera il sole gli squagliò,
facendolo cadere nel mare Egeo.
Come si chiamava questo babbeo?
395. Ti faccio una domanda semplice, d’amica: oiacimroF
Sai dirmi come si chiama la casa della formica?
396. Quale animale si nutre ereihcimroF
esclusivamente di formiche?
Il foco, quando la foca
gli mette le corna,
la chiama focaccia? (V. Gambardella)
397. In cucina, guardati d’attorno onroF
e dimmi come si chiama la porta coi cristalli,
che spento non cucina un corno,
mentre acceso cuoce dolci e timballi?
398. Come si chiama quell’apparecchio anihccaM
che quando c’è abbastanza luce, acifargotof
prima t’inquadra e poi ti riproduce?
399. Come si chiama quel rettangolino ollobocnarF
che si attacca alle lettere
e che si paga pur essendo franco?
400. Dalla macina esce il grano, oilO
ma dal frantoio cosa esce?
Per aiutarti ti dirò che non si mesce,
ed è un condimento sano per ogni puritano.
401. Con questo nome c’era una nave da guerra: atagerF
ma c’è anche un capitano ed un uccello.
La nave non c’è più, è d’anteguerra,
mentre l’uccello non è per niente bello.
402. Sono brutto e peloso, ma non mi ognaR
neanche se non prendo una mosca nella tela,
oppure piove a dirotto e mi faccio un bagno,
o quando, la tela, il vento se la porta via come una vela.
403. Sono una nave a vela molto antica, atteloG
e porto il nome di una piccola gola.
Avevo solo due alberi e a camminare facevo fatica,
però chi stava con me, faceva una buona scuola.
404. Sono nera ed ho un pettine in testa alodnoG
e scivolo sulle acque della laguna.
Gli innamorati, quando spunta la luna
sdraiati su di me vanno fuori di testa.
La chiesa è il
"Club dei peccatori." (V. Gambardella)
405. Suono sul ring e non in una banda gnoG
mentre due uomini di brutto se le danno.
Non per vantarmi, sono io quello che comanda,
difatti al mio comando, i due, vengono e vanno.
406. Vivo in mare, ho otto zampe e due bocche. oihcnarG
Quando la gente sbaglia dice che mi ha preso:
ma non è vero niente, quindi non date peso
a quella gente che dice cose sciocche.
407. Mi vesto di lana anche se si suda, aroceP
ma ogni anno, il mio padrone,
armato di forbicioni, mi spoglia nuda,
per fare a voi uomini il maglione.
408. Ogni giorno, a suo modo, ognuno di noi una ne combatte. arreuG
Chi la fa con le macchine per attraversare la strada,
e chi imbraccia le armi e contro un altro popolo s’imbatte.
Solo ai generali fa piacere, agli altri non aggrada!
409. Sono un uccello nero, e ve lo garantisco; olreM
ma quello che mi domando, e non gradisco,
è: perché con tanti nomi in giro, come me chiamare occorre
quei ricami in muratura che sono in cima ad un’antica torre?
410. Il fabbro lavora su di me con il martello eniducnI
ed io non trovo nessuno che mi difende.
Io sopporto tutto e non mi arrovello:
anzi è il ferro che su di me arrossisce e si distende.
411. Batto l’incudine che non mi ha fatto niente, olletraM
ma non lo faccio di mia iniziativa.
Io mi preoccupo per lei, ma lei è resistente
e non mi odia: “Nelle pause di lavoro facciamo comitiva.”
La consuetudine
spegne la luce
della vita. (V. Gambardella)
412. Sono cilindrica e verdina anihccuZ
e porto un fiore giallo sulla testolina.
Con il mio fiore si fanno le pizzette
e con me puoi fare le zucchette.
413. Dentro di me ho una mina, atitaM
ma non sono esplosiva.
A scuola mi porta ogni bambina
nella sua cartella esclusiva.
414. In Africa nei fiumi e laghi sono a vivacchiare, omatopoppI
e solo di notte esco per mangiare.
Sono grasso e sgraziato, ho un’andatura infame,
con la bocca grandissima e manco di pelame.
415. Sono la parte tagliente del coltello e della spada, amaL
oppure sono anche un animale scostumato
che sputa in faccia se viene importunato…
Se stai pensando al Dalai, sei sulla buona strada.
416. Dalle mucche lo prende il mungitore. oiattaL
Quello che voglio sapere è il nome del signore
che quel liquido bianco nutriente e saporito vende,
e che se non lo vende in tempo si rapprende.
417. Lava, sciacqua e asciuga ma non è la genitrice. ecirtavaL
Non è neanche la donna di servizio:
anzi non è una persona. Ti dò un indizio:
“ha il vizio di girare per ore come una danzatrice.”
418. Come si chiama quella piccola lente aihccitneL
che si mangia da sola o con la pasta?
Non mi sembra una domanda intelligente
perciò di me che ve la porgo non sono entusiasta.
Chi viaggia con la fantasia,
spende poco e non
trova mai traffico. (V. Gambardella)
419. Sono un grosso gatto col ciuffo sulle orecchie, ecniL
ed ho una vista acuta ch’è proverbiale.
Però anche noi, quando diventiamo vecchie,
avremmo bisogno di lenti o del cannocchiale.
420. Ogni popolo ha la sua, augniL
ed ogni bocca ne ha una.
A volte te la mozzichi e ti fai la bua:
Forse è l’unica cosa che tutti gli esseri viventi accomuna.
421. Sono un animale che vivo in acque assai distese, artnoL
e con pesciolini, crostacei e rane mi tolgo la fame.
Ho una pelliccia morbidissima color rame…
e se mi cambiate una consonante… divento inglese.
422. Anche d’estate porto addosso decine di maglie, alled anetaC
e mi diverto a correre e non sudo. attelcicib
Non mi trovi se vai a scavare nelle anticaglie,
ma nelle moderne porto il carter come scudo.
423. Sono Martino e son pescatore; nitraM
sono un uccello di pesci predatore; erotacsep
lavoro nei fiumi anche in giornate tetre
e scovo i pesciolini da sotto le pietre.
424. Sono un animale grigio e nero, grande quanto un cane; ossaT
ho grandi unghioni che mi servono per cacciare e per scavar le tane.
Al maschile può darsi pure che mi si debba avere;
al femminile invece per molti sono un vero salasso.
Chi è onesto, con un nodo alla gola fa il proprio dovere,
ma ci son molti che appena gli arriva l’ingiunzione va in collasso.
425. Per i pescatori del baltico sono una miniera. ozzulreM
Fresco mi chiamano in una maniera,
ma essiccato divento stoccafisso e baccalà.
Dal mio fegato si estrae un olio pieno di vitamina A.
I parati, sono i pirati, “presi”
e messi con le spalle al muro. (V. Gambardella)
426. Portiamo la divisa e siamo sottufficiali; illaicseraM
ci piace il mare ma non ci vogliamo raffreddare,
ragion per cui quando andiamo a nuotare,
oltre i costumi, ci portiamo una scorta di scialli.
427. Posso anche essere fisicamente il doppio di un tenore, onarposozzeM
ma mi chiamano “mezzo”: forse perché sto “sul culo del soprano.”
Sono una voce femminile che sta tra il contralto ed il soprano.
Lo so ch’è difficile, ma voi indovinatelo: fatemi il favore!
428. Gli uccelli, non stanziali, la fanno ogni stagione; enoizargiM
dal freddo vanno al caldo e poi ritornano da dove son venuti:
“E’ una prassi escogitata dalla natura per evitare l’estinzione.”
429. In mano al soldato sono un’arma; artiM
In testa al papa divento un copricapo.
430. Io ricevo soltanto, ma dicono che porto. otroP
Quand’è sera accendo la lanterna,
e con i lampi attiro e divento la taverna
di grandi navi e barche da diporto.
431. Come animale dò fastidio agli esseri umani; acsoM
come città dò fastidio agli americani.
A volte i bimbi mi accecano…“ma è solo per gioco:”
lo fanno soltanto per trastullarsi un poco.
432. Sono seguace di una certa religione… ossodotrO
ma non accetto che mi seminiate addosso!
433. Se lo chiede il cacciatore quando mi da la caccia: adratO
(sono un uccello.) Questa mattina farà presto… O tarda?
434. Faccio la ruota ma non son gommista; enovaP
La faccio per sembrare bello
ad una graziosa e bella gallinella
sperando che s’innamori di me a prima vista.
Ad occhi aperti sono quasi cieco,
ma quando chiudo gli occhi vedo tutto. (V. Gambardella)
435. Dalla nascita sono stato: “il sacrificale.” ollengA
Vivo con mia madre in gregge e son gioviale;
ma quando la festa del signore s’avvicina,
gli uomini, di quelli come me, fanno una carneficina.
436. Chi è quell’uccello con sfumature rosse ossoritteP
che invece di dipingersi la faccia si dipinge il petto?
437. Mia madre è pingue, ma noi siamo magrolini. oniugniP
Vivo sui ghiacci e mi nutro di pesciolini.
Ho un andatura strana, ma in acqua nuoto benone...
Il mio vestito è simile a un frac…
Dimmi la verità, col frac non ti ho dato un aiutone?
438. Ci chiamano così, “riposte”, ma è una favola. etasoP
Siamo sempre in movimento tra bocca e denti:
siamo una triplice di utensili a cui piace la tavola.
Dopo di noi, gli scostumati, usano gli stuzzicadenti.
439. Sono un uccello che passa due volte sull’Italia, ailgauQ
e tutte e due le volte trovo di cacciatori un’accozzaglia.
Quando dall’alto li vedo, il mio cuore si squaglia,
perché penso ai miei piccoli che lascio senza balia.
440. Questa cosa è veramente bestiale. oniriG
Sono il figlio della rana nella vita iniziale,
e non mi spiego, per quale motivo
mi danno un nome, che non è: ranocchio primitivo?
441. Sono un apparecchio a reazione, erottaeR
ma non reagisco mai senza motivo.
Sia d’inverno che nel periodo estivo,
la gente faccio volare: mi basta l’accensione.
Anche una grande emozione,
se provata in continuazione
può dare assuefazione. (V. Gambardella)
442. Se mangi troppo, dopo ti fa male aicnaP
e il pantalone non riesci più ad abbottonare.
Cresce molto, ed è una cosa naturale
ad una donna che un bimbo sta ad aspettare.
443. Mi sai dire come si chiama quel raggruppamento otnemiggeR
di soldati che stanno in caserma o in accampamento,
non per fare guerre, ma soltanto per reggersi il mento?
Se indovini, ti nomino sul campo “Capitano di complemento.”
444. Adesso ti faccio una domanda da far girare le frattaglie. enoilgattaB
Come si chiama quell’unità tattica, una delle maglie
dell’esercito, fatta di molti soldati… che fanno grosse battaglie?
445. Nell’esercito è la più piccola maglia della catena; ardauqS
ma aiuta anche il disegnatore a tirare linee diritte.
Poi ci sarebbe, con lo stesso nome quella di pallone,
che se vince diventa di colpo uno squadrone.
446. Hai il cervello di una tartaruga: eram lA
se non sai dove si trova il bagnasciuga.
Si trova al mare o in montagna,
oppure è un posto di campagna?
447. A me sembra che i cancelli li faccia il fabbro; otartsigaM
Allora che mestiere fa chi dice di fare il cancelliere?
448. La cancelleria è un deposito di cancelli da buttare, led oiciffU
oppure è un luogo dove si portano i quaderni scritti a cancellare? ereillecnaC
Proverbio Cinese.
Se vuoi essere felice un’ora,
scegli una donna.
Se vuoi essere felice un anno,
scegli un’amica.
Se vuoi essere felice
per sempre, scegli la natura.
449. Vende roba per scrivere e colorare airelotraC
per cui è la gioia dei bambini che vanno a scuola.
Là dentro ci trovi anche i libri che dovrai studiare:
e se non studi vedo nel tuo futuro una cazzuola.
450. Portano lo stesso nome, una nave ed un cappello. aculeF
Della nave ti dirò ch’è antica ed aveva belle forme.
Del cappello: ch’è indossato dai diplomatici in alta uniforme.
Mi sai dire qual è questo nome senza appello?
451. E’ una carta da giuoco, molto buona, attaM
a cui si può attribuire qualsiasi valore…
o una donna che ha perduto il senno e non ragiona.
452. Qual è il nome di quel gas che puzza onateM
meno del gas ch’esce dal corpo umano,
perché esce solo da metà dell’ano?
453. Dirmi il nome sapreste angatnoM
di quel rilievo terrestre:
che se Maometto non la va a trovare,
è lei che si muove e lo va ad incontrare?
454. Questa domanda, per voi è un poco cattivina, attevaN
ma con l’aiuto della mamma me lo dovreste dire.
Ho il nome di una piccola nave, ma sono una rotellina
che porta il secondo filo nella macchina per cucire.
455. Sono uno strumento musicale a fiato; aniracO
sono di ceramica e da molti buchi sono affetta.
Il mio nome, con “rina” di filato,
somiglia a quella che nel cortil sculetta.
456. Da vista o da passeggio, poco importa. ilaihccO
Sono fatto di plastica e di vetro
e mi appoggio sopra il naso, e dietro
l’orecchio… chiamano quattrocchi a chi mi porta.
La cosa sembrerà un po' macabra,
ma mi sono sempre chiesto:
"Se la polizia arresta un delinquente
con un braccio amputato,
come fa a mettergli le manette? (V. Gambardella)
457. Sono un eccellente pesce marino anirbmO
e per questo di molti pescatori nel mirino.
A volta capita che qualche invidiosa si adombra,
e va dicendo in giro che faccio… un poco d’ombra.
458. Sono un’oca giovane, che non capisce un’acca, arepaP
e che non sa galleggiare in poca acqua.
Ma son più conosciuta, quando sotto i riflettori,
in teatro, mi prendono gli attori.
459. Il petto delle donne, è fatto di due pallette: otteparaP
che io non paro, perché non son portiere.
Come si chiama una struttura che permette
di affacciarsi senza il pericolo di cadere?
460. Peccato che il mio nome non dice esattamente ciò che faccio. ereihccurraP
Soddisfo le donne; e premetto che il mio non è un mestieraccio.
Le donne, vengono da me per farseli tagliare, lavare od aggiustare;
in realtà, io quelle cose fatte di capelli posticci non le ho mai saputo fare!
461. E’ colpa della melanina; io non ho niente da vergognarmi, assorelleP
perché son rosso da quando sono nato.
Ho combattuto contro chi voleva scacciarmi
dalla mia terra americana, ma sono stato annientato.
462. Sono un uccello pesante, a coda corta; onacilleP
ho un becco lungo a spatola, e appena sotto, una borsa
per contenere i pesci che tengo di scorta:
da portare ai miei figli che non mangiano dalla notte scorsa.
463. Corpo celeste che non brilla di luce propria; atenaiP
e sopravveste che il prete indossa per dir messa.
Per aiutarti, sul primo, ti dirò che è quì che si fa la storia,
e ci abitiamo noi. Sul secondo: che non è sempre la stessa.
Le aspirazioni di un Napoletano
trapiantato in Arabia Saudita:
Fare il parcheggiatore abusivo
dei sandali lasciati fuori la Moschea. (V. Gambardella)
464. Se fossi d’oro non sarei buono da mangiare, orodomoP
invece sono rosso e faccio le insalate.
Se insieme al tonno e un po’ di sale mi mischiate,
otterrete una cosa squisita da degustare.
465. Vedere un fuoco acceso e spegnerlo rientra nei nostri: ireipmoP
difatti non appena ci viene segnalato, corriamo e lo spegniamo.
Spesso, sulle date non ci troviamo, e con la gente bugiarda litighiamo:
“Noi pompiamo oggi, e loro dicono che abbiamo pompato ieri!”
466. Appena visto vengo a calci preso enollaP
e non trovo mai sul campo un difensore.
Forse è meglio, perché se vengo difeso
vengo preso a calci dallo stesso tutore.
467. Ci son quelli d’albergo e quelli di condomini, ireitroP
poi ci sono quelli che lo fanno per gioco…
e pur giocando vengono riempiti di quattrini.
468. A un topo comune ci pensa il gatto, ogrebla’d opoT
oppure si ricorre a trappole e veleni: ed ecco fatto. “ordaL”=
Mi sai dire perché per un topo d’albergo, visto ieri,
invece del gatto, chiamarono polizia e carabinieri?
469. Mi sai dire il perché sono stato incarcerato otabur = oserP
con l’accusa di indebita appropriazione,
quando ho “preso” un treno che s’era fermato
al mio paese, sul binario numero tre della stazione?
470. Chi: Dopo aver polli e conigli maciullati e stritolati, itneD
uno alla volta, con mio disappunto, se ne sono andati,
lasciandomi la bocca sguarnita e senza sorriso.
In verità: “Avrei preferito d’esser circonciso!”
La follia dell’amore
è di credersi eterno. . (Joubert)
471. Ogni città ha una regione oetA
ed ogni uomo ha una religione.
Ma se qualcuno non ha fede…
Come viene chiamato quello che non crede?
472. Non respingo perché sono asociale, etnegnipseR
ma lo faccio sui treni per un fatto precauzionale.
Sono montato in testa ad ogni carrozza
e m’incontro coi miei amici solo se si cozza.
473. In mare vivo ovunque: sulle barche abitualmente; etnegavlaS
ma in campagna non servo proprio a niente.
Sono pieno d’aria, ma non son borioso.
Salvo tanta gente ma non per questo sono ampolloso.
474. Potrebbe essere alternata, ma se sei audace, amiR
a lei, quando più la baci più gli piace.
475. A grandi e piccini sono Cara allemaraC
e mi trovate nel bar e sulla bancarella.
Come cuore, posso avere liquore o una nocella
e sono molto ricercata da chi ha la bocca amara.
476. Sono con tanti ingredienti preparato otaleG
perché ad ognuno piaccio di un diverso gusto.
Vengo da tutti, in specie dai bambini, leccato,
e d’estate, con quel caldo, mi pare anche giusto.
477. Sono nativa americana, e cresco sotto terra afflitta. atataP
Sono buona per primo e per contorno,
in special modo quando son fatta al forno…
Ma la gioia dei bambini è quando sono fritta.
478. Gli interi, poverini se ne vanno, e solo io “resto.” otseR
Voi, prima mi controllate se sono onesto,
poi mi ricontate se sono quello giusto,
e poi mi mettete nel borsellino…qualche donna nel busto.
Il sole dietro le nubi s’era nascosto,
l’acqua scendeva giù adagio adagio:
si trattava solo di una nuvola di passaggio
messa lì apposta per spaventare i bagnanti d’agosto. (V. Gambardella)
479. Se sei un pittore te lo fai auto; ottartiR
ma se non lo sei, devi fare dal fotografo uno scatto.
Per la tessera e la patente, se vuoi guidare l’auto,
devono essere a mezzo busto e non ripreso intatto.
480. Appartengo al regno animale e a quello vegetale. oicciR
Del regno, pieno di spine son quell’animale,
che al pericolo si arriccia per paura che qualcuno se lo magna.
Come vegetale invece: sono l’involucro della castagna.
481. Te la danno quanto paghi, per quietanza, atuveciR
e se non ce l’hai sta attento alla finanza,
perché se per caso scopre che sei senza
ti fa pagare una bella multa per penitenza.
482. E’ l’alimento base dei Cinesi… osiR
e abbonda sulla bocca degli stolti.
Ma non dalla bocca degli stolti vengono raccolti,
e non piace solo ai Cinesi, ma in tutti i paesi.
483. E’ estratta dal latte e si spalma sul pane. attociR
Dal nome sembrerebbe due volte cotta,
ma non sono un esperto, in materia sono un cane,
a cui piace soltanto la caciotta.
484. E’ fatta di parole che si alternano o si baciano, aiseoP
e che legandosi una all’altra diventan versi.
E’ il Poeta che lega insieme le cose che lo ispirano:
però per farla, non basta un verso, ci vogliono diversi.
485. In città, come un pesce è muto, ocE
ma nelle zone di montagna è risaputo
che risponde giusto, anche se non è andato a scuola,
in tutte le lingue, e vuole avere sempre l’ultima parola.
Due sbruffoni facevano a gara a chi la sparava più grossa sulla pesca.
Io, disse il primo pesco soltanto pesci molto grossi.
Peschi per caso le balene? chiese il secondo ironizzando.
No! - rispose il primo - Le balene le uso come esca.
486. Vi sono quelle da corsa e da passeggio, attelciciB
ed ogni bambino ha avuto questo aggeggio.
Non ha bisogno di carburante per camminare,
però se corri, senza essere allenato, ti farà affannare.
487. C’è chi tira e chi si fa tirare; erotaihcromiR
io sono nato proprio per trainare.
Sono un carro attrezzo del mare
e aiuto le navi in avaria il porto a ritrovare.
488. Questo che ti descrivo è un patto ottaraB
che avviene quando facciamo questo atto:
“Tu dai una cosa a me,
ed io dò una cosa a te.”
489. Una sola, sarà un’avanguardista, ma per fare primavera, enidnoR
lei da sola non basta, ci vuole al minimo una schiera.
Non viene da noi per la villeggiatura o qualche scusa;
ma cerca il clima adatto che gli permetta una buona schiusa.
490. Sono formata da trentadue punte (non tutte essenziali) asoR
quanti sono le direzioni dei venti. itnev ied
Otto punte sono quelle più evidenti,
e quattro vengono direttamente dai punti cardinali.
491. E’ l’azione che fa il ladro per mestiere, erabuR
ma la fai anche tu quando di nascosto,
prendi qualcosa che non dovevi avere,
o quando il gatto, dallo spiedo, si frega l’arrosto.
492. Non sono un rubino nano, ottenibuR
ma porto l’acqua per farvi lavare.
Il rubino forse di me è più caro,
però lui non vi può dissetare!
Com’è difficile convincere d’essere in errore,
chi in buona fede è convinto d’essere nel vero! (n. n.)
493. Son del mare un pesce, detto azzurro, ecilA
che al mercato vale meno delle triglie.
Ma io non cerco il principe azzurro
come quella ragazzina nel paese delle meraviglie!
494. Sembrerebbe che io sia della Sardegna, anidraS
invece non ho patria, e sono indegna
a stare in mezzo alla spigola e all’orata:
però faccio il giro del mondo inscatolata.
495. Vivo nella sabbia del mare profondo, aloilgoS
in essa trovo il mio cibo, e con essa mi confondo.
Ho gli occhi all’insù, e sono non tanto bella da guardare,
però sono di carne delicata e molto buona da mangiare.
496. Di certo non sono io che vado nei campi a spigolare: alogipS
io sono del mare pulito un pesce di qualità pregiata.
Sono bella al naturale e tutti mi vorrebbero pescare,
perché sono superba quando vengo in ogni modo cucinata.
497. Vivo fra gli anfratti, al riparo dalle mareggiate. atsogarA
Ho molti piedi e per vestito porto una corazza,
ma siccome sotto la veste ho carni assai pregiate,
ragion per cui i raffinati… mi spogliano come una ragazza.
498. Sono un pesce a reazione e per evitare guai oramalaC
emetto una grande quantità di liquido nerastro
simile all’inchiostro contenuto nei calamai.
Sono simile a lui nel nome, ma da vivo son rossastro!
499. Vivo attaccata agli scogli del fondale acirtsO
e dentro di me ho un frutto ricercato.
Quando, dentro di me subentra il male,
mi curo avvolgendo di madreperla il punto malato.
E’ meglio lasciare che parli per noi la nostra vita,
piuttosto che le nostre parole. (Gandhi)
500. Vivo sotto la sabbia alognoV
e ho due corna per respirare.
Mi prende una rabbia
quando da lì sotto mi vengono a pigliare.
Dicono che di me ne bastano pochi etti,
per insaporire da Dio un piatto di spaghetti.
501. Vivo sulla sabbia ed il mio corpo è fatto a punta. aniram alletS
Quando sul mio cammino un riccio spunta,
nonostante punga, con fare sornione lo aggancio,
e in men che non si dica me lo mangio.
502. Nella vita fatta a scale elaS
c’è chi scende e c’è chi sale.
Si dice da sempre e davvero è:
che senza un acino di me, la minestra persa è.
503. Sono un condimento da cucina epeP
e faccio starnutire chi mi s’avvicina.
Vengo usato dagli intenditori,
e da chi allo stomaco non ha bruciori.
504. Vado come oliva, al frantoio ed esco vergine, oilO
però se esco da Sansa, perdo la verginità.
Sono buono sul pane cotto con fascine,
ed anche su quello uscito dall’elettricità.
505. Sono figlio di Mais, ossia granone, nroc poP
e vengo messo sul fuoco a scoppiettare,
per allietare grandi e piccini e tutte le persone
che di me son ghiotti e si vogliono ingozzare.
506. Gli brillano gli occhi se mi vede un piccione, enonarG
e macinato brillano anche al polentone.
Spezzettato piaccio anche agli uccelli:
che poi finiranno nella polenta con gli oselli.
Camminavo per le vie di Damasco, ero senza scarpe,
passai davanti ad una Sinagoga, ne vidi tante.
Stavo per rubarne un paio quando vidi uscire
un ragazzo senza gambe. Rinunciai e ringraziai
il signore di avere i piedi... scalzi! (V. Gambardella)
507. Non sono vecchio, ma ho la testa bianchina. olovaC
Sotto le mie foglie a mo’ d’ombrellini,
tradizione vuole che nascono i bambini.
Ho un difetto: puzzo un po’ quando mi si cucina!
508. Io, nell’orchestra faccio un gran casino ittaiP
quando sull’altro mi sbatto o mi strofino.
In casa averli è cosa naturale:
se no mangi in terra come un animale.
Attenti però a non far cozzare i tuoi e i suoi,
altrimenti: chi rompe paga e i cocci sono suoi!
509. Il mio amico Al, viveva in una bicocca, accociblA
e non aveva niente da portare alla bocca.
Un giorno mise assieme il nome ed il casato,
e si riempì la pancia di un frutto dorato.
510. Sono come le altre, una verdura, atalasnI
e mi faccio i cavoli miei, finché dura. asoiccirpaC
Qualcuno poi mi droga, ossia mi mette qualcosa,
di forte dentro, e vengo incolpata d’esser capricciosa.
511. Sono un amante d’ogni bosco ognuF
ed è lì che spontaneamente cresco.
Non dalla polizia, ma sono molto ricercato:
attenti però che fra di noi c’è qualcuno col dente avvelenato.
512. Di che colore era il cavallo bianco di Garibaldi? ocnaiB
513. Di che materiale erano le scarpette di Cenerentola? orteV
514. Che cosa dava fastidio, (non era una cicala), ollesiP lI
alla bella principessa che non riusciva a dormire
su venti materassi e venti cuscini?
Oh, ma questa per dormire prendeva la scala?
Il prossimo sembra così lontano da noi
che a volte è necessaria tutta una vita per raggiungerlo. (J.Green)
515. Come si chiamava quel bambino onicilloP
che per ritrovare la strada di casa
se la segnò buttando un sassolino
o una briciola di pane preso in casa?
516. Come si chiamava il frutto aleM
che la strega cattiva avvelenò
e che in ogni fiaba, chi se lo mangiò
se la vide sempre di brutto?
517. Chi incontrò Cappuccetto Rosso nel bosco, opuL lI
mentre portava da mangiare alla nonna?
518. Da chi furono salvate erotaiccaC laD
Cappuccetto Rosso e la nonna?
519. Mi sai dire se il pranzo, o lo spuntino onitseC
che Cappuccetto Rosso portava alla nonnina
era contenuto in una borsa o in un cestino?
520. Lo fa il dentista ed anche l’ingegnere: etnoP
ma pure Noè sulla sua Arca lo doveva avere.
Se non ci fosse, per andare o per tornare
da una riva all’altra dovresti nuotare.
521. Mi sai dire chi era quel grande generale enoelopaN
che sull’isola d’Elba si trovava male
perché non era lì a villeggiare,
ma era stato dal Re fatto esiliare?
522. E’ conosciuto come l’eroe dei due mondi, idlabiraG
ma più che guerre faceva scaramucce.
Partì da Genova con mille uomini pronti
a morire per lui andando a Marsala senza cartucce.
Un servizio accettato controvoglia
e svolto senza gioia, diventa un peso insopportabile. (n. n.)
523. Chi è quell’uomo, poi diventato santo, ocsecnarF naS
che si spogliò di tutto per sposare “Madonna povertà”
e che fondò l’ordine dei frati minori…e non soltanto.
Scrisse pure un cantico dove per ogni cosa ringraziava l’aldilà?
524. Chi: In cielo è destinato a fare il portinaio orteiP naS
e si arrabatta con milioni di chiavi?
Solo chi non ha combinato manco un guaio
ha il permesso d’entrare, altrimenti fra gli schiavi
di Satana, nell’infocato inferno,
ti manda, con il beneplacito del Padreterno!
525. Chi era quel militare che mentre a cavallo dava, onitraM naS
incontrò un uomo povero che nudo per la strada camminava?
Mise mano alla spada e fece in due il suo mantello:
metà la tenne per se, e metà la dette al poverello.
Quando è il suo onomastico, il contadino
dice che in cantina tutti i fusti son diventati vino.
526. Che grado aveva quell’uomo rude, che nella sua barcaccia onatipaC
per crudeltà e vendetta, per tutta la vita dette la caccia
a quella povera balena bianca che nell’oceano navigava,
senza rompere le scatole a lui e alla gente che passava?
527. E’ la capitale di un piccolo principato, ocanoM
ma è anche una grande città della Germania.
Chi ha fede e dal signore è chiamato
si ritira in convento e porta il saio?
528. Ho cercato la gravità nella periferia di Bari, ortneciraB
ma lo sapevo in partenza che non facevo centro.
Ho chiesto informazioni a due in abiti talari
per trovarla, e questi mi hanno mandato a Bari centro.
529. Chi pesa di più: un centimetro cubo d’oro o di piombo? orO
530. Come si chiama chi fa l’oroscopo: ogolortsA
Astronomo o Astrologo?
Una spiga di grano matura abbassa la testa,
una vuota rimane sempre diritta. (proverbio)
531. Cosa studia l’astronomo? irtsA ilG
532. Come si chiamava quella principessina evenacnaiB
che mangiò una mela avvelenata
che dalla strega cattiva era stata preparata,
e che nel bosco trovò dei sette nani la casina?
533. Come si chiama quella fiaba alleB aL
in cui una principessa viene atatnemrodda
da un fuso avvelenato punta ocsob len
e che invece di morire per cent’anni sviene?
534. Di sicuro saprai chi era quel burattino otteppeG ortsaM
che ad ogni bugia si allungava il naso;
ma mi sapresti dire, per caso,
come si chiamava il suo padrino?
535. Chi è quell’animale marino, poco astuto, ecseP
che appena vede un lombrico sopra un amo,
invece di scappar via dice: “adesso mi disfamo,”
ma resta agganciato e chiede aiuto, ma chi lo sente…è muto!
536. Siamo due fratelli gemelli che secondo la leggenda, apul anU
per usurpare il trono di Alba Longa, in una giornata cupa,
nostro zio gettò nel Tevere, ma che non gli riuscì la faccenda,
in quanto fummo salvati da una (pupa): che l’intento di nostro zio sciupa.
Tu devi dirmi, di questa storia un poco ingarbugliata chi era la pupa?
537. Io non amo nessuno, sono un selvaggio. olomoR
Avevo un solo fratello e l’ho ucciso,
perché non mi piaceva quel doppiaggio.
Sono stato il primo a sedermi sul trono di Roma di sangue intriso!
538. Di una torta si fanno tante porzioni otacudelaM
ed ogni commensale avrà la sua razione.
Chi ne approfitta, come viene chiamato:
Affamato, ben educato o maleducato?
I Marsupiali sono madri senza criterio,
perché permettono ai loro piccoli
di giocare in borsa. (V. Gambardella)
539. Riesce a fare torte e pasticcini ereiccitsaP lI
che sono la gioia di grandi e piccini.
Chi è che nel farli ci mette tanta cura
e poi mette in vetrina la sua bravura?
540. Come si chiamava il primo uomo che mangiò omadA
una mela dal ramo e Dio per castigarlo lo scacciò
dal Paradiso, e per punizione sulla terra lo mandò?
541. Chi fu la prima donna che prese all’amo avE
il primo uomo che si chiamava Adamo?
In realtà, fu lei che senza usare alcuna cautela,
prese, senza permesso, dall’albero la mela!
542. Prima del fattaccio della mela, anu noC
Adamo ed Eva erano nudi come vermi, ocif id ailgoF
ma subito dopo, come se fossero visti sugli schermi,
provarono vergogna e si coprirono con una stoffa di tela?
C’è un errore. Con che cosa si coprirono Adamo ed Eva?
543. Perché Adamo ed Eva, quando gli andò male ilg éhcreP
il fatto della mela, del serpente ed accessori, non ilamina
non si coprirono con una pelle d’animale, itats onare
come hanno fatto poi i suoi successori? itaerc arocna
544. Spremiti un poco le meningi. aleT
Se sei un pittore sopra ci dipingi.
Se sai di Ulisse, saprai pure dirmi cosa faceva
Penelope di giorno e di notte disfaceva?
545. Eolo è quel Dio che la spinge: alev a acraB
così non ha bisogno di remare
per camminare, quando si accinge
ad attraversare in lungo e in largo il mare.
Un vigile urbano,
quando telefona fuori città
diventa interurbano? (V. Gambardella)
546. Le lancette dell’orologio che hai al polso, artsed osreV
girano verso destra o verso sinistra?
547. Qual è fra tutte le lancette dell’orologio elled alleuQ
quella più attaccata al quadrante? erO
548. L’esatto rumore di quando si bussa cot coT
alla porta con le mani è: tic tac o toc toc?
549. E’ un animale o una cosa chi asoc anU
ha un verso che fa tic tac?
550. Secondo una tua valutazione, zio Paperone, enocciR
era povero in canna o era un riccone?
551. Sai dirmi come si chiama la “bellissima” aivilO
fidanzata di braccio di ferro?
552. Per quanti anni dormì la principessa, otneC
dopo di essersi punta con un fuso,
nella fiaba della bella addormentata?
553. Come si chiama l’atto che si fa, quando alla stazione enoizaretilbO
infili il biglietto per viaggiare in quella macchinetta?
554. Chi guida un’auto, si chiama autista; atoliP
Come si chiama invece chi guida un’auto da corsa?
555. I paralleli sono i maschi delle parallele? eenil onoS
etnatsoc aznatsid a
Un uomo può essere considerato un saggio, se ricerca la saggezza,
ma se crede d’averla trovata è uno sciocco. (Proverbio Iraniano)
556. Se hai saputo rispondere alla domanda di sopra, onoS
dovresti sapere anche se sono “ideali o messi in opra” ilaedi eeniL
i paralleli per fare tutto il giro della terra?
557. Proseguiamo su questo punto, ci ho preso gusto. atnattotneC
Sapresti dirmi di questi paralleli, qual è il numero giusto?
558. Giusto, sono 180 i paralleli; enidutital aL
ma cosa li divide uno dall’altro?
559. Abbiamo appurato che sono 180 i paralleli, erotauqe‘lleD
e che sono esattamente 90 a Sud e 90 a Nord.
Ma a Nord e Sud di chi? Sei bravo se me lo sveli!
560. Abbiamo detto che i paralleli sono 180. onU
Secondo te, anche gli equatori sono 180?
561. Dove vivono i pinguini: oiccaihg leN
nel ghiaccio o nel deserto?
562. Dimmi i nomi di questi due fratelli molto uniti, e erotsaC
figli di Zeus, Dio del mare, e di Leda. eculloP
Uno di loro morì; l’altro dalla solitudine fu preda,
e nella costellazione dei Gemelli son finiti.
563. Nella fiaba: “ La piccola fiammiferaria” odderf laD
come morì la protagonista?
564. Biancaneve, aveva una madre o una matrigna? angirtam anU
565. Cosa interrogava la matrigna di Biancaneve oihcceps oL
per sapere chi era la più bella del reame?
566. Quando lo specchio disse alla maligna nu òdnaM
che la più bella era Biancaneve, cosa fece la matrigna? erotaiccac
alrediccu rep
Predica ad un funerale.
Noi vogliamo sempre sapere la ragione per cui una cosa cattiva
è successa proprio a noi, come se sapendolo riuscissimo
a cancellare od alleviare quella pena. Non riuscendolo
a sapere, dobbiamo solo pensare che Dio non ci
manda mai più di quanto possiamo sopportare.
567. Al cacciatore mancò il coraggio id erouc lI
di uccidere una ragazza così bella; evenacnaiB
allora per guadagnarsi l’appannaggio
un cervo uccise, e portò la prova ad ella.
(Qual era questa prova che la matrigna voleva?)
568. Quando si pulisce la casa della zia, aiziluP
si fa pulizia oppure polizia?
569. Biancaneve non ritornò dalla matrigna a casa, ettes ioC
perché aveva capito che questa la voleva morta. inaN
Allora restò a vivere nel bosco senza casa,
finché un giorno di lontano non scoprì una porta.
(Di chi era quella casa e con chi visse Biancaneve?)
570. Uno scheletro è fatto di polpa, di ossa, o di grasso? asso iD
571. Sono un muscolo della tua gamba: oiccaploP
non mi confondere col polpo cattivo.
Trattami bene e ti terrò in gamba,
altrimenti diventerò afflittivo.
572. Ponente, Occidente, Ovest, sono la stessa cosa? iS
573. Mi sai dire come si chiama etneirO
la parte opposta all’occidente?
574. Cominciamo col dire duS aD
che lo scirocco è un caldo vento.
Secondo un tuo ragionamento,
da Nord o da Sud ci viene a colpire?
La cortesia è l’arte di sopportare
la noia senza annoiarsi. (Joubert)
575. Mi sai dire cosa significa schernire? eredireD
Quando lo fanno a me, m’arrabbio molto
e mando chi mi ha schernito a benedire.
576. Mi sai dire se si può sciorinare ovunque, euqnuvO
oppure si deve sciorinare per forza in gabinetto?
577. Sprizza rapida e vivace dai carboni ardenti, allitnicS
e a volta ne basta una per appiccar l’incendio.
578. Secondo il tuo parere di persona esperta: eravort ‘E
la scoperta è un nuovo tipo di coperta? asoc anu
aton non
579. Quanti erano gli apostoli di GesùCristo? icidoD
580. Da chi fu tradito Gesù Cristo? aduiG aD
581. Quello che ricevette Giuda in cambio del tradimento iraned 03
non gli bastò nemmeno per mangiare una pizza con gli amici;
anzi pentito, si tolse la vita, e questi furono gli unici benefici.
Mi sai dire quanto ricevette Giuda per il suo tradimento?
582. Era ancora buio, quando al gallo etlov erT
gli venne voglia di fare il gallo.
Salto addosso ad una gallina
ma gli schiacciò un callo.
Non gli rimase che dire:
“Scusi signora, non lo faccio più!
Mi sai dire,prima del canto del gallo,
quante volte Pietro rinnegò Gesù?
583. Non esser frettoloso, prima pensa e poi rispondi cauto: ossificorC
Gesù morì crocifisso o andò sotto un’auto?
584. Dopo tre giorni dalla morte, a Gesù, òticsusiR
cosa successe di miracoloso?
Quella volta fu un successo strepitoso,
poi, fino ad oggi, non è successo più.
La legge è uguale per tutti!
ma un barbone può avere
gli arresti domicialiari? (V. Gambardella)
585. Entri in una miniera abbandonata, orefimmaif lI
non per niente illuminata;
All’interno, per farti luce, trovi:
una candela; una scorta di secchi rovi;
un lume a petrolio; un camino ed un frigorifero.
Premetto che hai a disposizione un solo fiammifero;
Per non sbagliare, tu cosa accenderesti come prima cosa?
586. Come vengono chiamati chi ha scritto i vangeli? itsilegnavE
Catechisti, Vangelisti o Evangelisti?
587. Quanti sono gli evangelisti? orttauQ
Ti chiedo il numero di quegli ufficiali,
perché la chiesa prima, fece un repulisti.
588. A quale categoria di libri appartengono ircaS irbiL
la Bibbia ed il Corano?
589. Rispettivamente, i libri di quali religioni e acilottaC
sono la Bibbia e il Corano? anamlussuM
590. Sono un animale dal corpo sinuoso, ottaG
e coi miei padroni sono molto affettuoso.
Ho le unghie retrattili e non fisse,
e accanto al muso tengo le vibrisse.
591. Davanti assomiglio ad una motocicletta, elled ottaG
di dietro ho i cingoli come i carri armati; iven
Per correre sulla neve vengo usato,
e il nome di un animale mi hanno affibbiato.
592. Porto gli zoccoli come gli Olandesi, ollavaC
ma gli uomini mi fanno le scarpe dal fabbro.
Vivo in scuderie e stalle di tutti i paesi
e per guidarmi, mi danno un morso dentro al labbro.
Un cretino di Creta, se si sposta
a Crotone: diventa un Cretinone? (V. Gambardella)
593. Sono io la sfortunata e invece ho la nomea che porto sfortuna. atteviC
Sono un uccello rapace a cui piace cacciare quando c’è la luna.
Ho piume brune macchiate di bianco, un capo tozzo e grandi occhi gialli,
e vengo amata molto meno dell’aquila, dei passeri e dei pappagalli.
594. Di un colombo comune ho sembianza e taglia enoicciP
e un dì lontano facevo il porta ordini in battaglia. erotaiggaiv
Se mi portano lontano, qualsiasi parte del mondo sia,
se non mi succede un incidente, ritrovo sempre casa mia.
595. Al maschile viene punito dall’arbitro con un cartellino, allaF-ollaF
di diverso colore, a seconda di ciò che ha fatto il birichino.
Al femminile, è un guaio più serio. Se poi s’apre nello scafo,
affonda: sia essa barca, nave, oppure motoscafo!
596. E’ rumorosa ed il corpo fa sobbalzare, essoT
ed anche volendo non si può fermare.
Se continua, il dottore bisogna chiamare,
che ci darà uno sciroppo per farla calmare.
597. Sono a difesa dell’organismo otunratS
e ciò che faccio, lo faccio per altruismo.
Se dentro qualcosa di fastidioso m’entra,
faccio una profonda ispirazione,
e poi una brusca espirazione:
e inondo di saliva chi mi sta vicino, anche se non centra.
598. Chi ti alza più del sole la temperatura? aittalaM
599. Dimmi chi sono. So disegnare colorare e progettare, atitaM
e al posto della penna mi hanno scelta per votare.
E’ risaputo che anche il migliore architetto
mai inizierebbe con la penna un progetto!
600. Sono pieno di peli, ma non sono peloso. ollenneP
Non ho bisogno né del dermatologo né dell’estetista;
anzi è lei che ha bisogno del mio fare favoloso
per rendere le signore più belle alla vista.
Lamentazioni.
E Dio disse: "Io vi darò una terra
dove scorre latte e miele".
Non era più facile darci una terra
dove scorreva acqua semplice:
al limite ferrarelle? (V. Gambardella)
601. Molte persone vengono dentro di me a lavorare otnemilibatS
e costruiscono auto, moto e trattori per arare.
Gli operai lavorano come matti e vivono di stenti:
perciò mi bloccano quando tira aria di licenziamenti.
602. Secondo te, chi è che munge il latte dalla mucca: erotignuM
il mugnaio, il mungitore o la stessa mucca?
603. Ditemi chi sono. Mi presento: mi chiamo Alfa Romeo. otua nU
Secondo voi, sono io che stavo come un babbeo
notte e giorno, sotto il finestrino della Giulietta
e volevo usare le trecce di lei come scaletta?
604. Sono un cubo con sei facce numerate. odaD
Vengo lanciato e vince la scommessa il giocatore
che indovina il numero delle due facce superiori sommate.
C’è un altro cubo, ma quello serve per dare al brodo il sapore!
605. Il mio è un lavoro che richiede molto impegno, emangelaF
però non sono io che faccio il legno.
E’ dalla natura che mi arriva nel negozio,
ed io lavorando con lui non resto in ozio.
606. E’ sempre la decima parte del chilo, lordo o netto, ottE
ed è molto capace: quindi non inetto.
607. E’ fatto di banane… e di certo non è lui quel poverino, ocsaC
che si mette in testa chi guida un motorino?
608. Munge o macina, questo è il dilemma; - anicaM
quell’uomo che sta chiuso in un mulino? oianguM
Indovinarlo non dovrebbe essere un dramma,
basta pensarci soltanto un pochettino.
La cosa peggiore è fuggire
senza che nessuno ti insegue. (V. Gambardella)
609. Chi, col suo canto cercò d’incantare Ulisse? eneris eL
Lui si legò all’albero: perché una maga glielo predisse,
e tappò le orecchie pure agli amici per non farli sentire:
come fai tu quando alla mamma non vuoi ubbidire.
610. Sono fatta d’acqua normale di un fiume che non ristagna, atacsaC
e che ad un certo punto si butta giù dalla montagna.
611. Ogni cosa che si rompe c’è qualcuno che l’acconcia. aicnoC
L’oro da noi si pesa in grammi, in America si pesa in oncia.
La pelle dell’animale, prima di diventar pelliccia va trattata:
Mi sapresti dire tu che trattamento subisce la pelle acconciata?
612. E’ fatta di legno duro ed un elastico adnoiF
e serve per gettar lontano un sasso.
Per aiutarti, in rima, ti dirò che le navi stanno alla fonda,
e che il sasso lanciato può arrivare fino all’altra sponda.
613. Sono andato a cercare un libro in una Pinacoteca, acetoilbiB
ma sono stato cacciato fuori in malo modo.
Ditemelo voi, che siete persone ammodo,
uno che cerca un libro dov’è che si reca?
614. Sto molto attento: a me nessuno la dà a bere, acetonE
ma entrando là dentro mi hanno messo in mano un bicchiere
con dentro: a volte un bianco e a volte un rosso d’assaggiare.
E assaggia una volta, e assaggia ancora, mi hanno fatto ubriacare.
Come si chiama il locale dove incautamente sono entrato?
615. E’ scritto in molte lingue sulla vetrina aicamraF
e dietro al bancone, in camice bianco,
non c’è un salumiere, ma un dottore o una signorina,
che vende intrugli, per quando sei malato o molto stanco.
Di che negozio sto parlando?
La comunione lava a secco tutti i peccati. (V. Gambardella)
616. Sono entrato e sono rimasto a bocca aperta. acetocaniP
C’erano opere del Masaccio e del Tintoretto,
del Tiziano e di altri autori di grande intelletto.
Dove sono entrato per far questa scoperta?
617. E’ un uccello rapace a cui piacciono i serpenti: oiratnepreS
non per essere loro amico, ma perché sono nutrienti.
Ha zampe e collo più lunghi del normale,
il capo ornato da un ciuffo e vive nell’Africa orientale.
618. Hanno i semi ma non sono piante; ad etraC
in certi posti sono cinquantadue, in altri quaranta. ocoig
Fra loro ci sono molte donne e in egual misura il fante.
Chi tocca il suo mazzo prende il vizio e più non lo pianta.
619. Sono sempre nel mio letto, ma non son malato. emuiF
Sono sempre pieno d’acqua, ma non son sudato.
Per avere il nome che porto significa che sono perenne:
chi mi ha generato è un ghiacciolo gigante ed è millenne.
620. Sono piccolo, ma non mi dolgo, ollecsuR
di portare solo l’acqua piovana che raccolgo.
Scivolo giù solo da ottobre a febbraio,
perché sono orfano di un genitor ghiacciaio.
621. Deve venire all’alba, appena spunta il sole, adaiguR
chi vuol vedere come sono bella su rose e viole!
622. Sopra di me ci sono Re e Regine, areihccacS
torri, alfieri, cavalli e fanti:
tutti sotto forma di statuine…
e dò da pensare a tutti quanti.
Hanno sempre detto che la Gazza è ladra;
io dico ch’è cleptomane. (V.Gambardella)
623. E’ un sacco dove finisce quello che mangiamo: ocamotS
una specie di mulino umano.
Però se abusi e lo riempi troppo,
dentro di te sentirai i cavalli al galoppo.
624. Quando ti sei scolato fino in fondo, iceC
un piatto pieno di questo legume tondo,
dietro di te succede la festa di Piedigrotta:
ad ogni passo che fai spari una botta.
625. Sono saporiti anche da soli, ma si esaltano iloigaF
quando nella pentola incontrano la pasta.
Se poi nella pentola incontrano anche la cotica di maiale,
allora, io penso, che nessun raffinato pranzo gli è uguale.
626. Quando s’invecchia, senza di lei non vedresti un accidente; etneL
vedresti tutto quello che ti succede intorno confusamente.
Capita anche ad un bambino a volte di portarle,
ma per lo più sono correttive e dopo può levarle.
627. Dentro di me, tengo il martello, l’incudine e la staffa, per non dire oihccerO
altro, e qualcuno potrebbe pensare che sono un fabbro.
Invece, queste cose le hai anche tu, e ti fanno sentire.
Senza, per capirmi, dovresti leggermi sul labbro.
628. E’ un ibrido che generalmente si usa a mensa, ireihcciB
nato tra una penna Bic ed il giorno trascorso. A garganella
dovresti bere, se non ci fossi lui nella dispensa;
oppure dovresti dissetarti ad una fontanella.
629. Non ce l’ha di sicuro la bambina, onillesiP
quello che in natura sta in un baccello.
Lo tiene ogni maschietto, brutto o bello,
ed ogni tanto si mette a far la fontanina.
630. Non parla, non vola e non mangia, anillafraF
ed è proprietà esclusiva del sesso femminile.
E’ l’amica prediletta del sesso maschile,
ed il suo posto è restare immobile sotto la pancia.
Il migliore ottiene le parti migliori,
come chi ha le parti migliori diventa migliore. (V. Gambardella)
631. Per farci capire che fare due cose assieme non nuoce, avaF
c’è un detto, che ho trovato nel libro dei proverbi e motti,
che dice: Mentre la nave cammina, nella pentola la…si cuoce.
E’ un legume, i suoi semi, detti granelle, si possono mangiare freschi o cotti.
632. Per iniziare ti dirò che non è un complesso musicale. anuaF
Vorrei sapere da te, come si chiama quel complesso
che comprende, in una sola parola, ogni specie d’animale.
Ci potrai pensare un poco, ma se lo sai dimmelo adesso.
633. E’ un nome di donna, ma non è questa la ragione. arolF
Te lo chiedo perché è anche il nome che comprende
ogni specie di piante che crescono in una regione.
A volte per distrazione, spesso colpevolmente il piromane accende.
634. E’ fatta di parole che si alternano o che si baciano aiseoP
in continuazione, senza alcun ritegno.
Fra il poeta e il fine dicitore, questo è il suo regno:
piace agli innamorati romantici che estasiati l’ascoltano.
635. Può essere anche di terra: per dire che è poca. ottelozzaF
Era di stoffa, ora anche di carta: ma con quelli non si gioca.
Se fuori lo cacci, come la mosca quando ti viene al naso,
significa che hai il raffreddore e sei dal muco invaso.
636. Sono in vendita in ogni ferramenta: odaD
senza di me sarebbe “un single” il perno.
637. C’è vinilica, di coniglio e c’è di pesce alloC
ed è usata dai falegnami per tenere
assemblato un mobile senza cerniere,
e senza un chiodo che fuoriesce.
Il camposanto è un campo sperimentale, dove si seminano uomini,
con la speranza che nascano santi. (V. Gambardella)
638. Senza di lei ti cadrebbero le mutande, alloM
e la penna farebbe solo Tic senza Tac e non scriverebbe più.
Anche le reti dei letti e delle brande
ne usano tante per tenere il materasso sempre su.
639. Sono di caucciù e faccio le auto circolare. ammoG
Io sono quella del ponte, da masticare,
portata dagli americani nel quarantacinque,
e che ora si vendono nei bar in confezioni da cinque.
640. Sono aspro per natura: enomiL
la mia vita è in una scorza dura.
Io non amo per niente la cottura,
ma crudo mi spremo e dei vostri cibi ho cura.
641. Rivesto la maggior parte d’animali, ileP
e gli uomini villosi che risentono ancora dell’animalità.
Alle donne cresco solo in quei pochi punti naturali,
ma quasi tutte, hanno verso di me un’avversità.
642. Dell’immenso cielo io sono il fratell astro, ortsA
e come stella, pianeta, o corpo celeste vivo.
Del cinematografo invece sono considerato un divo:
anche se nel sociale potrei essere un disastro.
643. Non sono un animale, ma ho la coda. alletS
Sono diventata una Star da quando atemoC
i cellulari non erano ancora di moda,
ed indicai a tre Re ciò che stavano cercando.
644. Nella stalla c’erano due animali, come riscaldamento, e euB
quando nacque quello che poi fu messo in croce. ollenisA
Dovresti sapermelo dire tu chi erano, in un momento,
questi due che per campare ancora sopportano la croce.
645. Per chi circola in città sono “il trenino”, marT
e come lui sono elettrico e sui binari cammino.
Prima di me fu inventato quello a cavallo,
ma per andare in un posto, al culo ci facevi il callo.
La disoccupazione, se ben retribuita, dà la felicità. (Andrea Giardina)
646. E’ un mitico eterno uccello raro molto, abarA’L
con la prerogativa di non essere mai sepolto. ecineF
Si dice che campasse mille anni, e quando s’accorgeva
dell’avvicinarsi della morte, si buttava nel fuoco e dalle ceneri risorgeva.
647. Ti apre la pancia e ci lavora dentro, ogrurihC
come se tu fossi un’automobile,
mentre tu anestetizzato resti immobile.
Se tutto va bene lui ha fatto centro,
altrimenti resti eternamente immobile
e a casa non torni né a piedi e né in automobile.
648. Tutti vanno a gas, a benzina, o si pedala, idlabiraG
lui, bastian contrario, andava a Marsala:
per rompere ai Borboni nel paniere l’ova.
Partì da un Quarto, nei pressi di Genova,
ed è arrivato in Sicilia a mille. Appoggiato ad un tronco,
di notte, prima di dormire, beveva un poncio e s’infilava il poncho.
649. Mi sai dire il nome di una “Santa”, quindi donna, aniraM atnaS
ch’era in veste di “monaco” in convento e fu accusata
da un’altra donna di essere stata da lei violentata;
e lei pur di non dimostrare ch’era donna, quindi impossibilitata,
a fare ciò di cui veniva a torto accusata,
accettò di accudire il figlio nato a quella bugiarda donna,
fino alla sua morte: dove si scoprì ch’era una “Santa” donna.
650. Una volta erano l’unione eterna di un uomo ed una donna. Adesso, ezzoN
diciamo ieri, era un contratto a tempo che alla scadenza,
si rinnovava o si mandava a monte, ricorrendo alla giurisprudenza.
Ora è di moda la convivenza…e puoi sposare anche uno del tuo stesso sesso.
651. Grosso come una zucca, airugnA
verde di fuori, dentro rosso fuoco.
Si taglia a fette e si mangia a casa o in loco:
la scorza, se ce l’hai, la dai alla mucca.
652. Sentimento di dispiacere per il bene altrui, aidivnI
fino a desiderare il male per chi ha le cose
che tu vorresti avere. Ti tormenti, ragion per cui
non vivi più, quando s’attacca addosso con le sue ventose.
Anche se gli altri hanno colpe,
concentratevi sulle vostre. (da:Il Tao per un anno)
653. Quando ti prende, e ti prende forte, aibbaR
puoi commettere una pazzia.
Chi riesce a trattenerla, di lei è più forte:
però al fegato gli viene una malattia.
654. Se ce l’hai non combini mai niente: eromiT
specialmente se sei militare e fai le guerre.
Se metti una “enne” al posto di una “erre”,
ti guido una barca come fosse niente.
655. Un poco non guasta, in un amore eterno, aisoleG
ma esagerare la vita ti rende un inferno.
Dubbi, sempre dubbi t’affiorano alla mente
sulla persona amata, a costo di farti venire un accidente.
656. La gelosia è la causa, io sono l’effetto. otnemroT
Digrigno i denti, mi rodo il fegato e ragioni non intendo.
Non trovo pace, e a lungo andare una pazzia commetto
se penso sempre: “chissà adesso con chi mi sta tradendo?”
657. Agli antipodi di questa c’è l’antipatia. aitapmiS
Io sono un cultore di questa malattia,
e se incontro una che m’attira…all’istante m’innamoro:
mentre l’altra, l’antipatica, completamente ignoro.
658. Se è vera, è basata su sentimenti nati dal contatto aizicimA
quotidiano, e spesso è più forte dell’amore.
E’ l’unione non fisica: “anima e cuore,”
di due persone, senza sottoscrivere alcun contratto.
659. E’ riservata agli amici di qualsiasi sesso, aznedifnoC
fino a quando non s’esce fuori dallo spazio concesso;
perché si dice, che se il limite oltrepassi dell’oltranza,
“quella familiarità” diventa il padrone della male creanza.
Sposare una ragazza senza averla prima... “praticata,” è
come acquistare una casa panoramica in una giornata di nebbia.
(V. Gambardella)
660. Quando una persona muore: atitrapiD
è sparita, dipartita o deperita?
661. Una cosa latente è: atsocsaN
nascosta, inerte o palese?
662. Come si chiamano i monaci inittedeneB
che seguono la regola di san Benedetto?
663. Come si chiamano i monaci che seguono la regola di san Francesco? inacsecnarF
664. Come si chiama il salume senza testa ne coda che viene tagliato a fette? emalaS
665. Come si chiama un giornale che esce una volta a settimana? elanamitteS
666. Come si chiama: Un treno che fa poche fermate? odipaR
667. Come si chiama: Un prodotto che serve a detergere, a lavare? ovisreteD
668. Come si chiama: Una miscela che serve per la carburazione? anizneB
669. Come si chiama: Una sostanza eccitante, che si beve appena svegli? èffaC
670. Figlio di Pasifae e del toro inviato da Poseidone a Minosse. oruatoniM
Chi era quel ferocissimo mostro dalla testa taurina e dal corpo umano,
che fu rinchiuso nel labirinto, ed ogni anno, come nulla fosse,
sette fanciulli e sette fanciulle venivano sacrificate a quel mostro semi-umano?
671. Come si chiamava la figlia di Minosse, che con un’astuzia, annairA
aiutò Teseo, suo promesso sposo, ad uscire,
dal labirinto, da Dedalo costruito con arguzia,
dopo che Teseo aveva fatto il Minotauro morire?
Se prendi due volte le misure, tagli una sola volta. (Tratto da: Il Tao per un anno)
672. Il labirinto era uno luogo dov’era facile entrare, olotor nU
ma per uscire, quasi impossibile la via ritrovare. ogaps id
Quale fu l’astuzia di Arianna, per far uccidere quella specie di drago;
dette a Teseo: un pennello e la vernice o un rotolo di spago?
673. Cosa ti ricordano questi tre colori: areidnab aL
Bianco, rosso e verde? anailatI
674. Dopo che fu abbandonata da Perseo, occaB
Arianna sposò non un uomo, ma un Deo.
Dimmi qual era l’altro nome, per inciso,
con cui i Romani chiamavano Dioniso?
675. Lo dovresti sapere, perbacco, oniv leD
di cosa era Dio questo Bacco?
676. Un pranzo Luculliano è un pranzo misero? osozrafS
677. Per i mariti e moglie che non vogliono più stare in consorzio, oizroviD lI
fu fatto un referendum che istituì…che cosa?
678. Chi era questo Poeta, Pittore, Scultore, Architetto? olegnalehciM
lo riconoscerai in un istante, non appena ti avrò detto itorranouB
che ha scolpito la pietà, e scoprirai pure quanto vale
come pittore, se ti dirò che ha dipinto il Giudizio Universale.
679. Dicono che io le attacco, ma dicono bugie, ehgirbaccattA
perché io non so nemmeno come sono fatte.
E’ vero che non mi faccio mai, i fatti e le cose mie:
ma se queste cose le attacco è per risposta alle malefatte.
Se Eva non avesse mangiato la mela non ci sarebbero
stati né sarti né spogliarelliste. (V. Gambardella)
680. Quante dita della mano debbo usare euD
se il segno dell’ OK. voglio fare ecidnie ecilloP
Mi sapresti dire pure quali? (chiusi)
681. Il mar Tirreno ed il mare Adriatico oinoI ol,oN
secondo te sono adiacenti? edivid il
682. Come si chiamava di nome quel Re Borbone odnanidreF
che la prima tratta ferroviaria in Italia costruì?
Andava da Napoli a Portici e penso che la costruì,
non per noi, ma per andare e venire dalla sua abitazione!
683. Quante dita della mano debbo usare euD
se il segno delle corna voglio fare? olongim e ecidnI
Mi sapresti dire pure quali?
684. Chi era questo satiro, compagno di bacco, oneliS
ch’erano sempre assieme come suola e tacco,
e che per paura di perdersi, gli stava sempre acculo,
e lo seguiva, sempre ubriaco, a dorso di mulo?
685. Quale Re, che per avergli riportato Sileno, che più non si trovava, adiM eR
ottenne da Dioniso di tramutare in oro, tutto quello che toccava?
Nonostante fosse ricco, stava morendo di fame, e alla sua prerogativa
dovette rinunciare, per restare più povero, ma una persona viva?
686. Dione, figlia di Teti e di Oceano, ereneV
ebbe da Giove una figlia,
che a detta di tutti era una meraviglia.
Chi era questa che in bellezza era su un altro piano?
687. Dione, oltre ad essere la figlia di Teti e Oceano, onrutaS
è anche un satellite che orbita attorno ad un pianeta.
Dimmi qual è il nome di questo pianeta, e una moneta
d’oro ti regalo, per aver svelato a tutti noi asini l’arcano.
688. Oggi sono alquanto taciturno, evoN
perché il tempo è cattivo e fuori piove.
Parlo solo per chiederti quanti satelliti ha Saturno:
secondo te, ne avrà cinque, sette, oppure nove?
La vecchiaia imprime segni sul corpo
come gli aghi di un lento tatuaggio. (Tratto da: Il Tao per un anno)
689. Quante dita della mano debbo usare euD
se il segno della pistola voglio fare? ecidni e ecilloP
Mi sapresti dire pure quali? (aperti)
690. Non possono essere quadrati erT
quelli che accerchiano Saturno.
Te lo dirò io che sono cerchi, perché senza lati,
ma di dirmi quanti ne sono è venuto il tuo turno.
691. Quante dita della mano debbo usare, euD
se il segno del “niente” voglio fare? ecidni e ecilloP
Mi sapresti dire pure quali? (Aperti e tremolanti)
692. Quante dita della mano debbo usare, onusseN
se il segno dei comunisti voglio fare? (Pugno)
Mi sapresti dire pure quale braccio devo alzare? ortsiniS
693. Quante dita della mano debbo usare, euqniC
se il segno dei Fascisti voglio fare?
Mi sapresti dire pure quale braccio devo alzare? (ortseD)
694. Un Oracolo disse che in nessun modo ongaM olraC
si poteva sciogliere di Cordiano il nodo.
Sai dirmi chi vi riuscì? Uno che agli inganni troppo non bada,
perché non riuscendo a scioglierlo, lo tagliò con la spada.
695. Parlo di parentela, se così si può dire: ortsalletarF
Che cosa era il Minotauro per Arianna?
E’ più facile a dire che a capire…
basta scoprire chi era la mamma.
696. Ciclope, figlio di Poseidone, omefiloP
aveva un occhio solo al centro della testa,
e fu accecato da Ulisse, l’imbroglione.
Mi sai dire il nome di questo gigantone?
Il dissenso non è slealtà,
perciò siate cauti prima di punire. (Tratto da: Il Tao per un anno)
Ora passiamo a degli indovinelli che oltre a giocare,
servono anche a darci un poco di cultura scolastica.
697. L’avvocato pronuncia un’aringa o un’arringa? agnirra’nU
698. L’asino trascina un carro o un caro? orrac nU
699. Quando ho fame che faccio: enoC
Ceno o faccio un cenno?
700. Il gatto si gratta la testa o se la grata? attarG
701. Parlando di una cosa trascorsa dico: fummo o fumo? ommuF
702. Come mi gratto: con le dita o con la ditta? atid el noC
A chi cerca l’impossibile è giusto
che gli venga rifiutato anche il possibile. (Proverbio)
703. Gli operai lavorano con la pala o con la palla? alap al noC
704. Un asino sfera calci o sferra calci? arrefS
705. Ho mangiato una trotta o una trota? atorT
706. Il cavallo trotta o trota? attorT
707. Se non sono malato: sono sano o sanno? onaS
708. Quando ho freddo accendo il cammino o il camino? onimaC
709. Sul porto c’erano molti pescatori che pescavano: ennaC
con le cane o con le canne?
710. Il tuo papà va in motto o in moto? otoM
711. Alla tua sorellina la chiami cara o gara? araC
712. Quando compri qualcosa, la paghi o la pachi? ihgaP
713. Quando piove, l’acqua scende dal detto o dal tetto? otteT
714. Quando porti il cane dal veterinario, te lo dosa o te lo tosa? asoT
715. Quando la pecora vede il lupo che fa: bela o pela? aleB
716. La barba cresce sul volto o sul folto? otloV
717. Un giardino grande si dice: è vasto o è fasto? otsaV
Accompagnati coi buoni e sarai uno di loro. (Proverbio)
718. Il soldato va in guera o in guerra? arreuG
719. Quando piove, a terra si fa il tango o il fango? ognaF
720. Bevo il solito o bevo il solido? otiloS
721. Nel campo i Vuoi tirano l’aratro? iouB i ,oN
722. Ho visto correre in mare un motoscavo? ofacsotoM ,oN
Giocando impariamo come usare due lettere che a volte ingannano:
Che lettera metteresti al posto del trattino: una ‘M’ o una ‘N’?
723. Co-panatico “M” aretteL
724. Co-giungere “N” aretteL
725. co-cedere “N” aretteL
726. Co-direttore “N” aretteL
727. Co-mettere “M” aretteL
728. Co-forme “N” aretteL
729. Co-tenere “N” aretteL
Nulla incoraggia di più il furto di chi compra la merce rubata. (V.Gambardella)
730. Co-vivere “N” aretteL
731. Co-battere “M” aretteL
732. Co-muovere “M” aretteL
733. Co-fluenza “N” aretteL
734. Co-penetrazione “M” aretteL
735. Co-baciare “M” aretteL
736. Co-porre “M” aretteL
737. Co-promettere “M” aretteL
Ora passiamo ad altre due lettere altrettanto ingannevoli.
Che lettera metteresti al posto del trattino: una ‘C’ o una ‘Q’?
738. -uota “Q” aretteL
739. -uore “C” aretteL
740. -uotidiano “Q” aretteL
741. -uoio “C” aretteL
742. -uoziente “Q” aretteL
743. -uoco “C” aretteL
Chi a buon albero s’appoggia,
buon ombra lo ricopre. (Proverbio)
744. -uocere “C” aretteL
745. -uotazione “Q” aretteL
746. -uintale “Q” aretteL
747. -uirinale “Q” aretteL
748. -uella “Q” aretteL
749. -uinta “Q” aretteL
750. -uestua “Q” aretteL
Proviamo con queste due altre consonanti.
Che lettera metteresti al posto del trattino: una ‘S’ o una ‘Z’?
751. Portava in mano la bor-a della spesa. “S” aretteL
752. Per prendere il tram ho dovuto fare una cor-a. “S”aretteL
753. Sono stato mor-o da un serpente. “S” aretteL
754. Ho mangiato sal-icce ed in-alata. “S” aretteL
755. L’or-o aggredì il mio cane con un -alto. “S” aretteL
756. Il gatto fece un bal-o in avanti per prendere il topo. “Z” aretteL
Buon pagatore è pronto a dar buon pegno. (Proverbio)
757. La mia casa è di piccole dimen-ioni. “S” aretteL
758. Fate silen-io per favore! “Z” aretteL
759. In questa casa non fun-iona niente. “Z” aretteL
760. A mar-o chi non ha cal-e va scal-o. “Z” aretteL
761. Ho mangiato una por-ione di torta alla crema. “Z” aretteL
762. Avevo avuto una brutta sen-azione. “S” aretteL
763. Occorre pen-are prima di agire! “S” aretteL
Ora la cosa diventa un poco più complicata, ma non temere.
Al posto del trattino hai a disposizione, tre possibilità.
Sostituirlo con una “q” con “cq” o con “qq”.
764. Sull’aereo, volano passeggeri ed e-uipaggio. “Q” aretteL
765. Ho a-uistato dei libri. “CQ” eretteL
766. Ad aprile avremo le feste pas-uali. “Q” aretteL
767. Ho messo a so-uadro tutta la casa. “QQ” eretteL
768. In chiesa troviamo l’a-uasanta “CQ” eretteL
769. L’a-uila ha afferrato il coniglio con gli artigli. “Q” aretteL
E' meglio essere il più povero sulla terra
che il più ricco al cimitero. (V. Gambardella)
770. C’è stato di sicuro un e-uivoco. “Q” aretteL
771. Il gatto si è a-uattato per prendere il topo. “CQ” eretteL
772. I ragazzi giocavano con gli a-uiloni. “Q” aretteL
773. La mamma ha un anello coi brillanti e un altro con l’a-uamarina. “CQ” eretteL
774. Gli zingari si sono a-uartierati sotto il cavalcavia. “CQ” eretteL
Ora parliamo di verbi.
Il verbo è la parte variabile del discorso che esprime l’azione,
lo stato del soggetto, determinandoli nel tempo e nel modo.
Sostituisci al generico verbo “fare” il verbo più appropriato.
Se non ci riesci non ti preoccupare: leggi la domanda, poi la risposta,
e vedrai che la prossima volta qualcosa ti è restato nella testa.)
775. Fare una casa. eriurtsoC
776. Far legna. ereilgoccaR
777. Fare il pieno. eripmeiR
778. Fare merenda. eraignaM
779. Fare l’esame. erenetsoS
Chi ha il capo di cera, non vada al sole. (Proverbio)
780. Far festa eraiggetseF
Alcune espressioni particolari.
781. Fargli la pelle. olrazzammA
782. Fare attenzione. otnetta eratS
783. Fare il callo. israutibA
784. Farsi la barba. isredaR
785. Far fuoco. erarapS
786. Far rotta. isregiriD
787. Fare scalo. isramreF
otrop nu ni
788. Farla a uno. olrannagnI
789. Fare la fame. eritaP
790. Far paura. eriruapmI
Sostituisci al generico verbo “dare” il verbo più appropriato.
791. Il postino mi ha dato una lettera. otangesnoC
792. Mi ha dato le indicazioni richieste. otinroF
Chi ha il padre magistrato è sicuro del processo. (Proverbio)
793. Dammi quel libro. imigroP
794. Per una radio vecchia gli ho dato un Euro. otagaP
795. Mi hanno dato un incarico di responsabilità. otadiffA
796. La maestra ci ha dato molti compiti. otangessA
797. Mi hanno dato il permesso d’uscire. ossecnoC
798. Mi danno noia i suoi discorsi. onacerrA
799. Non bisogna dare importanza a quello che dice. eriubirttA
Alcune espressioni particolari.
800. Darsi delle arie. isratnaV
801. Dare carta bianca. aneip eredecnoC
enoiza’d àtrebil
802. Darsi da fare. noc erigA
ongepmI
803. Darla a bere. erederc raF
arev non asoc anu
804. Darsela a gambe. erigguF
La felicità è come Dio: “Se ci credi esiste, ma dove sta non si sa.” (V. Gambardella)
805. Dare tutto sé stesso. isracideD
etnematelpmoC
806. Darsi per vinto. isrednerrA
807. Dar nell’occhio. errarttA
enoiznetta’L
Sostituisci al generico verbo “prendere” il verbo più appropriato.
808. Prende un misero stipendio. ecsipecreP
809. Mi hanno preso la bicicletta. otabuR
810. La polizia ha preso i ladri. otaruttaC
811. Ho preso l’influenza. otats onoS
otaigatnoC
812. Ti avevo preso per un altro. otaibmacS
813. Prendo volentieri dei biscottini. oignaM
Alcune espressioni particolari.
814. Prendere un granchio. erailgabS
815. L’ho preso con le mani nel sacco. ottaf luS
816. Prenderne. enracsuB
817. Prendere posto. isretteM
eredes a
Chi è in alto non pensa mai di poter cadere. (Proverbio)
818. Prender piede. isramreffA
819. Prendersela a male. isrecaipsiD
820. Prendere in giro. eranoznaC
Sostituisci al generico verbo “andare” il verbo più appropriato.
821. Non riesco a mandar giù. a ocseir noN
imrangessar
822. Andare di persona. id israceR
anosrep
823. Andare con uno. olratneuqerF
824. Andare a fondo. eradnoffA
825. Andare a nozze. israsopS
826. Andare a gambe all’aria. eredaC
827. Andare con i piedi di piombo eredecorP
aznedurp noc
828. Andare a tempo di musica. ereneT
omtir li
829. Andare a ruba. otibus otudneV
Chi si sbaglia e si ravvede, in Dio trova mercede. (Proverbio)
830. Andare a genio. erecaiP
831. Andare in rovina. isranivoR
832. Andare per le lunghe. opport eraigudnI
833. Andare in fumo. eramufS
834. Andare d’amore e d’accordo. ainomra attefrep nI
Prendiamoci una pausa scolastica… cambiando argomento.
835. Come si chiama lo strumento che permette ortemomreT
di misurare le variazioni
di temperatura in un corpo o in un ambiente?
836. Come si chiama la violenta perturbazione atmosferica, elaropmeT
di breve durata, che si manifesta con raffiche di vento,
pioggia e frequenti scariche elettriche?
837. Come si chiama il punto cardinale detto anche meridione? duS
838. Come si chiama il fenomeno atmosferico dovuto alla condensazione adaiguR
del vapor acqueo dovuto al contatto diretto con superfici fredde?
839. Come si chiama un corpo celeste che ruota attorno ad un pianeta? etilletaS
Chi si impiccia dei mali altrui, di tre gliene toccano due. (Proverbio)
840. Come si chiama una massa di neve in equilibrio instabile agnalaV
che si stacca da un pendio e precipita a valle?
841. Come si chiama l’astro provvisto di luce propria? alletS
842. Come si chiama quella spaccatura della crosta terrestre onacluV
attraverso la quale nel corso di un’eruzione fuoriescono gas
e materiali rocciosi allo stato liquido?
843. Come si chiama il movimento dell’aria, rispetto alla superficie, otneV
causato da differenze di pressione?
844. Come si chiama il movimento vorticoso d’aria che si diparte abmorT
dalla base di nubi temporalesche verso il suolo? aira’d
845. Come si chiamano ciascuno dei quattro periodi di tempo inoigatS
in cui è diviso un anno solare?
846. Come si chiama la stella più vicino alla terra? eloS
847. Come si chiama la stella della costellazione dell’Orsa Minore, eralop alletS
che prende nome dalla sua vicinanza al polo?
848. Come si chiama il movimento vibratorio, otomerreT
più o meno rapido e violento del suolo?
849. Come si chiamano i due punti estremi in cui l’asse iloP
terrestre incontra la superficie della terra?
850. Come si chiamano i quattro punti itnuP
fondamentali sul piano orizzontale? ilanidraC
851. Come si chiama la quarta parte etnardauQ
della rosa dei venti di una bussola?
Si diventa scrittori non scrivendo, ma leggendo. (V. Gambardella)
852. Come si chiama la rappresentazione itnev ied asoR
grafica della direzione dei venti?
853. Come si chiama l’oscillazione periodica del livello del mare causata aeraM
dall’attrazione gravitazionale combinata della terra e del sole?
854. Come si chiama la scienza che studia l’atmosfera aigoloroeteM
terrestre ed i fenomeni che in essa avvengono?
855. Come si chiama il salto con cui i corsi d’acqua superano atacsaC
le rotture di pendenza presenti lungo l’alveo?
856. Come si chiama la pianura alluvionale a forma di ventaglio atleD
costruita da un corso d’acqua al suo sbocco in mare?
857. Come si chiama la collina di sabbia anuD
caratteristica delle zone desertiche?
858. Come si chiama il fenomeno celeste nel corso del quale issilcE
un astro è coperto parzialmente o interamente da un altro astro?
859. Come si chiama l’intervallo di tempo impiegato onroiG
dalla terra per compiere un giro su sé stessa?
860. L’intenzione era di andare a spasso. otaibmacs oH
Ho fatto sul metro solo un passo, otrem li
ma quello si è spaccato lasciandomi come un fesso. òrteM li rep
Dimmelo tu qual è l’errore che ho commesso?
861. Mi sai dire chi era Dante Alighieri? ateoP
Per aiutarti ti dirò ch’è morto
già da tempo e non da ieri.
Allora chi era: un generale o un poeta accorto?
Chi ti dà un osso non ti vorrebbe veder morto. (Proverbio)
862. Sapresti dirmi, se Dante era un generale, aniviD aL
quale battaglia ha combattuto aidemmoC
o se era un poeta la cosa più importante che ha scritto?
863. Sapresti dirmi, per sommi capi, di cosa parla la Divina Commedia? oiggaiv nu iD
oiranigammi
864. Sempre parlando del poeta eterno, inoriG nI
Mi sai dire lui, come ha diviso l’inferno?
865. Chi andava all’inferno: i buoni, i cattivi, ivittaC I
oppure chi non dava alla chiesa gli incentivi?
866. Mi sai dire chi è che comanda l’inferno? olovaiD lI
867. Sai dirmi un altro nome del diavolo? oreficuL
868. Mi sai dire chi era quel personaggio etnoraC
che faceva il traghettatore all’inferno?
869. Sai dirmi cosa traghettava Caronte? emina eL
870. Quale fiume attraversavano queste anime? emuiF lI
etnorehcA
871. Cosa portavano in bocca queste anime? rep olobo’L
oiggassap li isragap
872. Sai dirmi chi era Gesù Cristo? aisseM li arE
873. Sai dirmi in che anno è nato Gesù? orez onnA
anaitsirC are‘lled
874. Sai dirmi quanti anni è vissuto Gesù? inna 33
Anche i vasi sono comunicanti: meno i figli con i genitori. (V. Gambardella)
875. Gesù, è morto: per disgrazia, impiccato o in croce? ecorc nI
876. Qual è la cosa importante che segnò la sua sorte, otaticsusir ‘E
avvenuta tre giorni dopo la sua morte?
877. Mi sai dire chi erano i genitori di Gesù? eppesuiG
airaM e
878. Abbiamo detto che la madre di Gesù si chiamava Maria: annodaM aL
ma chi sarebbe questa Maria?
879. Sai dirmi che mestiere esercitava Giuseppe, il padre di Gesù? emangelaF
880. In nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, Amen. ognes len
In quale momento vengono dette queste parole? ecorc alled
881. Quanti sono i cerchi che formano lo stemma olimpico? euqniC
882. I treni viaggiano sul binario di destra o di sinistra? artsiniS
883. Da che parte si trova il pulsante per la restituzione dei gettoni, artseD
in un telefono pubblico rispetto a chi lo guarda?
884. Sai dirmi quante dita ha Paperino per ogni piede? orttauQ
885. Ti ricordi “Un Euro” quante vecchie lire vale? 1936,27
886. Sai dirmi quanti rebbi ha una forchetta? orttauQ
887. I bordi delle foglie delle rose, sono lisce o dentate? etatneD
Cosa che poco costa, poco s’apprezza. (Proverbio)
888. Sai dirmi di quante righe è formato un pentagramma? euqniC
889. Su che lato del petto un vigile porta il distintivo? artsinis A
890. Qual è il colore della luce più in alto in un semaforo? ossoR
891. Nella bandiera italiana, qual è il colore più vicino all’asta? edreV
892. Di che colore sono i cartelli che indicano le autostrade? edreV
893. Quante stellette ha sulle mostrine un capitano? erT
894. Quante stellette ha sulle mostrine un sottotenente? anU
895. Quante stellette ha sulle mostrine un Tenente? euD
896. Quante stellette ha sulle mostrine un Tenente Colonnello? euD
897. Nelle chiese si sentono salmi e sermoni, e come in confessione, enomlaS
vi dirò che non sono io il salmo e non è mio padre il sermone.
Io sono un pesce di fiume, (orsi e pescatori mi tendono l’agguato)
poi mi trasferisco nell’oceano… e per riprodurmi ritorno dove sono nato.
898. Sono un monte…ma non porto questo nome, anilloC
perché mi è mancato l’ormone della crescita.
In compenso, sono più accessibile di certe montagnone.
Avere una casa sulla mia cima è una cosa ambita!
899. Nella notte, con la mia potente luce oraF
indico la via a pescatori e naviganti.
Ogni natante, in difficoltà, la mia luce in porto conduce:
ma poi m’arrabbio, quando giunti in porto ringraziano i santi.
La ragione potrà anche combattere con la fede,
ma mai vincere. (V. Gambardella)
900. Non sono che una tavola ed un triangolo di tela, frusdniW
a cui basta un po’ di vento per saltare sulle onde.
Per gli appassionati sono più di una barca a vela;
sono diffuso anche in Italia, ma sono nato in altre sponde.
901. Migliaia di forme, di ogni tipo e in tanti bei colori mai visti: ailgihcnoC
vengo spinta sulle spiaggie alla morte del mio inquilino.
Sono del mare la più ricercata dai collezionisti,
e di sicuro faccio parte dei tesori di ogni bambino.
902. Sono un fiore che gira il capo per seguire il sole. elosariG
Sono come una margherita gigante ed ho le rose in odio,
perché non vengo usato come un fiore: mi coltivano per l’olio.
Prima ci pavoneggiamo; dopo vorremmo essere tante piccole viole.
903. Quando non c’era ancora l’elettricità, oniluM
del grano e del granone ero il pascià. otnev a
Adesso mi vedete con le ossa rotte,
ma una volta ho combattuto contro Don Chisciotte.
904. La neve; sono la mia carne e le mie ossa, ozzapuP
e quando abbonda, molte forme assumo. even id
Per farmi, dalla gente vengo percossa…
però s’esce il sole, piango e mi consumo.
905. Chi sono io che appesa ad un filo vi porto in cima alla montagna? aivinuF
E’ gioco forza prendermi, se vi piace sciare,
perché gli sci trovano la discesa una cuccagna,
ma in salita, son come i gamberi: vi fanno indietreggiare!
906. Sono scarpette con le rotelle inittaP
che ti mettono le ali ai piedi. elletor a
Però se non ti alleni, non riesci a stare in piedi,
ed ogni volta torni a casa con sbucciature di pelle.
907. Non ha importanza se sono finto o vero, orebla‘L
e sono stato adornato dal ricco o dal povero. elataN id
Io sono un simbolo, come lo è il presepe ormai,
e senza di noi, Natale non arriva mai.
Donare prestamente, è donare doppiamente. (Proverbio)
908. Chi non capisce ciò che dico, non capisce un’acca. “H” anU
C’è chi, pur essendo stato in carcere, ha letto molto e si è erudito, (ottel ah)
e chi pure lui in carcere è stato, a letto molto…ed ha dormito. (ottel a)
Cosa manca? Come mai si è creata questa situazione bislacca?
909. Traspare da tutti i pori quando arriva. aioiG
E’ una forte e bella emozione
che lascia fuori casa ogni dolore:
A volte passa, e poi difficilmente si fa viva.
910. Noi maschi, abbiamo un palco a testa, ivreC
ma a teatro non siamo mai andati.
In certi periodi abbiamo altro che ci passa per la testa:
l’amore ed i combattimenti… che ci lasciano scornati.
911. Sotto i lampioni accesi ci piace brulicare, onirecsoM
e senza stancarci fino al mattin girare.
Non lo facciamo perché ci piace stare in vista,
la luce ci attira… e a volte ci scappa pure una conquista.
912. Siamo al sevizio della nostra regina ipA
e dedichiamo a lei: anima, corpo e cuori.
Il nostro lavoro inizia puntuale ogni mattina,
quando usciamo a trovare il nettare dei fiori.
Fra noi non esiste rivalità tra operaie e balie,
noi non soffriamo come voi uomini le invidie!
913. Chi è che dà inizio alla storia dell’apocalisse, onilopoT
dove tutti i componenti perirono: o almen così si disse.
Per due soldi al mercato suo padre mi comprò,
ma arrivati a casa il gatto di colpo mi mangiò.
Poi venne il cane che picchiò il gatto;
poi venne il bastone che picchiò il cane;
poi venne il fuoco che bruciò il bastone;
poi venne l’acqua che spense il fuoco;
poi venne il toro che bevve l’acqua…ecc. Cosa comprò suo padre?
914. Dicono che sono un po’ lenta atneloP
forse perché giro soltanto nel paiolo,
ma quando in tavola mi si presenta
vengo circondata da più di un boscaiolo,
o campagnolo della Val del Brenta:
specialmente se sono scortata da uccelli o dal capriolo.
E’ meglio essere uccello di campagna che di gabbia. (Proverbio)
915. Chi ha fame e mi addenta, atneloP
sentirà dolore urtando denti con denti,
perché io sono morbida, senza ammorbidenti,
e mi piace essere succhiata e non chi mi violenta?
916. C’è Pelle d’asino e Pel di carote: argalleP
perché a me, senza assaggiarmi, dicono che sono agra?
Per questa cosa mi è venuta quasi una malattia,
e sto prendendo vitamine PP per mandarla via.
917. Sono un Re senza corona; otrepeR
sono una cosa persa che si ritrova.
Mio padre si chiamava Berto,
a me dettero lo stesso nome, ma…
all’anagrafe sbagliarono e mi chiamaron Perto.
918. Sai dirmi perché i pattini rotti impazziscono? ilg èhcreP
alletor anu acnam
919. Ogni settimana fanno la fila per comprarmi atsiviR
e chiedono sempre di avermi fresca uscita.
Ma se a qualcuno chiedi cosa ha comprato;
pur essendo nuova, ti dirà che mi ha già vista.
920. La mia indole è già di per sé feroce, alozzuP
però riesco ad essere anche dolce;
ma quando vengo presa dal livore,
dalla mia ghiandola anale caccio un gran fetore.
921. Siamo due cartoni sempre in competizione. yrreJ e moT
Se non ci fosse l’uno, l’altro non sarebbe in circolazione;
perciò, mi rincorre, il mio simpatico gattone,
ma mai farebbe di me un sol boccone!
E’ meglio un presente che due futuri. (Proverbio)
922. Sono un vecchio marinaio “pipputo”, oiccarB
innamorato di una splendida ragazza; ma c’è Bruto orref id
che mi contrasta, e nonostante abbia l’ossatura più grossa,
con una lattina di spinaci lo riduco in pelle e ossa.
923. Cosa: Quando in casa c’è lei, aioiG
il dolore non ha la chiave per entrare?
924. Cosa: Quando pronunci il suo nome se ne va? oizneliS
925. Il mio nome potrebbe significare: “arma di Dio.” oidamrA
In realtà sono a cinque o sei ante e ho dei cassetti,
dove viene riposto in ordine il vestiario,
così che quando l’indossi son perfetti.
926. Come si chiama quel gas illuminante, noeN
che accende le luci di case e di strade,
aiutando nel suo cammino il povero viandante?
927. Sono l’orsacchiotto simbolo del W.W.F. alaoK
Sono bianco e nero e vivo sul freddo Himalaia.
Hanno chiamato come me, anche un’auto:
che l’autore ha avuto… e se la son rubato.
928. Non si sa, se era un mammifero e sta diventando uccello ocnirotinrO
oppure è il contrario. E’ lungo ed ha la pelliccia come la lontra,
però ha il becco che ricorda quello dell’anitra.
Invece dei figli, fa le uova. Come si chiama questo mezzo macello?
929. Situazione ritenuta come apportatrice di danno. olocireP
E’ meglio non trovarsi in queste situazioni
in nessun momento della vita e dell’anno!
930. Come viene detta la distanza minima odoireP
nella ripetizione dello stesso fenomeno?
Gatto rinchiuso diventa leone. (Proverbio)
931. Derivante dall’unione di elementi eterogenei. odirbI
Questo è quello che dicono enciclopedie diverse.
In parole molto più povere io direi:
“Come si chiama chi è figlio di padre e madre di razze diverse”.
932. Mi sai dire come di chiama, e questo me lo devi, iteY
“l’abominevole uomo delle nevi,”
leggendario essere dell’Himalaya?
Tutti dicono che esiste, ma nessuno lo ha visto mai.
933. Come viene detto quel libro, se scrittore; omutsoP
o i versi e musica di una canzone,
pubblicati dopo la morte dell’autore?
934. Come viene chiamato il lasso di tempo enoizabucnI
che impiega un uovo a diventare pulcino?
Pure di una malattia che a manifestarsi
impiega del tempo può trattarsi.
935. Se tu ascolti i telegiornali, o leggi i giornali, allora te ne intendi: enamoriP
Dimmi come si chiama colui che va in giro ad appiccare incendi?
936. Dimmi qual è quel materiale dal potere immane: oliforiP
con cui si può fare una pentola o un tegame;
che resiste a calore e combustione
e il fuoco non gli fa proprio impressione.
937. Un individuo o ambiente saturo: oneiP
è pieno, sazio, oppure ha fame?
938. E’ un fatto dubbio, messo in discussione, osrevortnoC
e non un uomo che marcia controsenso.
Il guaio è che per passare dal dubbio al consenso
non basta neanche il vigile con la contravvenzione.
Durante la guerra degli americani e inglesi contro l’Iraq,
l’uomo più felice del mondo è stato chi ha venduto
tutte quelle bandiere per la pace. (V. Gambardella)
939. Nel parlare è il contrario di conciso: ossilorP
forse piace solo agli avvocati che fanno le arringhe.
Difatti mia nonna, diceva: “Hai mangiato aringhe?”
a me parlatore. Credo che alla maggioranza costui sia inviso!
940. E’ il solo autorizzato a vendere quella data merce, atsivisulcsE
roba di marca sopraffina e non di cose lerce.
Un consiglio: non andare da lui a farti misurare la vista,
perché lui l’esclude, e se ci vai prendi una grossa svista.
941. Si dice di un’esalazione fetida, amsaiM
di qualcosa ch’è in disfacimento,
e non ci può profumo o insetticida
per togliere dalle narici il puzzo orrendo.
942. E’ un ragionamento complicato, difficile da capire. osurtsA
Oltre al ragionamento, è difficile da concepire,
anche il nome di queste parole non più in uso.
Se non lo sai, leggi la risposta e fanne buon uso.
943. Non sono un alimento pregiato russo, come il caviale, aivaC
né le incavature, (Cavea) dei teatri antichi fatti a scale.
Sono un piccolo roditore usato dai medici
in laboratorio, per i loro esperimenti scientifici.
944. Questa parola, designa qualsiasi cosa che si può mangiare, eludE
causando benefici, e non danni alle persone.
Meno male che c’è stato chi andava ad assaggiare,
e poi ha detto a noi: queste sono cattive, e queste buone?
945. Ci sono due amici, uno si chiama Piromane, enamoriP
l’altro pirofilo. Se tu fossi una guardia
e dovresti arrestare un incendiario:
arresteresti Pirofilo o Piromane?
946. Si dice spesso di una scelta fra due soluzioni diverse, avitanretlA
dove non si scorge un’altra via da seguire.
A volte siamo noi che non riusciamo a capire
e riteniamo altre soluzioni in partenza perse?
A chi, per amore della pace non dice ciò che vorrebbe dire…
gli scoppia il fegato. (V.Gambardella)
947. Come si chiama un uomo ligio alle regole, etnadeP
sempre pronto a correggere gli errori altrui all’istante?
Noi generalmente, in più semplici parole,
non in senso fisico, diciamo: “come sei pesante.”
948. Come si chiama un tipo di casa fatta apposta per ogni zona calda? wolagnuB
Noi ci abitiamo quando andiamo in villeggiatura;
è fatta di legno, o altri materiali, ma mai in muratura;
in specie il tetto, è fatto di foglie per evitare che si surriscalda.
949. Non è una persona che rimane in posizione d’attesa, elibidnettA
ma una persona che ciò che dice, merita d’essere creduto.
Quello che dice lui si prende per vero, ed è un’offesa
ascoltarlo parlare, e poi quel che dice, real non ritenuto.
950. Mi sai dire qual è la scienza che studia gli animali aigolocE
e le piante in relazione ai loro ambienti naturali?
951. Si dice di una cosa che si presenta spontaneamente aivvO
al pensiero. Come si dice quindi, ciò ch’è logico ed evidente?
952. Di un incarico, o di un ordine già dato, otacoveR
come si dice quando viene annullato?
953. Quella zona astronomica del cielo in cui si trovano ocaidoZ
le dodici costellazioni, sotto le quali, nel suo andare quotidiano
il sole sembra procedere durante i dodici mesi dell’anno…
gli astronomi, come chiamata l’hanno?
954. Significa “danneggiare”, sia in senso materiale che morale. eredeL
Trovami la parola adatta, o che in questo caso è più normale.
955. Non sto parlando di uno che lesina, che vuol risparmiare, eranoiseL
ma di qualcosa che danneggia un edificio e lo fa evacuare.
Il suon dell’oro, scioglie le più dure colonne. (Proverbio)
956. Come si può dire altrimenti: Trovare i soldi per la spesa? erirepeR
Di questi tempi, trovarli, per molti è una grande impresa.
957. Nel paese di nonna Piera areP
misero una legge, che solo la sera
non si poteva pronunciare la lettera “I”.
Così successe che nonna Piera ogni dì,
fino al tramonto veniva chiamata Piera,
ma che frutto diventava giunta la sera?
958. Sarai il vincitore e ti regalerò un cocchio, anihcruT
se, occhio per occhio, dente per dente,
mi dirai di che colore era la fatina di Pinocchio:
sforzati, altrimenti sarai sempre un perdente.
959. Ci son tanti paesi intorno al mondo; eseap lI
ma io ti chiedo: Qual è il nome del paese ihccolab ied
dove Pinocchio si divertiva un mondo…
però andò a finire che poi ci fece le spese?
960. E’ un vermiciattolo, una larva ocurB
a cui piace mordere le foglie.
A molti un cattivo senso coglie
e pochi si fermano ad ammirarlo.
961. In mezzo ad un circolo di persone, erediR
c’è un attore di strada molto disinvolto,
che racconta barzellette. Se senti una che ti piace molto,
quale sarà la tua reazione: ti farà ridere,
oppure, trovandoti in un cerchio, ti farà circoncidere?
962. Se sono a piedi e voglio andare in giro a fare il turista: atsixaT
chiamo un turnista o un taxista?
963. Se cerco un clima per curare i miei malanni: ocitamilC
Cerco un climatico o un climaterio?
Gesù fu tentato dal demonio, il quale in quaranta giorni
gli fece solo tre domande, a differenza di mia moglie
che in tre minuti mi fa quaranta domande.
(V. Gambardella)
964. Quando non c’erano gli orologi attuali, ardisselC
ed uno, le ore del momento voleva sapere:
prendeva una clessidra o un clistere?
965. Il mio maggiordomo e la cameriera tengono la casa in ordine; etneiciffE
volendogli fare un complimento, dirò: “siete molto efficienti”,
o sbaglio, perché essendo in due, dovrei dire coefficienti?
966. Prendo un bicchiere dalla coerenza o dalla credenza? aznederC
967. Coevo è un contemporaneo, o coevo è uno del medioevo? oenaropmetnoC
968. Un pirata sul suo veliero, sale sulla coffa o sulla loffa? affoC
In una c’è un fresco venticello, nell’altra non tanto.
969. Con una persona simpatica e molto sveglia: aznedifnoC
si prende subito coincidenza o confidenza?
970. Quando ho fame: faccio colazione o clonazione? enoizaloC
971. Quando faccio collazione, che faccio: otnorfnoC
mangio o metto dei testi a confronto?
972. Per andare a Parigi: prendo un elicottero o un coleottero? orettocilE
973. Quando litighiamo in due, si dice: etiL
che abbiamo fatto una lite, oppure una colite?
974. Se mi viene un collasso, a che gioco sto giocando? etroM
ad asso piglia tutto, o gioco con la morte?
975. A capo di una università, c’è: un collettore od un rettore? erotteR
976. Collimare. Vuol dire: mirare allo stesso scopo, opocs ossetS
oppure significa che dalla collina si vede il mare?
Impedire la maldicenza è come mettere porte alla campagna. (Proverbio)
977. Quando nessuno m’innervosisce, sono: Colmo o calmo? omlaC
978. Di un pollo mi mangio la colpa o la polpa? aplop aL
979. Il comignolo, è un uomo ch’è nato con due mignoli, led etraP
oppure è quella parte del camino che sporge dal tetto? onimac
980. Commovente. è un carro armato semovente, elovemircaL
oppure è qualcosa di lacrimevole?
981. Compiacenza. E’ un signore che abita in campagna a Piacenza, ...ottafsiddoS
oppure è uno che è soddisfatto per le proprie azioni?
982. Un condannato a morte: è condannato alla depilazione, enoizatipaceD
oppure alla decapitazione?
983. Una persona che va di fretta: asserp iD
va di pressa o è depresso?
984. Ci sono in un’isola due scoglioni irpaC
che vengono chiamati Faraglioni.
Non c’è turista che non va a dargli una guardata:
Mi sai dire il nome di quest’isola fortunata?
985. Eran trecento, ecirtalogipS aL
erano giovani e forti irpaS id
e sono tutti morti.
Ricordo i versi di questa poesia
ma qualcuno l’ho perso per la via.
Chi è che racconta questa storia,
che una volta sapevo a memoria:
la spigolatrice di Sapri,
o la pizzaiola di Capri?
Molte cacalinghe vorrebbero che il loro tappeto fosse magico,
non per volare, ma perché si pulirebbe da solo. (V.Gambardella)
986. Figlia del sole, sempre sull’isola di Eea visse. ecriC
Era la maga che tramutò in maiali gli amici di Ulisse.
Mi sai dire come veniva chiamata questa signora,
che ancora oggi non fa capire più niente a chi s’innamora?
987. Mi sai dire chi aiutò Ulisse semrE
a ridare le antiche forme agli amici rinchiusi in un tugurio?
Era un Dio da noi conosciuto col nome di Mercurio,
ma in Grecia aveva un altro nome, che termina in esse.
988. Per valli e colline, ataF anU
tra fronde e tra spine,
su parchi, su sponde,
su fiamme e per onde,
vo vagando più leggera
della luna in ciel la sera.
Chi è il personaggio fiabesco
di questa poesia scritta non da me?
989. Dimmi chi sono. Erano liberi di girovagar per boschi e per radura. ilaminA
Noi uomini primitivi, li uccidavamo per farne salsicce: aiccillep ad
mentre le nostre donne stravedevano per le pellicce.
La donna è il nemico di questa povera creatura,
ed alimenta questo turpe mercato miliardario,
perché vuole una pelliccia, ad ogni nuovo campionario.
990. Se io ti benedico col manico della scopa, atanotsaB
perché, tu, dai giochi tutta presa,
hai dimenticato di studiar l’Europa:
ti ho bastonata o eravamo in chiesa?
991. Si chiamano così, ma non grattano il cielo. irroT eL
In tutti i posti dell’America ce ne sono tanti, ellemeg
ma dal 11 settembre del 2001 ce ne sono due mancanti:
Mi sai dire come veniva chiamata questa coppia di grattacelo?
992. Noi conosciamo l’asino comune, ma nell’Asia meridionale, organO
vive un asino selvatico, con forme slanciate,
che viene anche nella bibbia nominato:
Mi sai dire come viene quest’asino chiamato?
L’asino sopporta il carico, ma non il sovraccarico. (Proverbio)
993. Una donna coraggiosa si dice: “ardita.” otidrA !oN
Tu che conosci la regola del maschile e femminile,
che vuole la “A” femminile, tramutata in “O” in maschile…
Posso io chiamare un uomo coraggioso: “Ordito”?
994. Possiede l’arte del parlare senza muovere ouqolirtneV
le labbra, tanto da dare l’impressione
che la voce provenga dal ventre o da altre persone.
Come viene chiamato il signore che fa questo mestiere?
995. E’ un termine generico per indicare piccole cavità dell’organismo: olocirtneV
come le due cavità in cui è diviso inferiormente il cuore.
Non ha nulla a che vedere col signore che sembra faccia il gargarismo:
vi dico soltanto che quando s’ammala, il paziente, generalmente muore.
996. Come si chiama quella parte dello stomaco degli uccelli, oilgirtneV
costituito da robusta fibra muscolare,
che consente di triturare
i semi inghiottiti interi da quei poverelli?
997. Un colpo ricevuto al basso ventre, eilganarG
è una ventrata e non una ventresca.
Quando porto il granone al mulino a spezzettare:
granaglie o gramaglie m’aspetto ch’esca?
998. Quando il caldo afoso tutto attorno impazza, oilgatneV
le signore traggono dalla borsa un arnese,
che spostandolo avanti e indietro le sollazza.
E’ palese, quindi dovresti sapere come si chiama quest’arnese?
Il raffreddore comune, diventa eccezionale, se colpisce noi. (V. Gambardella)
999. Se rifaccio l’impianto elettrico di casa, ch’era non tanto otnaipmieR
efficiente: faccio un reimpianto, oppure un rimpianto?
1000. Sono arrivato a 1000… un poco ansante, onaidnI
percui ti chiedo una cosa non pesante.
Quale popolo, non pellerossa, a noi distante,
al posto del cappello porta il turbante?
1001. E’ possibile che la causa della morte di mia nonna anignA
sia stata una malattia di cuore chiamata vagina pectoris? sirotcep
1002. Dirmi dovrai se la persona diligente noc arovaL
è chi fa il proprio lavoro con diligenza, aznegilid
o è il cocchiere che trasportava gente
nell’antica carrozza detta diligenza?
1003. Come si chiamava quel navigatore genovese, che forse orafotsirC
convinto di poter raggiungere le Indie orientali obmoloC
navigando verso Ovest, scoprì l’America, ma non se ne accorse?
Morì in miseria, l’unica soddisfazione è di essere scritto negli annali.
1004. Come si chiamava quel valoroso e leggendario eroe inglese, niboR
vissuto ai tempi di Riccardo Cuor di Leone, dooH
che, nella foresta di Nottingham, rubava a chi stava benone,
e il ricavato lo dava a tutti quelli male in arnese?
1005. Come si chiamava la moglie di Artù, Re del Galles arveniG
che fondò l’ordine dei cavalieri della tavola rotonda,
tra cui c’era un certo Lancellotto, che a dispetto del regnante,
della sovrana s’invaghì e fece di lei la sua amante?
1006. Figlio di Rivalin e di Biancofiore, onatsirT
nipote di Marco della Cornovaglia,
al posto dello zio raccolse un fiore,
e fu da questi esiliato come una canaglia.
Chi era questo personaggio che prese una cotta,
e s’innamorò perdutamente della bionda Isotta?
La felicità non è altro che un piacere diviso con un altro. (Jean. Dolent)
1007. Per il suo tradimento, dallo zio fu esiliato, attosI
e nonostante fosse follemente innamorato, ehcnaib ellad
dovette lasciare Isotta la bionda, il povero Tristano, inam
e si sposò con una dalla bianca mano.
Sapresti dirmi il nome della sposa?
1008. Erano unite da una parentela la moglie di Re Artù, elleros onarE
Ginevra, e l’innamorata di Tristano, Isotta la bionda?
1009. Il Popolo parigino aveva dolor di testa per la fame, ivx igiuL
e il 14 luglio del 1789 insorse, e si recò al palazzo dell’infame.
Questi, come rimedio gli consigliò di prendere una pastiglia,
per il mal di testa, ma il popolo capì male e prese la Bastiglia.
Da te voglio sapere, senza però che ti venga il mal di testa,
chi era questo Re che li opprimeva, e pensava solo a fare festa?
1010. La peste, era una malattia contagiosa, ecluP
che in passato di morti ne ha fatto a iosa. ottar led
Mi sai dire come inizia, di questa malattia il contagio?
Si tratta di un insetto…che a volte ci mettono nell’orecchio.
1011. Chi è, che senza mangiare, all’addiaccio per più di due mesi, oniugniP
con un uovo sospeso sui piedi, che come una paresi erotarepmI
gli impedisce i movimenti, sopravvive all’antartico inverno,
tenendosi strettie scambiandosi a turno l’esterno con l’interno?
1012. Abbiamo detto che il pinguino imperatore vive all’addiacc duS oloP
e tenendosi stretti l’uno all’altro sul ghiaccio
sfruttano il calore che il corpo sprigiona.
Vivono in entrambi i poli? Prima di rispondere ragiona.
1013. C’è un animale Australiano che gira con una borsa: oipusraM
mi sai dire tu come viene chiamata questa borsa,
che anche noi umani abbiamo adottato di getto,
perché molto comoda per riporre qualche oggetto?
Si potrebbe fare molto più gente felice
con tutta la felicità che si spreca nel mondo. (Duc de Levis)
1014. Come si chiama l’addetto a guidare un treno: atsinihccaM
Conduttore, manovratore o macchinista?
1015. Galeotto, era il condannato a scontare la sua pena, ibmartnE
remando sulla galea, o era l’amico del principe Lancillotto,
che favorì l’amore fra costui e la regina Ginevra?
1016. Maradona è meglio di Pelé, inatelopaN
ci siamo fatti il mazzo tanto per l’avé…
Quali tifosi cantavano questa canzoncina?
1017. Era di nazionalità Argentina questo grande giocatore. oiclaC
Mi sai dire in che sport Maradona era il campione?
1018. Chi era quell’atleta chiamato “il campionissimo?” ippoC
Nessuno riusciva a stargli alle calcagna:
Sulle strada piane o sulle piste era un direttissimo;
sulle salite era più svelto di un’aquila ad arrivare in cima alla montagna.
1019. Campione mondiale su strada (1954) ippoC
Inseguimento (1947 1949)
Vincitore di cinque giri d’Italia: (1940 1947 1949 1952 1953 )
Vincitore di due giri di Francia: (1949 1952)
Una cosa fino ad allora mai vista.
Mi sai dire chi era questo grande ciclista?
1020. Vincitore di tre giri d’Italia ilatraB
(1936 1937 1946)
Vincitore di due giri di Francia: (1938 1948)
Vincitore di due giri della Svizzera: (1946 1947)
Era un grande campione, secondo solo a Coppi:
però in quel tempo di anni già ne aveva troppi!
Come è vero che in ogni amico c’è un nemico che sonnecchia,
così ci potrebbe essere un amico in ogni nemico. ( V. Gambardella)
1021. Campione mondiale di discesa libera: òloC oneZ
(1950 e 1952)
e di slalom gigante (1950)
Primatista mondiale di velocità: (157,685 Km/h)
Chi era questo sciatore detto la freccia umana?
1022. Qual è il più grande fiume d’Italia, col nome più corto d’Italia? oP
1023. Mi sai dire da dove nasce il fiume Po? osivnoM laD
1024. Sapresti dirmi per caso quanto è alto questo monte Monviso? irtem 1483
1025. Sapresti, sempre per caso, dirmi quanto è lungo il fiume Po? mk 256
1026. Già che ci siamo dimmi pure in quale mare si va a buttare ocitairdA
e non ti chiederò più niente, altrimenti ti potresti raffreddare.
Ora giochiamo a: “Vero o Falso?”
1027. Il pollaiolo, era un ladro di polli? erottiP
1028. Il Ghirlandaio, era un fioraio che confezionava ghirlande? erottiP
1029. Il Colombo che ha scoperto l’America è lo stesso della serie: erotagivaN
”Tenente Colombo?“ che si vede in televisione?
1030. La spigola è la femmina dello spigolo? ecseP
1031. Pantalone, è una maschera Veneziana? oreV
1032. Alessandro Volta, era un circense erotnevnI
che ha inventato la giravolta sul trapezio?
Il segreto della felicità non è di far sempre ciò che si vuole,
ma di voler sempre ciò che si fa. (Lev Tolstoj)
1033. Pulcinella, era uno che aveva le pulci nella camicia? arehcsaM
anatelopaN
1034. Amerigo Vespucci è stato l’inventore del Telefono? erotagivaN
1035. La narice del cavallo si chiama forgia? aigorF
1036. Lo stranguglione è la lingua del cavallo? ellisnot aL
1037. Il maniscalco usa la frogia per riscaldare il ferro? aigroF
1038. I Borboni napoletani, erano una razza di cani, capostipite del barboncino? eR
1039. L’Igloo, è la casa degli Esquimesi? oreV
1040. Antonio Meucci era navigatore? erotnevnI
(del telefono)
1041. Il vero nome di San Paolo era Saulo? oreV
1042. Il Vero nome di San Pietro era Simeone? enomiS
1043. La moglie di Lot per aver disobbedito, diventò una statua di sale? oreV
1044. Il pastore della parabola del figliol prodigo, anu òcreC
lascia la pecorella sola e va in cerca delle novantanove disperse?
1045. Il montone, è un monte molto grande? alled oihcsaM
arocep
1046. Giovenca è come viene chiamata una vacca giovane? oreV
Felicità senza intelligenza è come una borsa bucata. ( Proverbio Yddish)
1047. Il Puledro, è figlio di uno Stallone ed una Giumenta? oreV
1048. Il Mulo, è il figlio nato dall’unione allavac e onisA
di un cavallo con un’asina?
1049. Il Gallone, è un pollo gigante? arusiM
1050. Il Gibbone, è una giacca pesante? aimmicS
1051. Il Cuculo, alleva i piccoli di altri uccelli? oirartnoc lA
1052. La Verdesca è uno squalo? oreV
1053. Il Bradipo, è un corridore eccellente? omissitneL
1054. I figli dei Maya, erano Mayali? ayaM
1055. Il Pappagallo ha questo nome perché oslaF
quando s’arrabbia si pappa i galli?
1056. Dante Alighieri ha scritto: “Il Milione?” aniviD aL
aidemmoC
1057. Il Milione (di soldi) è fatto da mille mille lire? oreV
1058. La merce non impacchettata si dice che è sfusa? oreV
1059. Il Parmigianino, è un parmigiano di dimensioni ridotte? erottiP
1060. Il Pitone, è un capitone decapitato? etnepreS
1061. L’oriolo, è un uccellino del Sud Africa? oigolorO
Le famiglie felici si assomigliano tutte,
quelle infelici ognuna a modo suo. (L. Tolstoj)
1062. Il Pastrano, è un reduce della guerra di Pastrengo? ottoppaC
1063. Gulliver, era un gigante? elamron arE
1064. Per quale popolo Gulliver era un gigante? inaizupilliL i reP
1065. Gulliver, di nome si chiamava Samuel? oreV
1066. I nani di biancaneve, erano sette e mezzo? etteS
1067. Nella favola:”La bella addormentata nel bosco” oreV
la principessa dormì per cento anni?
1068. Pinocchio, aveva il naso lungo? elamroN
1069. Il naso di Pinocchio si allungava solo quando diceva bugie? oreV
1070. Il marmocchio è una varietà di marmo? èbeB nU
1071. Stradivari, era un violinista? oiatuiL
1072. Isaac Newton formulò la teoria della gravidanza? enoizativarG
1073. La cubista è una persona che fabbrica cubi? anirellaB
1074. E’ vero che “qual è” si scrive così, senza l’apostrofo? oreV
1075. Il Lamantino è un mammifero marino? oreV
1076. Il Barbagianni è un barbiere di nome Gianni? olleccU
Non è felice l’uomo che nessuno invidia. (Eschilo)
1077. Il Lavandino è un mammifero marino? obavaL
1078. La scimmia di Tarzan si chiamava Gita? atiC
1079. Giuseppe Verdi è il fondatore del partito dei verdi? atsicisuM
1080. Vico Gianbattista è il nome di un vicolo? ofosoliF
1081. Daniele Manin era chiamato così perché aveva le mani piccole? oslaF
1082. Via Crucis è il nome di una strada all’incrocio? enoizatideM
1083. Via Lattea è detta una strada dove in fondo c’è una latteria? ossammA
irtsA id
1084. La Coffa è una piattaforma con ringhiera oreV
che si trova sugli alberi dei velieri?
1085. Il Coker è un gioco di carte? enaC
1086. Il Poker è una razza di cane da caccia? ocoiG
1087. Lo stato che una volta si chiamava Persia, ora viene chiamato “Ivan?” narI
1088. Il Lago Maggiore è il più grande lago d’Italia? adraG id ogaL!oN
1089. L’avvocato è un frutto tropicale? erosnefiD
1090. L’Averla è un uccello passeraceo? oreV
Il giovane cerca la felicità nell’imprevisto,
il vecchio nell’abitudine. (P. Courty)
1091. L’autostoppista è colui che ferma le macchine oreV
in transito per chiedere un passaggio?
1092. L’avallo è una specie estinta di cavallo? aiznaraG
1093. Le avances sono il grido di battaglia dei lancieri di Montebello? oiccorppA
1094. L’avanspettacolo è un breve spettacolo di varietà oreV
che precede lo spettacolo vero e proprio?
1095. L’Avicultore, è un allevatore di uccelli? oreV
1096. L’atto di “Avocare” è un atto che può fare solo un avvocato? ittuT
1097. L’Avocetta, è una persona che canta nel coro delle voci bianche? olleccU
1098. Il tempo dell’Avvento, sono le quattro settimane oreV
che precedono il Natale?
1099. Il figlio del pollo e della gallina si chiama polline? onicluP
1100. L’azzeccagarbugli, è sinonimo di avvocato imbroglione? oreV
1101. Babele, è sinonimo di confusione? oreV
1102. Babbuino è il diminutivo di babbo? aimmicS
1103. Il Baccello, è una piccola imbarcazione? elled oicsuG
esonimugel
1104. La bagnacauda è una signora piemontese aslaS
che fa il bagno in acqua calda?
1105. La balalaika è uno strumento musicale Russo? oreV
Esercitare liberamente il proprio genio: ecco la felicità. (Aristotele)
1106. Il Balzello, è un piccolo salto? assaT
1107. E’ vero che quando nevica, iloveloiccurdS
le strade piane diventano sdrucciole
e quelle di montagna bisdrucciole?
1108. Il Biglione, è la biglia grande usata nel gioco delle bocce? otnegra’d ageL
1109. Quando Adone morì azzannato, enomenA
dal cinghiale che Marte gli aveva contro aizzato
per gelosia, in che fiore da Venere fu trasformato?
1110. Il Birbone è un uomo furbo? oreV
1111. La Biscaglina è un tipo di veliero? oreV
1112. Il Birbino, è una specie di carrozza scoperta, a due posti? oreV
1113. La Bombetta può scoppiarti in mano? odigir olleppaC
1114. La Bradicardia, fa battere più velocemente il cuore? otnel ùiP
1115. Il Brigantino è un brigante nano? evaN
1116. Far Brillare un ponte, significa pulirlo olraniM
e lucidarlo come uno specchio?
1117. Burba, è il nome che i soldati anziani danno alle reclute? oreV
1118. Il Caffetano è colui che serve il caffè al banco? otiba nU
1119. Il Calabrone, è un cittadino calabrese? ottesnI
Più felice dei felici è colui che può fare la gente felice. (A. Dumas)
1120. Una monaca appena entrata in convento si chiama Dovizia? aizivoN
1121. Dulcinea, era la donna amata da Don Chisciotte? oreV
1122. Il Bastione, è un animale molto grosso? enoizacifitroF
1123. Il servo di Robinson Crosue si chiamava Sabato? ìdreneV
1124. L’ Indenne, è il tecnico che ripara le antenne? orgetnI
(etnedicni nu opod)
1125. Il labro, è un pesce marino? oreV
1126. la Pernice, imbratta le mani e per pulirsi ci vuole il diluente? olleccU
1127. La Parabola del buon pastore, otoddenA
ci parla dell’antenna parabolica del pastore?
1128. La Morena è un pesce di mare dall’aspetto pauroso? anarF
1129. Il Rombo è: un rumore forte, un parallelogramma od un pesce? ert e ittuT
1130. L’antirombo è un cacciatore di rombi? aniram ecinreV
1131. Se un’onda anomala sommerge una barca, adnoffA
questa diventa un sommergibile?
1132. Una nave alla fonda, è una nave che affonda? atarocnA
L’illusione degli uomini di trovare la gioia in questa vuota esistenza,
somiglia a quella dei bambini che credono di poppare il latte
mentre si succhiano il pollice. (Sentenza Indiana)
1133. Il Polaccone, è un gigante polacco? alev anu ‘E
1134. La Polacchina è una bimba polacca? apracs id opit nU
1135. La Polena era un motivo ornamentale dei velieri? oreV
1136. Peter Pan, veniva chiamato il pane bianco indurito, oigganosreP
che portarono gli americani dopo la guerra? itnoccar id
1137. L’esorcista è colui che caccia i sorci dalle case? olovaiD
1138. “Zona Franca”, sta ad indicare una proprietà di Franca? arebil anoZ
1139. E’ vero che i geografi hanno diviso la terra in cinque fasce climatiche? oreV
1140. Le cinque fasce sarebbero: Una torrida; due temperate; e due glaciali? oreV
1141. Il succhiello è il segno che lascia un bacio sul collo? rep esenrA
ongel li eracub
1142. Un colpo apoplettico è quello sparato alled otserrA
da una pistola fuori ordinanza? enoizalocric
ollevrec la angiugnas
1143. E’ vero che l’Apologo può far parlare le api? oreV
1144. L’aria condizionata è un’aria plagiata? atanoizidnoC
ataigalp non
1145. Il tratto scoperto del ponte di comando aicnalP
di una nave si chiama pancia?
Il piacere può fondarsi sull'illusione,
ma la felicità riposa nella verità. (Nicolas de Chamfort)
1146. “Nulla osta” è un divieto antico di recarsi ad Aosta? osnesnoC
ocireneg
1147. Pennina è il diminutivo di penna? elareniM
1148. Pennone è l’accrescitivo di penna? otaicorcni oreblA
evan alled
1149. Il Markka è un mare della Turkia atenoM
esednalniF
1150. Il Penny inglese, è la dodicesima parte della Pennichella? onillecS olleD
1151. La Pennichella, è il pisolino pomeridiano romanesco? oreV
1152. Il Pennivendolo è detto uno scrittore mercenario? oreV
1153. I Parietali, sono nostri parenti? asso onoS
oinarc led
1154. Il Taylorismo è un circolo dei Fans Club di Elizabeth Taylor? enoizazzinagrO
oroval led
1155. Il compassato, è un compasso del passato? osicerp ,otarusiM
1156. Il Tergicristalli è un additivo che viene aggiunto al detersivo oirosseccA
della lavastoviglie per avere i bicchieri spendenti? otua elled
1157. Lo spiffero è uno strumento musicale? etnerroc anU
aira‘d
1158. Come si dice la manifestazione sprezzante aigiretlA
per un’eccessiva considerazione di sé?
1159. La spinetta è uno strumento musicale simile al clavicembalo? oreV
1160. Lo spinone, è un clavicembalo grande? azzar anU
enac id
1161. Il Tacquino, è un pennuto che gli americani mangiano a Natale? setoN nu ‘E
Possiamo essere disposti a raccontare una storia due volte,
ma non a sentirla raccontare più di una volta. (William Hazlitt)
1162. Lo spiraglio, è un apparecchio portatile che esamina il fiato, arusseF
per vedere se una che si vuole baciare ha ingerito un aglio?
1163. Colui che demolisce le auto è detto: Autolesionista? erotilomedotuA
1164. Il “Ritratto” viene dipinto da un pittore. elibissopmI
”Autoritratto”, significa: dipinto da sé stesso…
L’autopsia è una cosa che si può fare da soli?
1165. Ognuno viene generato, ma l’autogeno si genera da sé? oreV
1166. La casa in cima ad un palazzo è detto: Artico? ocittA
1167. Ermafrodita, è colui che ha le dita allenate a frodare isses i obma iD
i portafogli dalle tasche della gente?
1168. Se ho un’ernia da ridurre, i medici fanno una manovra in Taxis? oreV
1169. La Telecinesi è la televisone di stato Cinese? itteggo evouM
aznatsid a
1170. La Tanatologia studia la morte e i fenomeni ad essi collegati? oreV
1171. Il Piviale è un uccello? olletnam nU
ocigrutil
1172. E’ vero che l’Italia ha la forma di un paio di scarpe? elavits olleD
1173. Barbugliare e farfugliare sono la stessa cosa? oreV
Ciò che lusinga veramente un uomo
è che tu lo consideri degno di essere lusingato.
(Bernard Shaw)
1174. L’ardiglione, è la punta della fibbia? oreV
1175. Abbaìno, è una voce del verbo abbaiare? anu ‘E
artsenif
1176. Alam-Bicco, è un attore cinematografico di origine italiana? rep oihccerappA
enoizallitsid al
1177. Gorgogliare, è parlare male delle persone? otnemivom nu ‘E
idiuqil id
1178. Il Tamburlàno è un arnese di legno a forma di tamburo oreV
che serviva per asciugare la biancheria?
1179. Il Robot, è un automa che compie gesti semplici dell’uomo? oreV
1180. La distanza percorribile senza nessun aimonotuA
rifornimento è detta autobotte?
1181. Il Teismo è una sindrome morbosa causata dall’eccessivo abuso di tè? oreV
1182. E’ una dottrina Teologica e Filosofica omsieT
che riconosce una singola divinità
personale, libera e intelligente.
E’ vero che viene chiamata: “Deismo?”
1183. La Draisina era una sorta di bicicletta senza pedali? oreV
1184. Commendare, significa spiegare accuratamente un’opera d’arte? eravorppA
1185. Il Commiato, è il fratello di mia moglie? azneciL
eritrap id
1186. Comminare, significa: camminare in compagnia? ereggilfnI
Se non fosse per l’ottimista, il pessimista
non saprebbe mai quanto era infelice. (Anonimo)
1187. Eritema, è un tema fatto in ambito Europeo? otnemassorrA
oenatuc
1188. L’Eritrofobia, è la paura morbosa di arrossire? oreV
1189. Compagnone, descrive un uomo giovane che ama la compagnia? oreV
1190. Commilitone, è un compagno d’armi? oreV
1191. Una persona deperita, è morta? atirgamiD
1192. Una persona perita, è morta? oreV
1193. Il Domino, è un gioco ed un vestiario da maschera? oreV
1194. Ergastolano, è chiamato un cittadino di Vergastola? otarecraC
ativ a
1195. La libellula è una farfalla? ottesni nU
1196. Il languore, è una malattia di cuore? azzehccaiF
1197. La lana, è data dalla pecora; atnaip anu aD
il cotone è data dalla capra?
1198. Commestibile, è un combustibile inesauribile? israignam a onouB
1199. Edule, è un comparto della costruzione di case? israignam a onouB
1200. Incipiente, significa che una cosa sta per concludersi? eraicnimoc reP
Il corpo è il bagaglio che devi portare appresso tutta la vita:
più pesante è il fardello, più breve è il viaggio. (A. H. G)
1201. Una parola sgradevole, detta in modo affettuoso è detta: Disfemismo? oreV
1202. Accolito, è colui che beve alcolici? ecaugeS
1203. Anelito, descrive una persona ansiosa e angosciata? oirediseD
1204. La Delazione, è una relazione che viene fatta ogni fine d’anno? aicnuneD
1205. L’Epilogo, è l’imitatore dei suoi predecessori? enoisulcnoC
1206. Encausto, è chi è uscito vivo da un olacausto? acirottip acinceT
1207. Immolare, è colui che rifà il taglio ai coltelli? eracifircaS
1208. Interfaccia, sta ad indicare la faccia tostaid eicifrepuS
di un tifoso Interista che si presenta allo stadio enoizarapes id
tifando per il Milan?
1209. Pompierismo, indica la persona a cui piace il gusto dell’effetto, oreV
ed è di commozione facile?
1210. “Prime rate” sta ad indicare le prime cambiali pagate esseretni‘d ossaT
di un oggetto comprato a rate? eralocitrap
1211. Solidale, indica una costruzione in buono stato? elibasnopserroC
1212. Controverso, è colui che cammina in senso contrario? oibbud ni osseM
1213. Confiscare, è il forte rumore dei fischietti erartseuqeS
durante uno sciopero?
1214. Frustrare, è colui che armato di frusta, castiga il cavallo? onav redneR
Ascoltare la musica mentre si mangia
è un affronto sia per il cuoco sia per il violinista. (G.K. Chesterton)
1215. Frustrato, è colui che è stato frustato? ah non ihC
òic otiugesnoc
avenoporp is ehc
1216. Antipodi, vengono detti i punti diametralmente opposti? oreV
1217. Cartonista è colui che va in giro a raccogliere cartoni? erotangesiD
1218. Sintesi e Analisi vogliono dire la stessa cosa? otsoppo ‘L
1219. Lo stoico è uno storico? elibabutrepmI
1220. Broletto, era il nome del palazzo municipale oreV
di alcune città del nord, nel medioevo?
1221. Osteggiare, viene detta una persona che s’improvvisa oste? eratsartnoC
1222. La Roggia, è un corso d’acqua che circonda la reggia? auqca’d assoF
eragirri rep
1223. La platea di un teatro è riservata agli attori? irotatteps ilgA
1224. Un gesto Plateale è un gesto grossolano? Vero
1225. Il platano è un minerale? oreblA
1226. Platanista è colui che studia, semina o cura i platani? onifled nu ‘E
eclod auqca‘d
1227. Il plenipotenziario è un carcere di sicurezza? oiranoiznuF
id otatod
iretop ineip
La maturità comincia quando ti basta sapere che hai ragione
senza sentire il bisogno di dimostrare che un altro ha torto. (S. J. H)
1228. Il Platino è un albero? elarenim nU
1229. E’ vero che nei polmoni ci sono due foglietti chiamati pleura? oreV
1230. I pattini a rotelle, ti fanno platinare? eranittaP
1231. Quando c’è un’ esplosione demografica, si sente anche lo scoppio? oidutS
alled ocitsitats
enoizalopop
1232. Il padre della psicoanalisi viene considerato Karl Marx? duerF
1233. La principale religione del Pakistan è la cattolica? omsimalsi‘L
1234. La Corte Costituzionale può rendere nulla una legge approvata oreV
dal Parlamento?
1235. La linea bianca che separa due righe stampate si chiama spazio? aenilretnI
1236. La rotta più breve fra Londra e Tokio, passa per il Polo Nord? oreV
1237. Chi abusa del proprio potere per favorire atsitopeN
i parenti si chiama altruista?
1238. Una sostanza che favorisce il sonno si dice soporifera? oreV
1239. L’impegno di chi garantisce in proprio una cambiale altrui ollavA
viene detto cavallo?
1240. L’epigono, è un poligono? ecauges nu ‘E
1241. La parte della medicina che studia i problemi della vecchiaia aigolotnoreG
viene detta vecchiumegia?
1242. Il cibo masticato che scende dalla bocca all’esofago si chiama polo? oloB
L’amore guarda attraverso un telescopio:
l’invidia attraverso un microscopio. ( J. B.)
1243. L’insieme delle ossa che formano il bacino vengono chiamate belve? ivleP
1244. Gli Emiri, sono considerati i discendenti di Maometto? oreV
1245. Il più semplice dei tubi elettronici si chiama tripodo? odoiD
1246. Un ragionamento falso, capzioso, viene detto sofistico? amsifoS
1247. Chi avvisa gli attori, al momento di entrare iroufattuB
in scena si chiama avvisatore?
1248. Secondo la costituzione italiana, il presidente della Repubblica oreV
può restare al potere più di due settenni?
1249. La cornea è il cesto di vimini che serve etraP
a portare le lumache al mercato? oihcco‘lled
1250. In un mazzo di carte napoletane ci sono 52 carte? atnarauQ
1251. In un mazzo di carte da poker ci sono 40 carte? iesatnauqniC
1252. Nel mazzo di carte del taracco ci sono78 carte? oreV
1253. Un tratto di terra che si protende nel mare alosineP
ed è attaccato al continente per un solo lato:
viene chiamato “Isoletta?”
1254. Il cavallo alato domato da Belloferonte, si chiamava “Feronte?” osageP
1255. Alì Babà e i quaranta ladroni avevano un nascondiglio omases itirpA
che si apriva a comando. La parola magica era: “Apriti Presto?”
Una generazione fa, quasi tutti gli uomini, alla fine
d’una giornata di lavoro avevano bisogno di riposo,
adesso hanno bisogno di fare del moto. (G. F. C.)
1256. Un lavoratore autonomo, nel “Suo” lavoro non ha bisogno di nessuno? oslaF
1257. L’ansiolitico elimina l’ansia? oreV
1258. Disattendere, significa essere disattento? eravresso noN
1259. Interazione è sinonimo di ripetizione? acorpicer enoizA
1260. Iterazione è sinonimo di ripetizione? oreV
1261. L’Etologia, studia i popoli della terra? ilamina ilG
1262. L’Enola Gay, era il nome dell’aereo che portò la prima bomba atomica? oreV
1263. Un metodo empirico è basato su criteri scientifici? azneirepse‘lluS
1264. Un assaggiatore di vini si chiama somallaro? rèilemmoS
1265. Come viene definita la mancanza di coordinazione dei movimenti? aissatA
1266. Chi esprime fermezza di propositi? ecanitreP
1267. Al Misoneista piace circondarsi di cose nuove? àtivon el aidO
1268. Uno caparbiamente incorregibile, è detto…? ecacivreP
1269. Quant’è durata precisamente la guerra dei cent’anni? inna icidesotneC
1270. In quale paese si fabbricano i cappelli di Panama? rodauqE nI
Piaci a te stesso e sarai meno infelice sulla terra.
Ma per piacere a se stesso bisogna
secondare la propria natura. (Ugo Foscolo.)
1271. Luigi XVIII è stato l’ultimo, ma prima di lui quanti Luigi icideS
re di Francia ci sono stati?
1272. Quali animali hanno dato il nome alle isole Canarie? inac I
1273. Qual era il nome di battesimo di re Giorgio VI? otreblA
1274. Di che colore è un fringuello porporino? isimerC
1275. Il Raptus appartiene alla famiglia dei roditori? osivvorpmi oslupmI
1276. Che peli vengono utilizzati per fare lottaiocS
una spazzola di peli di cammello?
1277. Quant’è durata la guerra dei Trent’anni? inna atnerT
1278. Una casa di lusso, può definirsi lussuriosa? asoussuL
1279. Contro chi, Marte per gelosia, aizzò un cinghiale facendolo morire? enodA
1280. E’ possibile cuocere un uovo su una chitarra elettrica? oN
1281. Adone, dopo la sua morte fu trasformato enomenA
da Venere in un fiore: Quale?
1282. Si conoscono soltanto i primi 99 nomi di Allah. ollemmac nu dA
Secondo gli Arabi, a chi si dovrebbe chiedere
qual è il centesimo nome?
1283. “Ho fatto il lavoro di Sisifo” elituni orovaL
significa che ho fatto qualcosa d’importante?
1284. Come si chiamava il primo giorno ednelaC
di ogni mese nel calendario romano?
Si riconosce un uomo dal modo come ride. (Fedor Dostoevskij)
1285. Rimandare alle “Calende Greche” oreV
significa rimandare una cosa all’infinito?
1286. Quando è viziata bisogna cambiarla. Cosa? aira’L
1287. Come si chiama l’orologio che indica, oltre all’ora, ofargodnelaC
anche il giorno del mese e della settimana?
1288. Menestrello è colui che sa fare bene le minestre? erotanouS
etnalubma
1289. Mesopotania, Babilonia Tigri e Eufrate sono in Iraq? oreV
1290. Il lussurioso, è un uomo a cui piace il lusso? erotaccep nu ‘E
1291. La Luscegnola, e una sorta di lucertola con la coda rudimentale? oreV
1292. Il Bigamo, è il cocchiere dell’antica biga romana? ilgom eud aH
1293. Lo stato più piccolo d’Europa è San Marino? onacitaV led àttiC
1294. Tigri ed Eufrate, erano due fratelli Arabi? imuif euD
1295. Damocle, fu obbligato a restare immobile sotto una spada enavoig li osinoiD
che gli pendeva sulla testa; Da chi fu obbigato?
1296. Dioniso il giovane, era di Messina? asucariS
1297. La spada sulla testa di Damocle, era attaccata ad una corda? ollavac id enirC
1298. La mattanza, è la camera dove vengono rinchiusi i matti? innot ied acseP
Chi parla da solo è in buoni rapporti con sé stesso. (V. Gambardella)
1299. La silfide, è una malattia venerea? ecseP
(Genio dell’aria)
1300. Quando il falegname deve serrare due pezzi di legno, etnegnirtS
prende l’astringente? (Morsetto)
1301. Lo svarione, è un uccello palustre? erorre nu ‘E
1302. Lo strippone, è una scimmia? otlom aignam ihC
1303. Come viene detta in termine medico, ssertS
qualunque condizione che esercitando
uno stimolo dannoso, determina una reazione
mal tollerata dall’organismo?
1304. Con quale nome viene definito dalla scienza otneminevS
l’improvvisa perdita della coscienza,
determinata da un non adeguato apporto di sangue al cervello?
1305. Alla stregua; indica la momentanea ,enoizroporP
cessazione dei combattimenti? arusim
1306. Come viene chiamato il pranzo solenne che ogni anno organizzano ozzivartS
gli accademici della Crusca?
1307. Lo storione, è uno che sa tutto sulla storia di una nazione? ecseP
1308. Come viene detta la quantità di merce disponibile per la vendita? kcotS
1309. La vettovaglia si compra alla posta? ireviv onos ,oN
1310. Il carpo, secondo te, sa nuotare come la carpa? osso nu è ,oN
1311. Carpire, è l’atto del pescare la carpa? erecrotsE
La felicità sta nel gusto e non nelle cose;
si è felici perché si ha ciò che ci piace,
e non perché si ha ciò che gli altri trovano piacevole.
(Francois de La Rochefoucauld)
1312. I polli d’allevamento vengono allevati in batteria o in sassofoni? airettaB
1313. Come si dice, di una persona che si vede spesso in un luogo? acizzaB
1314. Chi, ora sta in campana, ma una volta oilgattaB
era fissato agli usci per bussare?
1315. I batteri, sono suonatori di batteria Sardi? iborciM
1316. Come viene chiamato il mandriano a cavallo nella Maremma toscana? orettuB
1317. Un aereo che cabra, scende o sale? elaS
1318. Qual è il sinonimo di una cosa da nulla, un’inezia? alocezzaB
1319. Perché la quinta colonna ha un significato particolare? erotaroballoC
ocimen led onitsednalc
1320. Uno che ha un retaggio, ha un negozio di articoli sportivi? elaedi àtiderE
1321. Qual è il paese inventato da Tommaso Moro aipotU
e ospitante una società ideale,
nome che in greco significa: “luogo inesistente”?
1322. Il Tombarolo è un addetto del cimitero? erotaiggehccaS
ehcitna ebmot id
1323. Deciduo, indica una persona risoluta? eredac a otanitseD
1324. Bovindo, è colui che pascola i buoi? otrepoc enoclaB
La più perduta giornata è quella in cui non abbiamo riso. (Chamfort)
1325. Come si dice l’esprimere con segni eracesnirtsE
esteriori, un pensiero, una volontà?
1326. L’onnisciente è un incosciente? ottut as ehc onU
1327. Dove hanno l’olfatto i serpenti? augnil alluS
1328. Quale uomo può sposare un altro uomo? etodrecaS
1329. Circospetto è colui che armato di pazienza, etnedurP
aspetta di entrare al circo?
1330. Il bottino, è una botte piccola? id otturF
anipar anu
1331. La damigella è una damigiana dimagrita? ecirtangapmoccA
1332. Lo scimunito è colui che va a sciare munito di sci? occoicS
1333. Qual è l’unico mammifero che può volare? ollertsipip lI
1334. Con quale parola s'indica una cifra composta logooG
da 1 seguito da cento zeri?
1335. Quante volte il suo peso una formica può sollevare? atnauqniC
1336. I lati opposti di ogni dado da gioco che punteggio danno? etteS
1337. A che velocità può muoversi l’aria spostata da uno starnuto? iraro mK 061
1338. Una persona normale quanti litri d’aria inala in un minuto? ozzem e etteS
1339. Quanti muscoli occorrono per fare un bel sorriso? ettessaiciD
1340. Quante volte un cuore batte normalmente nell’arco delle 24 ore? alimotneC
Mentre si ride, si pensa che c’è sempre tempo per la serietà. (Franz Kafka)
1341. In media, un adulto quanto cibo atallennot anU
e bevande ingerisce in un anno?
1342. In media, quante volte i fulmini colpiscono la terra in un secondo? otneC
1343. Un porcospino, all’incirca, quanti aculei ha per difendersi? alimiesatnerT
1344. Quanti anni occorrono, iniziando da uno, a contare un miliardo? 56 acriC
1345. Qual è l’opposto di equivoco? oraihC
1346. Quale parola si usa per definire un pericolo nascosto? aidisnI
1347. Una malattia psicosomatica ha ripercussioni sulla mente? oproc e etneM
1348. Il Protozoo è uno zoo con animali selvatici in libertà? ocipocsorcim elaminA
1349. Il semifreddo è una persona che otaleg id opit nU
non è ancora completamente morta?
1350. Il tessuto cellulare è l’insieme dei fili elullec id otagerggA
contenuto in un telefono?
1351. Massacro sono i massi benedetti usati nella lapidazione? oidiccE, oinimretS
1352. Cosa, Adamo non l’aveva, ma lo diede ai suoi figli? erdap nU
1353. Chi, cammina ma non va da nessuna parte? oigoloro‘L
1354. Quando un paziente cade in contraddizione? etneizapmi è odnauQ
1355. Che cos’è il vapore? és id irouf auqcA
Adamo ed Eva sono quelli che hanno inventato il sesso:
buon per noi che non vogliono essere pagati i diritti d’autore. ( V. Gambardella)
Adamo ed Eva sono quelli che hanno inventato il sesso:
buon per noi che non vogliono essere pagati i diritti d’autore. ( V. Gambardella)
1356. Dove fu incoronato Carlo Magno? atset nI
1357. A chi, anche se togli tutte le lettere, resta sempre uguale? onitsoP
1358. Cosa, è nera quando è pulita, ed è bianca quando è sporca? angaval aL
1359. Come si definisce una persona che fa le veci di un’altra persona? ogE retlA
1360. Come si definisce un uomo pieno d’alterigia? osozzetlA
1361. Come si definisce colui che è mezzo ubriaco, alticcio? ollirB
1362. Lo scambio di male parole avviene durante un alter ego? ocretlA
1363. Come si chiama la dimora naturale di uno sciame di api selvatiche. eraevlA
1364. Come si chiama la dimora di uno sciame d’api d’allevamento? ainrA
1365. Come viene chiamato il primo dito dell’ala di un uccello? alulA
1366. Come si chiama un letto pensile dondolante? acamA
1367. Come si chiama il copiatore di libri antichi? esneunamA
1368. Come viene definito l’atto di un reclamo, di un disaccordo verbale? atsetorP
1369. Come viene definito chi sostiene fatiche, oeneriC
preoccupazioni o pene per altri?
1370. Come viene definita qualcosa di non consistente, floscio? oicneM
Se una cosa funziona non cercate di migliorarla.
Se lo fate ve ne pentirete. (V. Gambardella)
1371. Con quale altro termine si può chiamare una conversazione scherzosa? eganidaB
1372. Oltre a Muezzin, con quale altro nome viene definito onnàmicalaT
colui che chiama a raccolta i fedeli dal minareto della Moschea?
1373. Come si definisce un lavoro lento e fatto di mala voglia? oihcsicniC
1374. La persona che parla senza muovere le labbra si chiama ventriloco? ouqolirtneV
1375. Il nome capelli; deriva da “capillari” di cui i capelli sono pieni? oslaF
1376. Come viene detto il contributo in denaro che uno dà in beneficenza? enoizalbO
1377. Che cosa ha subito chi è stato oggetto di un rimprovero aspro? enoizagruibO
1378. Dove è stato sepolto, chi ha subito una dimenticanza assoluta? oilbo‘lleN
1379. L’Obituario, è un abitudinario? itrom ied ortsigeR
1380. Cosa, è fatta di plastica o di legno, eppure ha una murata? acraB
1381. Borbotta e si contorce nel suo andar verso l’uscita della reggia, anigerrocS
e giunta alla fine per festeggiar la sua liberazione rumoreggia.
Scorre regale, sia che venga dalla Russia o dalla Cina,
perché… è pur sempre una… reggina.
1382. Sono un animale grigio e nero, grande quanto un cane; ossaT
ho grandi unghioni che mi servono per cacciare e per scavar le tane.
Al maschile può darsi pure che mi si debba avere;
al femminile invece son ritenuta un vero salasso.
Gli onesti, pur con un nodo alla gola, la pagano e fanno il proprio dovere,
ma ci son molti, che appena gli arriva l’ingiunzione vanno in collasso.
La sola intelligenza non serve a niente
se non è accompagnata dalla buona volontà. (V. Gambardella)
1383. I secoli finiscono con zero e iniziano con uno? oreV
1384. Una vite era cresciuta accanto alla bottega di un falegname, apsaR
ed un ramo curioso, aggrappandosi ad un pezzo di cordame,
riuscì, attraverso la finestra, a fare gli occhi dolci ad un attrezzo,
che continuava il suo lavoro aspro: lui a certe smancerie non era avvezzo!
S’innamorò talmente, come se fosse stato punto da avvelenati aspi,
e giunta a maturazione, grappoli d’uva ovunque, solo su quel ramo raspi.
Di che attrezzo s’era innamorato questo ramo messosi a dieta per amore?
1385. Una mora, per amore, s’era evoluta, fino a diventare, un lampone; enoipmaL
ma è risaputo che l’amore combina brutti scherzi.
Lo vide bello rosso, grande e grosso e se ne innammorò. Era un Adone.
Ogni notte sentiva il calore dell’amore arrivargli,
e fu così, che notte dopo notte, fin sulla cima salì,
ma l’amore era troppo cocente, e lei morì.
Di chi si era innamorato questo stupido lampone?
1386. E’ un grosso ragno grigio, col ventre arancione alotnaraT
ed una grande macchia nera sul pancione.
Dicono, che se vieni morso da uno di di razza campana,
impari da subito a ballar la tarantella napoletana.
1387. E’ vero! L’ho visto io “il mercante all’esposizione,” etnacreM lI
invece tutti dicono ch’è un gioco. areif ni
Se è un gioco: “Il gioco è bello finché dura poco”,
perciò datemi voi del nome del gioco la giusta soluzione!
1388. Ora per camminare vuole la batteria: ailgevS
una volta le bastava d’esser caricata.
Anche quando cammina resta segrecata.
Ogni mattino suona... ma non mette allegria.
Finché continuerai a guardare persone e cose,
sempre dall’alto verso il basso, non t’accorgerai
che sta per caderti una tegola in testa. (V. Gambardella)
1389. Come si chiama il caviale ricavato dalle uova di tonno? agrattoB
1390. L’ostentazione di sé fatta con superbia e arroganza, si chiama bora? airoB
1391. La papalina, è un cappello esclusivo del Papa? olleppaC
asac ad elihcsam
1392. Mi sai dire come si chiama la vela più alta ocifappaP
dell’albero di trinchetto?
1393. Mi sai dire come viene chiamato un prete ortodosso? ossapaP
1394. Mi sai dire come viene chiamato il pelame giallo rossiccio del cavallo? oblaF
1395. La panzana, è una grossa imbarcazione da fiume? angoznem anu ‘E
1396. Come viene chiamata la pancetta di tonno o di maiale? acsertneV
1397. Come viene chiamato il rivestimento dorsale ecaparaC
rigido delle tartarughe?
1398. Mi sai dire come si chiama un boccone masticato oloB
e insalivato pronto per essere ingoiato?
1399. Il Cardias, si apre per far passare il Cardinale? olob lI
1400. Il cardigan è un medicinale specifico per il cuore? ailgam anU
1401. La blatta è un’imbarcazione adatta a zone con poco pescaggio? onu ‘E
oiggafaracs
1402. Poco pescaggio, significa che in quella zona non ci sono pesci? ossab eladnoF
1403. La bonaccia è una donna molto buona? otnev id amlaC
Le ragazze nei Tim di formula uno,
stanno lì soltanto per essere baciate:
quando le cose vanno bene,
e strette nei momenti di sconforto. (V. Gambardella)
1404. Mi sai dire come si chiama il monaco buddista? oznoB
1405. Mi sai dire come si chiama una figura femminile scolpita, editairaC
usata come sostegno al posto di una colonna?
1406. La carotide è un elemento vegetale contenente carotene? olloc led eiretrA
1407. Una imbarcazione che esce da un porto, deve dare atteps ilG
o gli spetta la precedenza?
1408. Un Emione, è un capo religioso? ocitavles onisa nU
1409. Se mi metto a pensare troppo su un argomento: odnarbucule otS
cosa sto facendo?
Fonti: Selezione dal Reader’s Digest.
Il Tao per un anno di Deng Ming - Dao
Il Piccolo libro della felicità di Andrea Giardina.
Proverbi napoletani e altro di (n. n.)*
Proverbi tratti da “Don Chisciotte e Sancio Panza.”
Qualche idea dall’Enigmistica e l’altra Enigmistica.
Miscellanea, di Vittorio Gambardella.
* Gli autori, per cause diverse “irrintracciabili” sono riportati con: (n. n.).
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